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4 Dicembre 2023
13:00

Filippo, 14enne di Monza, lancia una petizione per realizzare uno skatepark. Il Comune: “Si può fare”

Filippo Ferrara, 14 anni, ama eseguire salti e trick sulla tavola a rotelle, ma nel Comune dove vive non esiste più la pista per skaters. Il giovane allora ha lanciato una raccolta firme per la realizzazione di uno skatepark a Monza, accolta positivamente dal Comune lombardo. L’assessore: “Pronti i fondi per realizzarlo”.

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Filippo, 14enne di Monza, lancia una petizione per realizzare uno skatepark. Il Comune: “Si può fare”
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«Mi sento sempre dire che la mia generazione è fissa sul cellulare e che non ci dedichiamo a niente con passione, ma sono sicuro che se avessimo uno skatepark il cellulare sarebbe l’ultimo dei nostri pensieri». Ha le idee chiare, e una bruciante passione per la tavola a quattro ruote, il giovane skater Filippo Ferrara, 14 anni, studente di prima al Liceo Classico, che lo scorso 22 novembre ha lanciato una petizione per la realizzazione di uno skatepark nella città in cui vive, Monza. Il suo obiettivo è allenarsi in sicurezza con gli amici in uno spazio attrezzato e raggiungibile in autonomia da casa. Al Comune la proposta del 14enne è piaciuta, tanto che l’Assessore ai Lavori Pubblici, Marco Lamperti, ha garantito che sono già disponibili i fondi per la sua realizzazione.

Dopo una spigliata presentazione, nel video in cui illustra la sua proposta Filippo elenca le motivazioni che l’hanno spinto a creare una raccolta firme. «Per me frequentare gli skatepark è di fondamentale importanza perché mi consente di migliorare e di esercitarmi in sicurezza (cosa che in strada non è garantita) – spiega il 14enne -. Gli skateboard sono rumorosi e spesso noi skater veniamo rimproverati proprio per il rumore».

Lo skateboard, sport nato in California negli anni Sessanta, nel 2021 è diventato disciplina olimpica, come precisa Filippo. Eppure, la pista che un tempo esisteva a Monza in viale Elvezia e, in precedenza, in via Procaccini, è stata smantellata e mai ricostruita. Appassionati, principianti e veterani sono quindi costretti a raggiungere in auto le strutture meno centrali di Lissone o Seregno. «Lo spostamento da Monza a Lissone o Seregno non ci consente di skatare quotidianamente e ci fa sprecare tempo – continua Filippo -. Tra l’altro i nostri genitori non hanno sempre la possibilità di accompagnarci».

Non avendo uno spazio predisposto per gli allenamenti, gli skaters si riuniscono in piazza Trento e Trieste, l’unica a Monza con una superficie liscia che permette di effettuare agevolmente trick, salti e acrobazie sulla tavola. Peccato però che si tratti di una piazza pubblica, sede degli uffici comunali, dove muoversi in skate è vietato.

«Monza ha tanti spazi, tante aree cani, tanti parchi e giardinetti, e non capisco perché non possa avere anche uno skatepark – ha proseguito Filippo, aiutato dalla mamma Francesca con la sua petizione, che ha già ottenuto oltre 270 firme -. E sarebbe importante che venisse collocato in una zona centrale per evitare che diventi un’area malfamata».

Nel frattempo il Comune monzese ha risposto alla proposta del piccolo Filippo. «Di comune accordo col mio collega di giunta che segue lo sport stiamo cercando un’area idonea – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Lamperti, come riporta il Corriere -. I fondi necessari già ci sono».

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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