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22 Gennaio 2024
18:00

I bambini appassionati di dinosauri potrebbero sviluppare un’intelligenza superiore alla media

Secondo uno studio americano gli "interessi intensi" dei bambini, come quello per i dinosauri, ne sviluppano le competenze cognitive e stimolano la loro capacità di attenzione ed elaborazione delle informazioni.

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I bambini appassionati di dinosauri potrebbero sviluppare un’intelligenza superiore alla media
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Quali sono gli interessi più comuni fra i più piccoli? Al primo posto, come suggeriscono gli studi, si trovano i veicoli (quindi aerei, treni, automobili), mentre alla seconda posizione gli esseri più spaventosi della Preistoria, i dinosauri. Quella per i lucertoloni estinti è una passione frequente tra i 2-6enni, tanto da diventare oggetto di ricerca. Secondo uno studio essere dei campioni in materia di Triassico, Giurassico, Cretaceo e dinosauri durante la prima infanzia è utile per lo sviluppo cognitivo.

Chiunque almeno una volta nella vita si sarà imbattuto in un piccolo estimatore di dinosauri: o perché lo ha in casa, o perché l’ha incontrato durante l’infanzia o si è trovato ad acquistare un T-Rex gigante come regalo di compleanno per un nipote o un amico di scuola del figlio. E quel chiunque sarà rimasto stupefatto dalla dovizia di dettagli con cui il giovane ossessionato di Spinosauri, Triceratopi e Velociraptor gli avrà illustrato la dieta degli erbivori, le abitudini dei carnivori, l’epoca di estinzione. In effetti, è sbalorditivo vedere come un 4enne che non riesce ad allacciarsi le scarpe e a soffiarsi il naso senza l’aiuto di un adulto, sia in grado di recitare a memoria decine di nomi scientifici di dinosauri, specificando cosa mangiavano, che aspetto avevano e dove vivevano.

Tuttavia utilizzare il termine “ossessione” è scorretto. Si tratta, a livello scientifico, di «interesse intenso», come precisa uno studio pubblicato nel 2008 dall’Università dell’Indiana e del Wisconsin, che ha preso in considerazione diversi domini concettuali tipici dei bambini, tra cui i dinosauri. Un interesse spiccato per gli esseri antidiluviani secondo i ricercatori comporta parecchi vantaggi e benefici. Uno su tutti: aiuta a sviluppare delle abilità, quali la perseveranza e la capacità di attenzione e di elaborazione delle informazioni più profonde, e quindi un’intelligenza superiore alla media.

«Fare domande, trovare risposte e acquisire competenze è il processo di apprendimento in generale -, ha commentato alla CNN Kelli Chen, terapista psichiatrica pediatrica –Esplorare un argomento e padroneggiarlo è vantaggioso perché è così che costruiamo la carriera da adulti. L'occupazione principale di un bambino è il gioco, quindi svolgono il loro lavoro attraverso la lente di questa cosa (i dinosauri, ndr) che sono interessati a conoscere».

Dominare un argomento, come quello delle creature preistoriche, e rendersi conto di conoscerlo più a fondo del genitore o del fratello funziona come un’iniezione di autostima per i più piccoli.

Gli studiosi non sanno nello specifico cosa di quelle creature preistoriche attragga i più piccoli, e il più dei genitori non è in grado di individuare l’evento che ha suscitato quell’interesse. Si tratta, però, di una passione transitoria, destinata a scomparire dopo qualche mese o anno, almeno nella maggior parte dei casi.

L'interesse spiccato per qualcosa (che siano i dinosauri, gli uccelli, o i Pokemon) è una fase comune. Il 30% dei bambini (generalmente di sesso maschile), secondo quanto riporta lo studio, sperimenta un interesse intenso durante la prima infanzia. Sono passioni positive, che spingono i piccoli appassionati ad acquistare libri, collezionare modellini giocattolo, ricercare ulteriori informazioni su Internet e riviste, migliorando il loro livello di apprendimento, comprensione, elaborazione di risposte.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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