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10 Febbraio 2024
10:00

I 5 linguaggi dell’amore di bambini e adolescenti da conoscere per imparare ad amarli

I linguaggi dell'amore sono molteplici ma possono essere raggruppati in 5 categorie. Alcuni bambini si sentono amati quando ricevono gesti d'affetto, altri atti di cura, altri ancora regali. Ecco come i nostri bimbi ci dicono "ti voglio bene" senza dircelo e come possiamo imparare anche noi a parlare la loro lingua.

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I 5 linguaggi dell’amore di bambini e adolescenti da conoscere per imparare ad amarli
linguaggio d'amore dei figli

Non esiste un unico modo di amare, nonostante si tenda sempre a pensare che gli altri ci vogliano bene solo quando ce lo dicono. I sentimenti si dimostrano in tanti modi e a scriverlo era già nel Cinquecento William Shakespeare che nel suo Sonetto 102 diceva: "I love not less, though less the show appear": "non amo di meno, solo perché lo mostro di meno".

Gary Chapman scrittore e consulente relazionale, ha individuato e pubblicato in un proprio libro i 5 linguaggi d'amore di bambini e adolescenti. Imparare a riconoscerli per i genitori è molto importante, sia per comprendere quanto i figli li amano, sia per  perché farli sentire amati.

Parlare la stessa lingua d'amore, capendo se i ragazzi amano o vogliono essere amati attraverso, gesti, regali, abbracci o complimenti, è molto importante perché percepiscano sempre l'affetto necessario.

I 5 linguaggi dell'amore

Prima di temere che un figlio non ci ami, è bene imparare a interpretare il suo linguaggio d'amore. I diversi modi di dimostrare affetto sono stati raggruppati in 5 categorie, ogni persona ne ha una o più di una maggiormente evidente rispetto alle altre.

Imparare a riconoscerli è molto importante perché quando bimbi e adolescenti comprendono che gli adulti parlano il loro stesso linguaggio d'amore si sentono capiti, rafforzano la loro personalità e sono molto più propensi all'ascolto.

Il contatto fisico

Il contatto fisico è una modalità con la quale spesso tendiamo a dimostrare l'amore per le persone alle quali vogliamo bene. Abbracci, baci, carezze, coccole, far sedere i piccoli sulle ginocchia, leggere una storia prima che vadano a dormire, prenderli per mano mentre siamo per strada. Tutti questi gesti dimostrano il nostro amore ai bambini che hanno questa modalità di linguaggio d'amore molto spiccata, più che regali materiali o del tempo insieme.

Non tutti i genitori però sono portati a lasciarsi andare a gesti d'affetto, ma niente paura, i bambini percepiscono il contatto di cui hanno bisogno anche quando giocano alla lotta con i genitori, quando dopo una caduta vengono risollevati o quando ricevono una pacca sulla spalla.

gesti d'affetto

È importante anche educare i bambini al rispetto del proprio corpo e della propria volontà, se non vogliono essere abbracciati o baciati assecondiamo la loro richiesta.

I bimbi alternano fasi in cui chiedono insistentemente di essere abbracciati o baciati, perché hanno bisogno della conferma dell'affetto dei genitori, ad altre in cui diventano scontrosi. È importante sapersi fare da parte, senza mai negare però un gesto d'affetto quando verranno a chiederlo.

Esistono però anche dei gesti fisici da evitare, come per esempio le punizioni corporali. Sberle, sculacciate e schiaffi sono sempre da rifuggire, ma nel caso di bambini che hanno il contatto fisico come linguaggio d'amore più sviluppato, anche uno solo di questi gesti può avere un impatto devastante sulla loro autostima e il livello d'amore percepito.

Parole di affermazione

I bimbi si sentono amati quando si sentono incoraggiati dai loro genitori, anche a parole. I piccoli che hanno questo linguaggio d'amore maggiormente spiccato hanno bisogno di sentirsi dire spesso che sono amati e tendono anche a lasciarsi andare spesso a commoventi dichiarazioni d'amore come: «Sei la migliore mamma del mondo» o «Papà ti voglio davvero bene». Delle parole di affermazione fanno parte anche i nomignoli affettuosi con cui chiamiamo i bimbi, il lasciare dei post-it motivazionali per casa,il  supportarli mentre praticano sport o complimentandosi quando riescono in qualcosa.

incoraggiare

I bimbi poi si sentono molto amati quando parliamo di loro con gli altri, che siano amici o parenti, spendendo belle parole. Con i figli adolescenti, a volte il dialogo è complesso e allora si può optare per qualche messaggino di conforto, se sappiamo che stanno affrontando un momento difficile.

Con bimbi e ragazzi che hanno questo come linguaggio d'amore preferenziale è bene non usare mai parole crudeli, o svilenti, né tanto meno alzare la voce, per evitare di non farli sentire amati. Nel caso in cui in un momento di collera ci capitasse dobbiamo poi parlare con loro, scusandoci.

Tempo di qualità

Quando si parla di tempo da trascorrere con i figli, non è importante la quantità ma la qualità anche di quelle poche ore che durante il giorno ci ritagliamo con loro. I bimbi che trovano nel tempo di qualità trascorso con i genitori il loro linguaggio d'amore apprezzano molto il poter giocare con loro, guardarli negli occhi, avere del tempo dedicato a sé, senza i fratelli. Si possono anche coinvolgere i bimbi nelle nostre attività, permettere loro di aiutarci a fare la spesa o la lavatrice li farà sentire amati e importanti.

Passare del tempo di qualità con i figli adolescenti invece significa saperli ascoltare davvero, senza giudicarli e assecondare le loro passioni, interessandoci ai loro progetti o allo sport che praticano.

La cosa importante è non lasciare troppo a lungo bimbi e adolescenti che hanno questi tipo di linguaggio d'amore particolarmente spiccato, da soli. Metodi educativi come il time-out o frasi come "fila in camera tua e pensa a ciò che hai fatto" sono da evitare.

Atti di servizio

Chi parla questo linguaggio d'amore pensa che il modo migliore per amare ed essere amati sia quello di aiutare gli altri. I bimbi che apprezzano gli atti di servizio adorano che i genitori li aiutino in ciò che a loro viene difficile, che sia allacciare le scarpe, andare in bicicletta, risolvere i più complessi compiti di matematica o litigi con gli amichetti.

È importante, anche quando i bimbi saranno grandi evitare frasi come "Ormai sei grande, fai tu", ciò non significa non rafforzare l'autostima dei figli, ma far sapere loro che potranno contare su di noi, qualsiasi cosa accada.

Bimbi e adolescenti che hanno come linguaggio d'amore gli atti di servizio adorano sentirsi utili, per questo è importante coinvolgerli nelle attività che siano apparecchiare la tavola, rassettare casa o fare il bucato o permettere loro, una volta cresciuti, di fare volontariato.

Ricevere reagali

Ricevere regali piace un po'a tutti ma i bimbi che hanno questo come linguaggio d'amore particolarmente sviluppato, li preferiscono anche a baci, abbracci o tempo trascorso insieme.

regalo

Ovviamente l'affetto e i sentimenti non si comprano, non dobbiamo infatti pensare a centinaia di regali con i quali riempire le camerette dei nostri piccoli per far capire loro che li amiamo. La cosa importante è dimostrare ai bambini che conosciamo i loro gusti e facciamo loro i regali con cura, impacchettandoli a mano o aggiungendo dei bigliettini scritti per loro.

Non c'è nulla di più bello di sentirsi dire: «Ho trovato questo e ti ho subito pensato» o di preparare per i nostri figli il loro piatto preferito quando ne hanno più bisogno.

Come scoprire qual è il linguaggio d'amore dei nostri figli?

In realtà tutti i linguaggi d'amore elencati parlano d'amore ai figli, ma per scoprire quale per loro ha un valore maggiore nella dimostrazione di affetto serve mettere in atto qualche accortezza:

  1. Cerchiamo di capire come i bimbi o i ragazzi tendono a dimostrare affetto a noi o ai loro amici
  2. Ascoltiamo le richieste abituali dei nostri figli
  3. Accogliamo le loro lamentele
  4. Diamo sempre più di un'opzione tra cui scegliere ai bambini
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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