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9 Giugno 2023
12:30

Gioele a 10 anni rinuncia alla vittoria per soccorrere l’avversario. La società sportiva: «In lui risiedono il senso e i valori dello sport»

Gioele, 10 anni ancora da compiere, la maglia dell'ASD Virtus di Lucca addosso e la sportività che gli scorre nelle vene. Rinuncia alla vittoria dei 400 metri di corsa, per soccorrere il suo avversario caduto a terra. A fine gara gli applausi sono stati tutti per lui e per il suo gesto che vale più di una medaglia d'oro.

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Gioele a 10 anni rinuncia alla vittoria per soccorrere l’avversario. La società sportiva: «In lui risiedono il senso e i valori dello sport»
staffetta bimbi

L'ultima curva prima del traguardo dei 400 metri di corsa per i piccoli atleti che hanno partecipato alla tredicesima edizione del Gran Galà degli Esordienti 2023. Gioele, 10 anni, che corre per l' ASD Virtus di Lucca, società di atletica che ogni anno organizza la manifestazione, è spalla a spalla con il suo avversario dalla maglia rossa. Sono allenati, velocissimi, sugli spalti sono tutti con il fiato sospeso, desiderosi di veder trionfare il campione di casa contro il rivale della società Atletica Massarosa.

Gioele con tutte le energie rimaste prova il sorpasso finale, le sue gambe si muovono rapidamente, fino a che, nella foga, intrecciano quelle del piccolo rivale che cade a terra. É fatta, il traguardo è suo, gli altri bambini sono troppo indietro non lo recupereranno mai, e Gioele si volta, ma non per assicurarsi il distacco. Vede il bambino dalla maglia rossa a terra e si ferma, torna indietro e lo aiuta a rialzarsi. 

A bordo pista accorrono i tecnici di gara e la sicurezza, ma i due, un po' barcollando, riprendono a correre. Gioele è ancora in testa, e sarebbe bello poter raccontare che alla fine a Gioele è stata messa la medaglia d'oro al collo. Ma quella che stiamo ricostruendo, non è una favola ma la realtà, a tagliare il traguardo per primo non è stato lui, ma un terzo atleta dalla maglia bordeaux, che forte del rallentamento dei due piccoli campioni, ha allungato la falcata e conquistato, meritatamente, il primo posto.

La paura che l'avversario si fosse fatto male, valeva più della vittoria

Dagli spalti sono tutti in piedi e applaudono. Fabio, il papà di Gioele e la sua mamma si guardano e scoppiano in lacrime per il gesto bellissimo che il loro bambino di appena 10 anni ha fatto con estrema spontaneità. Finita la gara Gioele racconta che per lui è stato naturale fermarsi, aveva paura che l'avversario si fosse fatto male alla testa e questa preoccupazione valeva molto più della vittoria. 

Il Presidente della società sportiva si è detto commosso dal gesto, perfettamente in linea con i valori che l'ASD Virtus di Lucca, da sempre, cerca di trasmettere ai giovani atleti. 

La società sportiva ha pubblicato il video sulla sua pagina Facebook complimentandosi con Gioele, si legge: «Gran Galà Esordienti 2023: la bellezza, le emozioni, il senso e i valori dell'atletica e dello sport passano tutti attraverso il gesto di questo bambino che in pochi secondi spiega lo spirito della Virtus. Tutti in piedi per Gioele!»

Gioele non avrà vinto la gara, e per quanto cerchiamo sempre di insegnare ai bimbi che l'importante è partecipare, quando si è in testa e si stanno per vedere ripagati tutti gli sforzi fatti in allenamento, quando ci sono i tuoi genitori a tifare per te sugli spalti, quando stai correndo sul rettilineo di casa e senti anche il tuo allenatore gridare: «Dai Gioele l'ultimo sforzo» è davvero difficile rinunciare alla vittoria.

Invece per Gioele è stato semplice e naturale, come si vede dal video, girarsi verso l'avversario, che nemmeno conosceva, e rinunciare alla medaglia d'oro, per vincere molto di più, diventando campione di fair play. 

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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