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7 Settembre 2023
18:00

Fiona: significato del nome, varianti e curiosità

Fiona è un nome di origine irlandese che significa "bianco". Nome della principessa Disney, in Italia è poco utilizzato.

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Fiona: significato del nome, varianti e curiosità
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Fiona è un nome femminile di origine irlandese. Significa “bianco”, “bello”, “giusto” e venne utilizzato per la prima volta dal poeta scozzese James Macpherson nei suoi Canti di Ossian. Popolare in Inghilterra e in Germania, è raro in Italia, dove è diventato noto al grande pubblico grazie al film d’animazione Shrek.

Etimologia

Fiona deriva dall’irlandese Fionn, che significa “bianco”, “bello”, “giusto”. All’origine del nome potrebbe esserci anche l’irlandese fìon, “vino”.

A volte Fiona è utilizzato come diminutivo dell’irlandese Fionnuala.

Significato

Siccome Fiona significa “bianco”, “bello”, “giusto”, è di solito accostato a nomi con significati simili, come Chiara, Bianca, Alba.

Onomastico

Fiona è un nome adespota, quindi non esiste un santo con quel nome. L’onomastico si festeggia, dunque, il 1° novembre, in occasione di Ognissanti.

Varianti

  • Varianti maschili italiane: Non esistono varianti
  • Varianti femminili italiane: Non esistono varianti
  • Varianti maschili straniere: Fionn
  • Varianti femminili straniere: Non esistono varianti
  • Varianti maschili rare: Non esistono varianti
  • Varianti femminili rare: Non esistono varianti

Diffusione

Nel 2021 in Italia sono nate 17 neonate di nome Fiona. Il piccolo è stato raggiunto nel 2006, quando sono state iscritte all'anagrafe 36 bambine con quel nome.

Curiosità

Fiona May è un’ex atleta italiana, lunghista e triplista, due volte campionessa mondiale di salto in lungo.

Fiona Shaw, all'anagrafe Fiona Mary Wilson, è l’attrice irlandese che ha impersonato Petunia Dursley in Harry Potter.

La principessa Fiona è la sposa di Shrek nel celebre film d’animazione Disney.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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