La scuola fa sempre un po’ paura. Ciò che spaventa di più i nuovi studenti non sono tanto gli insegnati o le verifiche, quanto i compagni di classe. Integrarsi in un gruppo e fare amicizia è una dinamica fondamentale e per nulla scontata. Essere accettati significa essere riconosciuti come individui, sentirsi sicuri e protetti, ma anche pronti ad affrontare nuove sfide. Al tempo stesso, sentirsi esclusi può rendere davvero un inferno l’anno accademico e buttare nostro figlio nello sconforto, oltre a far insorgere potenziali insicurezze. Come si fa a fare amicizia? Purtroppo, non esiste un metodo certificato, ma ci sono dei consigli che potrebbero essere utili.
Non avere pregiudizi
Le amicizie nascono nei luoghi più impensati e tra le persone più diverse. Insegniamo al nostro bambino a non fermarsi alle apparenze, ma di sforzarsi sempre di conoscere i suoi compagni prima di esprimere un giudizio.
Bisogna sorridere
Un bel volto sorridente è sicuramente più accogliente di un broncio. Può sembrare difficile mostrarsi felici, soprattutto quando si è un po’ tesi ed emozionati, ma è un buon biglietto da visita. Inoltre, consideriamo anche gli altri: è più probabile farli avvicinare se diamo l’idea di essere aperti e ben predisposti.
Facciamo uno sforzo
Presentarsi e cercare di conoscere qualcuno è complesso. Ci sono tante variabili: potremmo non piacere, potrebbe non piacerci, potremmo sentirci rifiutati. Nella vita però dobbiamo imparare che vince chi rischia e questo è un messaggio che va insegnato ai bambini.
Sfruttiamo l’intervallo
Chiacchierare a lezione, soprattutto i primi giorni che non sono previsti lavori collettivi, è un po' più difficile ma l’intervallo serve anche a questo. Proviamo a presentarci, magari offriamo qualche caramella o portiamo un gioco… tutto il resto verrà da sé, mattina dopo mattina.
Non esageriamo
Quando si è giovani o piccoli per attirare l’attenzione si tende a esagerare, a fare scherzi, battute o a mettersi in ridicolo. Sicuramente tutti gli occhi si poseranno su di noi, ma finito lo show torneranno a guardare altrove. Essere aperti, solari e disponibili va benissimo, ma non c’è bisogno strafare. E soprattutto non bisogna tentare di apparire diversi.
Contattiamo prima i compagni
Se siamo genitori di bambini delle elementari che iniziano il ciclo di scuola o che hanno cambiato istituto è possibile incontrare i genitori con i nuovi compagni organizzando una merenda. L’insegnante può metterci in rete o darci il numero della rappresentante di classe. Invece dovremmo incoraggiare i ragazzi più grandi a contattare i compagni che già conoscono o a cercarli attraverso i social, che per una volta possono davvero essere un elemento aggregante. E se poi non dovesse riuscire, consultare i profili può essere anche un modo per capire che tipo di persone incontrerà.