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8 Settembre 2023
11:00

Francesca Ferragni e Riccardo Nicoletti raccontano la loro famiglia: «Il matrimonio? Una tutela legale, la vera gioia è Edoardo»

Francesca Ferragni e Riccardo Nicoletti sono fidanzati dal 2007 e a giugno del 2022 sono diventati genitori del piccolo Edoardo. Semplicità, umiltà e rispetto, questi sono i valori che cercano di trasmettergli ogni giorno, mentre condividono con i followers i suoi progressi, non dimenticando di tenere per loro i momenti migliori.

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Francesca Ferragni e Riccardo Nicoletti raccontano la loro famiglia: «Il matrimonio? Una tutela legale, la vera gioia è Edoardo»
Francesca Ferragni e Riccardo Nicoletti

Cremonesi DOC, trapiantati a Milano, Francesca e Riccardo sono fidanzati dal 2007. Un amore lungo il loro, d'altri tempi, durato grazie alla capacità di ognuno di lasciare sempre libero l'altro.

Dal 2021 la loro vita è drasticamente cambiata. La convivenza nel capoluogo lombardo, l'arrivo di Gabriella, il loro cane, e infine a giugno del 2022, la nascita del loro primogenito Edoardo, che ha riempito le loro vite di sorrisi e amore.

Lei dentista e figlia di mezzo del trio di sorelle più famoso e influente del nostro Paese, "le Ferragni". Lui chitarrista, cresciuto in una famiglia numerosa che gli ha insegnato la bellezza della genuinità. Si sono conosciuti da piccoli, iniziando a frequentarsi quando il primo dei due ha avuto il coraggio di scrivere un messaggio all'altra.

Oggi raccontano con semplicità la loro vita a una platea di quasi 2 milioni di followers. Il 9 settembre convoleranno a nozze, si sposano perché vogliono celebrare il loro amore con una grande festa e perché sanno che è una tutela legale anche per il loro bimbo, ma il momento più bello della loro vita dicono di averlo già vissuto, quando per la prima volta hanno tenuto Edoardo tra le loro braccia.

Come è nata la vostra storia d'amore?

Francesca: Noi siamo fidanzati dal 2007. Quando ci siamo conosciuti io avevo 18 anni e lui 26 e vivevamo entrambi a Cremona. Io ero piccola, desideravo fare tante cose, infatti durante la nostra storia mi sono trasferita a Milano per fare l'università.

Il nostro punto di forza è stato non focalizzarci mai solo sulla coppia, seguire ognuno la propria strada

Abbiamo sempre seguito ognuno la propria strada, rimanendo però insieme. E penso che questo sia stato il nostro punto di forza,  non ci siamo mai solo focalizzati sulla coppia ma abbiamo sempre dato la giusta importanza anche alla realizzazione personale.

Riccardo: Vivevamo vicini a Cremona, ci conoscevamo di vista, poi la prima volta ci siamo sentiti su "MySpace", molti neanche lo conosceranno ma è l'antenato di Instagram.

Poi nella relazione ognuno ha avuto le sue libertà. I miei amici si sono spesso straniti vedendoci fare le vacanze separati. Invece per me è sempre stato normale, lei aveva le sue amiche, io i miei amici ed era giusto così.

Ci vedevamo nel weekend, lasciandoci sempre i nostri spazi. Nel 2021 poi "abbiamo buttato giù la briscola", ci siamo sentiti pronti e siamo andati a convivere, abbiamo preso un cane e nel 2022 abbiamo avuto un bimbo.

Quando avete pensato concretamente che sareste diventati genitori?

Francesca: Sicuramente vedere mia sorella Chiara avere dei figli, trascorrere del tempo con loro, ci ha fatto capire quanto fosse bello, anche se a volte complesso, avere un bimbo.

Francesca Ferragni, Riccardo Nicoletti

Riccardo: Io ricordo che eravamo a casa di Chiara, in Sardegna, in vacanza e Francesca aveva Vittoria, la secondogenita di Chiara, in braccio. Mi ha guardato con gli occhi a cuore, come quelli del cartone animato di Hello Spenk dicendomi "Ricky facciamo un figlio anche noi?", io l'ho guardata e gli ho detto "Ma certo". Poi dopo tanti anni insieme e la convivenza alla fine ti senti pronto, per me è stato tutto naturale, spontaneo e vissuto in tranquillità.

Edoardo ha ormai un anno, come è cambiata la vostra vita con il suo arrivo in famiglia?

Riccardo: Da quando c'è Edo le giornate corrono via velocissime, non ci si annoia mai.

Francesca: C'è sempre molto da fare, dobbiamo riuscire ad organizzarci molto bene. Noi abbiamo la fortuna di poterci dedicare in egual misura alla cura di Edoardo, non c'è chi tra noi si dedica di più, così riusciamo anche a ritagliarci i nostri spazi. Abbiamo anche l'aiuto delle nonne e della baby sitter. Però la vita cambia, proprio dal punto di vista organizzativo, ma in meglio, io non tornerei mai indietro.

Riccardo: Le sveglie suonano prima, le serate per noi finiscono alle 21.00 e sul divano, però è una gioia così grande che non cambierei mai la mia vita con quella di prima. Quando lo vedo lì la mattina che mi sorride, quando io sono ancora assonnato è troppo bello.

La cosa più bella e quella meno bella che vi ha regalato la genitorialità

Francesca: La cosa più bella è Edoardo, i suoi sorrisi, vedere un "piccolo te" crescere. La cosa più brutta dal mio punto di vista è stato il rendermi conto di dover ricominciare tutto da capo, se da una parte è molto stimolante, dall'altra mi è capitato di sentirmi persa.

Riccardo Nicoletti e Francesca Ferragni

Non abbiamo tanti amici che hanno già figli, quindi a volte sembra di non sentirsi capiti a pieno, perché cambia lo stile di vita, cambiano i tempi e non tutti lo comprendono, quindi accade che ci si senta soli, a me è successo nel periodo post parto soprattutto.

Riccardo: Non saprei dire cose negative, avere Edoardo è una gioia così grande che tutto passa in secondo piano.

Che cosa avete provato la prima volta che avete preso Edoardo in braccio?

Francesca: Io ho provato una gioia indicibile, vederlo per la prima volta è stata un'emozione unica, sono rimasta senza fiato e senza parole.

Riccardo:Io ho pianto e poi ho pensato che dovevo stare attento perché Edo mi sembrava così piccolo e delicato che si sarebbe potuto "rompere" da un momento all'altro.

Perché avete deciso fin dalla nascita di Edoardo di pubblicare contenuti che lo espongono online?

Riccardo: Ciò che condivido è dettato totalmente dalla spontaneità, non mi sono nemmeno posto il problema quindi. Se trovo il contenuto gioioso e divertente lo espongo, non vedo nulla di male nel fare una storia e postarla su Instagram, anche perché il mio tone of voice è abbastanza positivo.

Francesca: Io e Riccardo condividiamo molto della nostra vita, sarebbe stato strano non condividere una cosa che è la più bella che potesse accaderci. Cerchiamo di farlo senza esagerare, video e foto intime in cui Edoardo interagisce di più con noi, li teniamo per noi.

Riccardo: Bisogna sempre tenere presente che ciò che si vede è solo una piccola parte, Edo non è un bimbo nato per fare contenuti. Se alcuni momenti li condividiamo, ce ne sono molti altri che scegliamo di tenere per noi.

Temete il giudizio sul vostro modo di essere genitori?

Francesca: Diventando mamma mi sono accorta che c'è una forte tendenza a giudicare i genitori, spesso anche da persone che non hanno figli.

Io in generale però il giudizio non lo temo, cerco di farmelo sempre scivolare addosso, anche se sentirmi giudicata per come faccio la mamma, sicuramente mi colpisce di più rispetto ad altre cose negative che le persone potrebbero dire. Questo perché i giudizi sulla genitorialità fanno leva su tutte quelle insicurezze che già si hanno quando si diventa genitori.

Riccardo e Francesca

Riccardo: A me il giudizio che arriva da persone che non conosco, sul mio essere papà, non interessa, non ci faccio caso. Mi stanno molto più a cuore i consigli di chi mi è vicino, se i nonni mi dicono "prova a fare così", "dovresti fare così", prendo in considerazione la cosa perché è un aiuto.

Provenite entrambi dei famiglie numerose, che figli e fratelli siete stati?

Francesca: Sono stata una figlia molto diligente, i miei genitori si sono sempre fidati ciecamente di me. Hanno instillato a tutte e tre noi figlie un forte senso del dovere. Dovevamo fare del nostro meglio, nello studio, nello sport e penso di essere stata una brava figlia.

Riccardo Nicoletti e Francesca Ferrgani

Io e le mie sorelle siamo sempre state un trio molto affiatato, anche perché non abbiamo una grande distanza di età. Quindi sento di essere stata una sorella complice, a volte mi sono messa in competizione con Chiara e Valentina, ma sempre in maniera costruttiva. Quindi tra noi ancora oggi c'è un rapporto molto bello, anche se come in tutte le famiglie non sono mancate liti e qualche volta ci siamo anche tirate i capelli da bambine.

Riccardo: Come figlio ho fatto parecchio preoccupare mia mamma nel periodo scolastico. Sono anche stato bocciato, infatti. Poi non ho fatto altri grossi danni. Io ho una sorella di 8 anni più piccola e un fratello di 10 anni più giovane di me. Mi sono sempre reso conto che loro sono molto più uniti e confidenti tra di loro, che non con me, sarà per la vicinanza di età. Quando sono nati ero grande, io sono sempre stato proprio il fratello maggiore, un po' distante.

Pensate che il modo che hanno avuto i vostri genitori di crescervi abbia accresciuto in voi il desiderio di diventare genitori?

Riccardo: Sì, sicuramente, io sono cresciuto circondato da zii, nonni, tavole sempre affollate, salotti chiassosi, la cameretta messa sottosopra da me e i miei due fratelli. Sarebbe stato quasi impossibile non desiderare costruire qualcosa di simile.

Francesca: Anche io ho avuto un'infanzia bellissima, fatta di tanto amore, sono cresciuta con genitori che non mi hanno mai fatto fare la vita da bambina, abbiamo fatto viaggi lontano, ho sempre percepito che per loro la genitorialità non era un peso ma un valore aggiunto. Non si sono mai posti dei limiti dopo la nostra nascita, avevano voglia di farci esplorare e conoscere, questo mi ha stimolata molto e spero di essere la stessa mamma per Edoardo. Spero di essere in grado di fargli fare quante più esperienze possibili.

Tra poco vi sposerete, che valore ha per voi il matrimonio?

Francesca: Per me sarà una bella festa. Anche perché noi stiamo insieme da tanto, conviviamo, abbiamo un figlio, il matrimonio è solo un tassello in più, è la possibilità di festeggiare il nostro amore con amici e parenti.

La cosa più importante per noi è sempre stato poter avere un figlio, sposarci è stata una cosa decisa dopo

Dal mio punto di vita non era uno step fondamentale, se non per Edoardo, il matrimonio permetterà di tutelare noi e lui dal punto di vista legale. La cosa più importante per noi è sempre stato poter avere un figlio, sposarci è stata una cosa decisa dopo.

Però mi ricordo che quando ho partorito, per registrare la nascita di Edoardo bisognava recarsi in un ufficio, sono dovuta andare anche io, che avevo partorito da qualche ora, perché se la coppia non è sposata devono scendere sia la mamma che il papà.

Riccardo: Anche io reputo la possibilità di avere un figlio molto più importante del matrimonio. Però una volta che hai un figlio il matrimonio è anche legato a motivazioni burocratiche.

Quali sono i valori che vorreste trasmettere a Edoardo?

Francesca: Io vorrei trasmettergli l'umiltà, la capacità di rimanere sempre con i piedi per terra, l'apertura mentale, in modo che non abbia mai pregiudizi.

A Edoardo vorrei trasmettere l'umiltà e il rispetto degli altri

Vorrei che fosse rispettoso. Sicuramente oggi c'è molta più attenzione ai ragazzi, ma è molto diverso rispetto a quando eravamo piccoli, oggi un bimbo già a 11 anni è esposto a tante insidie e pericoli, quindi voglio insegnargli ad essere rispettoso degli altri e di sè.

Riccardo: Una volta mi hanno fatto un complimento, che io reputo il più bello mai ricevuto, mi hanno detto "sei genuino" e a me piacerebbe che anche Edo lo fosse. Voglio insegnargli ad essere semplice, senza credere o pensare di sé chissà cosa.

Come è stato vedere Riccardo diventare papà?

Francesca: Per me è stato molto bello e molto dolce, non avevo dubbi che Ricky sarebbe stato un bravissimo padre. È come me lo sono sempre immaginato, anche se è un'emozione del tutto nuova vederlo nelle vesti di genitore.

Come è stato vedere Francesca diventare mamma?

Riccardo: Conoscendo Franci, ligia, brava, organizzata, non avevo dubbi che fosse una bravissima mamma. E infatti lo è.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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