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8 Ottobre 2023
9:00

I 10 errori da non fare quando il bambino impara a camminare

Quando un bambino compie i suoi primi passi, il compito di un genitore è di rispettare i suoi tempi, non mostrarsi troppo ansioso e assicurarsi che lo spazio circostante sia sicuro. Ecco dunque quali errori evitare per non rallentare lo sviluppo del piccolo quando sta imparando a camminare.

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I 10 errori da non fare quando il bambino impara a camminare
errori da non fare quando il bambino impara a camminare

L'apprendimento dei primi passi è uno degli step più importanti nella crescita un bambino e può essere un momento molto emozionante anche per i genitori.

Benché si tratti di un passaggio naturale nella fase di crescita, durante il processo è fondamentale evitare alcuni errori per rendere questa esperienza gratificante, sicura e piacevole per il piccolo, consentendo allo stesso tempo uno sviluppo sano e naturale delle sue abilità motorie.

Vedere il nostro pargolo che mentre cerca di camminare, vacilla, perde l'equilibrio e casca con il sederino a terra, potrebbe renderci piuttosto ansiosi: perché mio figlio non cammina ancora? Come mai non sembra interessato ad alzarsi? E cosa succede se cade e sbatte la testa?

Simili pensieri hanno affollato la mente di qualsiasi mamma o papà, eppure è molto importante tenere a bada le nostre ansie ed evitare di mostrarci oppressivi o, al contrario, troppo negligenti.

Vediamo allora alcuni degli errori più comuni che sarebbe meglio evitare.

Forzare il bambino a camminare presto

Ogni bambino ha il proprio ritmo di sviluppo. Non dovremmo mai forzare un bambino a camminare prima che sia pronto.

Compito dei genitori è anzi rispettare i segnali del bambino e aspettare finché non dimostra di essere interessato a provare.

Se notiamo che il bimbo cambia il modo di gattonare (di solito si inizia spingendo in avanti i piedini provando una specie di alternanza) o tenta a mettersi in piedi appoggiandosi a mobili o pareti, allora può essere il momento buono per cominciare a stimolarlo alla camminata "bipede".

Mancanza di sorveglianza

Quando il bambino inizia a camminare, è essenziale tenerlo d'occhio in ogni momento.

Molti incidenti infatti si verificano quando i genitori si distraggono o sottovalutano la velocità con la quale un bambino può spostarsi.

Scarpe inadatte

Durante questa fase i bambini non hanno bisogno di scarpe particolari per camminare, anche perché solitamente i primi passi vengono compiuti all'interno dell'ambiente domestico (dunque tendenzialmente sicuro e pulito)

Camminare a piedi nudi infatti aiuta i piccoli a sviluppare una migliore sensazione di equilibrio e coordinazione.

Quando è necessario però, possiamo optare per scarpe leggere e flessibili che permettano al piede del bambino di muoversi naturalmente.

Eccessiva assistenza

È perfettamente naturale aiutare il bambino a stare in piedi o a camminare tenendolo per mano, tuttavia è meglio non esagerare.

Un eccesso di supporto potrebbe ritardare il processo di apprendimento o addirittura scoraggiare il piccolo.

Lasciamo dunque che il bambino possa sviluppare una certa indipendenza e fiducia nei propri movimenti. Tanto mamme e papà saranno sempre lì, a poca distanza, pronti ad intervenire in caso di bisogno.

Fare paragoni

Ogni bambino è un individuo unico, e i tempi di sviluppo variano notevolmente di caso in caso.

Evitiamo di confrontare nostro figlio con altri coetanei e cerchiamo di non fare pressioni affinché raggiunga determinati traguardi più rapidamente: ciò potrebbe creare dell'inutile ansia sia per il bambino che per noi genitori.

Dopotutto, non è mica una gara!

Non incoraggiare la caduta

Le cadute sono parte del processo di apprendimento per il bambino che impara a camminare. Rimane del tutto fuori luogo quindi ammonire continuamente il piccolo («attento!»;«occhio che cadi!» etc…) o mostrarci allarmati ogni volta che sembra perdere l'equilibrio.

Le cadute occasionali sono normali e aiutano il bambino a imparare a gestire il proprio corpo.

Ambiente non sicuro

Assicuriamoci che l'ambiente entro il quale il bambino inizia a muoversi sia sicuro e adatto per i primi spostamenti:

  • Rimuoviamo oggetti pericolosi o piccoli detriti dal pavimento
  • Copriamo le prese elettriche
  • Verifichiamo che non ci siano spigoli pericolosi ad altezza bebè
  • Installiamo cancelli di sicurezza dove necessario per prevenire incidenti

Non incoraggiare l'esplorazione

Il bambino è curioso per natura e impara molto attraverso l'esplorazione. Limitare troppo il suo raggio d'azione dunque potrebbe essere un ostacolo al suo sviluppo.

Molto meglio invece offrire al piccolo la possibilità di scoprire l'ambiente circostante in modo sicuro e fornendo giocattoli e stimoli che possano favorire la coordinazione e l'apprendimento motorio.

Non celebrare i progressi

Ogni passo che il bambino compie è un traguardo e va celebrato come si deve.

Applaudiamo per i suoi successi e rendiamolo partecipe della nostra soddisfazione per rinforzare la sua fiducia in sé stesso.

All stesso tempo però, non mostriamoci delusi o arrabbiati se i progressi faticano ad arrivare: l'incoraggiamento e l'atteggiamento positivo sono la chiave del successo.

«Oggi siamo caduti? Pazienza, ci riproveremo domani».

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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