Gravidanza anembrionica: cos’è, quali sono i sintomi e le cause

La gravidanza anembrionica è una forma di aborto spontaneo precoce, che può avvenire nel primo trimestre di gestazione. Nota anche come “uovo chiaro”, la gravidanza anembrionica si verifica quando, dopo il concepimento, nell'utero si forma il sacco gestazionale ma non l’embrione e il sacco vitellino. L’aborto spontaneo potrebbe essere asintomatico, oppure potrebbe manifestarsi con crampi addominali e sanguinamento.

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Gravidanza anembrionica: cos’è, quali sono i sintomi e le cause
Video in collaborazione con Dott. Riccardo Federle
Ostetrico
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L'OSTETRICO RICCARDO FEDERLE

La gravidanza anembrionica è un tipo di aborto che può verificarsi all’inizio di una gravidanza. Si verifica quando, nonostante l’ovulo fecondato si sia impiantato nell’utero, l’embrione non si sviluppa. Ciò può essere dovuto ad anomalie cromosomiche del DNA della cellula uovo fecondata. La gravidanza anembrionica – nota anche come uovo chiaro, uovo cieco o ovulo chiaro, dall’inglese blighted ovum – è piuttosto comune e rappresenta circa la metà di tutti gli aborti spontanei nel primo trimestre di gravidanza, come riporta l'NCBI, anche se è difficile da stabilirne in modo definitivo l’incidenza.

Cos’è una gravidanza anembrionica

La gravidanza anembrionica (o ovulo chiaro) è una delle cause principali di aborto spontaneo. Si verifica quando, nonostante l’ovulo fecondato si sia impiantato nell’utero e si sia formato un sacco embrionale, l’embrione non riesce a svilupparsi. In altri termini, in caso di gravidanza anembrionica si forma il sacco gestazionale  (che dovrebbe contenere l’embrione) ma non l'embrione nè il sacco vitellino. Ecco perché si chiama «gravidanza anembrionica»: perché non vi è alcun embrione.

Le cause della gravidanza anembrionica

La gravidanza anembrionica è in genere causata da problemi cromosomici o genetici che avvengono durante la divisione cellulare. Durante il concepimento, l’ovulo inizia a dividersi poco dopo essere stato fecondato dallo sperma. Circa 10 giorni dopo, le cellule hanno creato un embrione. In caso di ovulo chiaro, però, l’embrione non si forma mai.

I sintomi della gravidanza anembrionica

L’ovulo chiaro potrebbe verificarsi così presto in gravidanza che la donna non si accorgerà mai di essere stata incinta. In altri casi, invece, la donna potrebbe riscontrare dei sintomi di gravidanza, come l’assenza di ciclo mestruale, la tensione mammaria e le nausee mattutine. Inoltre, dal momento che una gravidanza anembrionica produce ancora ormoni della gravidanza, il test di gravidanza potrebbe comunque risultare positivo.

A volte i sintomi assomigliano a quelli di un qualsiasi aborto spontaneo:

  • Spotting, leggero sanguinamento vaginale, passaggio di tessuto grigio chiaro o coaguli di sangue
  • Crampi in area pelvica e addominale

Diagnosi

Per confermare la gravidanza anembrionica, è necessario sottoporsi a un’ecografia transvaginale. Il monitor, in caso di ovulo chiaro, mostrerà un sacco vuoto, simile a una bolla, a cui manca l’embrione al suo interno.

Un secondo metodo, anche se meno efficace, per scoprire la gravidanza anembrionica è un controllo dei livelli di beta-hCG (l’ormone della gravidanza) nel corpo attraverso un prelievo di sangue. Il livello di gonadotropina corionica umana nel sangue aumenta rapidamente all’inizio della gravidanza e raggiunge l’apice intorno alle 8-10 settimane di gestazione. Il mancato aumento rapido dell’ormone della gravidanza attraverso le analisi del sangue, potrebbe indicare un aborto spontaneo o una complicanza da approfondire.

Un test di gravidanza casalingo, invece, non è in grado di sventare ogni dubbio. Anzi, rischia di essere fuorviante: i valori della beta-hCG aumentati rischiano di determinare un risultato positivo del test domestico fornendo, in questo caso, false rassicurazioni.

Come si interrompe una gravidanza anembrionica?

L'interruzione può avvenire spontaneamente e, quindi, senza rendere necessario il sottoporsi ad alcun trattamento: il prodotto del concepimento (se pur privo di embrione) viene espulso naturalmente attraverso la vagina tramite un normale ciclo mestruale. A volte, occorre aspettare giorni o settimane prima che avvenga il rilascio automatico dei tessuti, che causa crampi, dolore addominale e sanguinamento.

In altri casi, però, il corpo non abortisce spontaneamente e bisognerà ricorrere a uno dei seguenti trattamenti per rimuovere sacco e placenta dall’utero:

  • Raschiamento o isterosuzione: Si tratta di una procedura chirurgica eseguita sotto sedazione o anestesia generale, durante il quale il medico dilata o apre la cervice uterina per poi rimuovere i tessuti dall’utero;
  • Assunzione di farmaci che innescano l’aborto spontaneo. Dai 30 minuti alle 10 ore seguenti, potrebbero comparire dolore addominale e sanguinamento

Dopo un aborto spontaneo o un raschiamento, in genere viene programmata un’ecografia di controllo per confermare che l’utero sia vuoto e che non si siano presentate complicazioni.

Cercare una gravidanza dopo l'uovo bianco

Dopo una gravidanza anembrionica, si può provare a rimanere di nuovo incinta dopo uno o due cicli mestruali regolari.

Le possibilità di recidiva sono scarse: dopo l'uovo bianco, infatti, non aumenta il rischio di un nuovo aborto.

Non è possibile, comunque, prevenire la gravidanza anembrionica, anche se alcune coppie scelgono di sottoporsi a test genetici sul tessuto uterino per controllare le cause alla base dell’aborto spontaneo.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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