"Un piccolo gesto può alimentare un grande sogno: dona il latte materno" è questo lo slogan scelto per la Giornata Mondiale del Latte Umano Donato, che ricorre il 19 maggio. Data indetta per sensibilizzare le mamme sull'importanza donazione del proprio latte e per smuovere le Istituzioni e le Autorità sanitarie affinché forniscano sempre più banche di raccolta sul territorio, accessibili e organizzate. Ma perché è importante donare il latte materno e come funzionano le banche di raccolta del latte?
Perché è importante donare il latte materno?
Allattare al seno non è un dovere, né qualcosa che tutte le mamme possono fare. Ad alcune la montata lattea proprio non arriva, altre dopo il parto sono troppo stanche e il loro fisico non reggerebbe lo sforzo che comporta l'allattamento, altre ancora fanno delle cure farmacologiche che non permettono loro di nutrire i loro bimbi.
L'alternativa migliore al latte materno, però, spiega il Ministero della Salute, quando il latte non è abbastanza o proprio non c'è, rimane il latte materno. Per questo nel mondo esistono delle banche di latte umano donato (BLUD) dove le mamme che di latte ne hanno in abbondanza possono donare il loro latte.
Nonostante in commercio esista il latte artificiale il latte materno è considerato specie-specifico, quindi al suo interno, per quanto non sia ancora chiarissima la sua composizione completa, ci sono degli elementi che prevengono infezioni dei piccoli e ne favoriscono la crescita. Il latte umano, a differenza di quello artificiale, modifica la sua composizione in base alle fasi della crescita del piccolo, il colostro, o primo latte, è ricco di proteine, sali minerali e proteine. Nelle due settimane successive al parto il latte diviene "di transizione" e fornisce le giuste calorie al bimbo, arricchendosi di grassi e lattosio. Nei giorni successivi si aggiungono zuccheri e anticorpi.
Dunque donare il latte è un'azione che può aiutare tutti i bimbi ma soprattutto quelli nati pretermine, o le cui mamme non hanno latte a sufficienza e hanno quindi dovuto interrompere l'allattamento al seno, a crescere forti e sani.
Le banche di latte umano donato in Italia
Nel mondo esistono più di 750 banche certificate per la raccolta del latte umano, collocate in 66 paesi. Ogni anno, grazie all'attività di questi centri e alle donatrici, vengono forniti a più di 800.000 piccoli che ne hanno bisogno 1 milione di litri di latte materno. Le strutture si occupano di selezionare il latte, raccoglierlo, conservarlo e poi distribuirlo.
In Italia siamo i primi in Europa con 41 banche attive, ma nonostante questo il fabbisogno dei bimbi italiani nati pretermine o che necessitano di latte non viene coperto. Il motivo? La distribuzione non capillare delle banche sul territorio, che non sono in grado di fare rete tra loro.
Ma donare e avere del latte in queste banche è fondamentale oltre che per rispondere alle esigenze dei piccoli nati ogni anno, anche per poter allattare i nuovi nati in caso di situazioni di emergenza come disastri ambientali, terremoti, guerre o inondazioni.
Donare è una scelta d'amore che non toglie ma aumenta, in questo caso le possibilità di vita e sopravvivenza di moltissimi bambini.
Chi può donare il latte?
Possono donare tutte le neo mamme in buona salute, che producono più latte rispetto ai bisogni del loro bambino, e seguono uno stile di vita sano. Sono escluse le fumatrici, chi fa uso di droghe, di alcolici o super alcolici, chi abitualmente beve molto caffè, cola, te o cacao.
Alle donne la struttura fa degli screening infettivologici per accertarsi che non abbia malattie trasmissibili al piccolo, come l'HIV, HBV, HCV, LUE, epatite B e C. Per evitare che al bimbo siano trasmesse potenziali infezioni, a non poter donare sono anche le mamme che hanno, nei 6 mesi precedenti la donazione, fatto piercing o tatuaggi.
Donare il latte non toglie nulla al loro bambino, anzi tirare il latte stimola maggiore produzione. Molte mamme preferiscono donare dopo la poppata del loro bimbo, poiché maggiormente stimolate alla produzione di latte.
Come si può donare il latte?
La donazione di latte in Italia, come la donazione di organi, non può essere commercializzata dunque è gratuita, spontanea e soprattutto alla mamma è garantita la massima privacy.
Non resta che contattare la Banca più vicina tra quelle della Rete Regionale, parlare con il personale addetto che fornirà le informazioni necessarie alla donazione, l'elenco degli esami da fare e il questionario da compilare.
Una volta certificato che la mamma possa donare, le viene recapitato a casa tutto il necessario per la donazione, dunque il tiralatte e il biberon.
Per la donazione è bene seguire questi passaggi:
- Lavare le mani prima della donazione
- Detergere le mammelle con una garza imbevuta di acqua corrente
- Svuotare la mammella tramite spremitura manuale, tiralatte o tiralatte elettrico
- Una volta terminato lo svuotamento del seno è bene pulire e disinfettare il tiralatte con acqua calda e sapone.
- Il latte si conserva nei contenitori in plastica o vetro forniti dalla banca, che vanno riempiti per i loro 4/5
- Conclusa la donazione il contenitore va chiuso ermeticamente e il messo sotto acqua corrente fredda
- Mettere subito il contenitore in frigorifero, deve stare a temperatura ambiente il meno possibile
- Sul contenitore va applicata un'etichetta identificativa della donna con la data dell'estrazione
- Entro le 24 ore dalla donazione il contenitore va messo in frizzer, è importante in generale che non rimanga in frigorifero per più di 12 ore
Il personale della banca di raccolta del latte ritirerà il latte, la sostanza verrà sottoposta a delle analisi per accertarsi che non sia stata contaminata e poi verrà conservata seguendo le indicazioni fornite dal Ministero della Salute.