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1 Ottobre 2023
14:00

I 10 errori più comuni durante l’allattamento al seno

Durante le prime settimane di allattamento al seno è perfettamente normale commettere dei piccoli errori: sottovalutare l'importanza dell'attaccamento corretto o sforzarsi d'ignorare il dolore per non apparire deboli sono, ad esempio, sbagli molto frequenti ma che possono influire in negativo sull'esperienza dell'allattamento.

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I 10 errori più comuni durante l’allattamento al seno
allattamento seno

L'allattamento al seno è un momento speciale per la madre e il neonato, essenziale per la salute e lo sviluppo del bambino.

Questo processo naturale però può essere complicato da una serie di errori comuni che le neo-mamme possono commettere senza rendersene conto, magari perché mosse dalla paura di non nutrire abbastanza il figlioletto o per il desiderio di non apparire deboli e fragili agli occhi degli altri.

Vivere l'allattamento con la giusta consapevolezza e senza il peso di aspettative irrealistiche è invece la via migliore per consentire alle neo-mamme di crescere al meglio il proprio piccolo e godersi questa magica esperienza nel modo più gratificante possibile.

Ignorare la posizione corretta

Un errore molto comune è quello di trascurare l'importanza della posizione del bambino e del seno durante l'allattamento. La posizione corretta è infatti cruciale per evitare il dolore e garantire che il bambino si attacchi correttamente.

Si dovrebbe cercare una postura comoda per la madre (seduta o semi-sdraiata) e assicurarsi che la bocca del bambino copra il capezzolo e l'areola. Importante anche che il piccolo possa raggiungere facilmente il seno senza la necessità di allungarsi o girarsi troppo.

In caso contrario, una suzione poco efficace potrebbe diminuire l'apporto di nutrienti assunti dal bimbo ad ogni poppata e favorire la comparsa di infiammazioni, ragadi e mastiti nella madre.

Non cercare aiuto quando si sperimenta dolore

Provare dolore durante l'allattamento può capitare ma se la situazione non è episodica ma anzi si ripete ad ogni pasto del bimbo, il fastidio potrebbe essere segnale di qualcosa che non sta andando per il verso giusto.

Molte mamme infatti pensano che il dolore sia inevitabile, ma non è così. anzi, è fondamentale cercare aiuto da un consulente per l'allattamento o un medico per risolvere i problemi di attacco o ad altri aspetti dell'allattamento.

Non seguire una dieta equilibrata

L'alimentazione della madre ha un impatto diretto sulla qualità del latte materno. Non seguire una dieta equilibrata – ricca di frutta, verdura e proteine – o non assumere abbastanza liquidi può influire sulla produzione di latte e sulla sua qualità.

Attenzione però: contrariamente a quanto si possa pensare, durante l'allattamento non ci sono cibi sconsigliati a parte bevande alcoliche o ricche di caffeina, il cui consumo dovrebbe essere ridotto al minimo.

In questa fase dunque si può mangiare tutto ma senza eccessi, favorendo ovviamente frutta, verdura e carni magre.

dieta allattamento

Saltare le pause tra le poppate (o imporle)

I neonati devono essere allattati spesso poiché il loro stomaco è piccolo e il latte materno viene digerito rapidamente. Saltare le pause tra le poppate può causare problemi di attacco al seno e alterare la produzione di latte.

Senza parlare del fatto che questi intervalli servono anche alle madri per potersi riposare e dare "tregua" al proprio corpo.

Questo però non significa che ogni poppata debba seguire delle tempistiche serrate: se il bimbo ha fame e piange è giusto sfamarlo.

Non pompare quando necessario

In alcune situazioni, potrebbe essere necessario utilizzare un tiralatte per mantenere o aumentare la produzione di latte.

Non farlo quando necessario (eccessiva produzione di latte, presenza di ragadi che impediscono la poppata, impossibilità di allattare per quella giornata etc…) potrebbe compromettere la produzione di latte a lungo termine.

Introdurre il biberon troppo presto

L'introduzione prematura del biberon o del ciuccio potrebbe confondere il bambino, rendendo più difficile il ritorno all'allattamento al seno. Se possibile, si dovrebbe attendere almeno sei mesi prima di introdurre il biberon per il pasto del bebè.

Ovviamente questo discorso non si applica per le madri che non possono allattare e devono ricorrere al latte in formula.

allattamento

Non prendersi cura della propria salute mentale

La maternità può essere stressante, e il benessere mentale della madre è importante per l'allattamento al seno.

Non cercare supporto psicologico se ci si accorge di vivere un disagio o non concedersi pause per rilassarsi, può influire sulla produzione di latte e sul benessere generale.

Per lo stesso motivo è molto importante avere una rete di supporto composta da familiari, amici o gruppi di sostegno per condividere esperienze e ricevere consigli preziosi.

Non prendersi cura dei capezzoli

I capezzoli sensibili o danneggiati possono causare dolore e difficoltà nell'allattamento. Utilizzare creme idratanti specifiche e cercare aiuto medico se i problemi persistono.

Ossessione per il peso

Non tutte le poppate forniscono al bambino lo stesso quantitativo di nutrienti (talvolta la montata è più grassa, talvolta più magra) dunque, a meno che il pediatra non si sia espresso altrimenti, risulta del tutto inutile mettere il piccolo sulla bilancia prima e dopo ogni pasto.

Il modo migliore per capire se il bebè è nutrito a sufficienza è dunque quello di controllare le sue deiezioni. Tradotto: guardiamo il pannolino. Se fa fa pipì e cacca regolarmente (6/8 a volte per la pipì, 2/4 volte per la pupù) significa che al bambino non manca nulla.

Assumere farmaci senza informare il medico

Alcuni farmaci possono influire sulla produzione di latte o sulla salute del bambino. Consultare sempre un medico prima di assumere farmaci durante l'allattamento è una regola aurea da rispettare sempre.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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