Il bambino deve lavorare in autonomia. Il bambino deve essere indipendente. Il bambino deve essere responsabilizzato. Il bambino deve imparare a prendersi cura dell'ambiente e deve trarne gioia perché l'amore per l'ordine è innato. Tutto bello… Ma torniamo sulla Terra.
È domenica sera, e il bambino non ha finito i compiti e la sua camera è una cloaca. Vestiti ovunque, l'unico paio di scarpe che ancora gli va è un grumo di fango, i pantaloni senza rattoppi sono pochissimi e comunque sporchissimi, i quaderni sono uno strazio e gli esercizi di grammatica languono in un angolino coi loro spazi vuoti ancora vuoti.
Allora… suppongo che un esperto in pedagogia darebbe la responsabilità a tutti tranne che al bambino. In effetti, avrebbe forse e in parte ragione, ma se sono dieci anni che ripetiamo al pargolo le stesse, pochissime regole, se da dieci anni diamo l'esempio con pazienza e ottimismo verso il futuro, potrò sfasciare la zona lavanderia perché ancora si pulisce il naso sulle maniche delle felpe?
Dopo quarantotto ore a dire: "Amore, cerca di non ridurti all'ultimo minuto per organizzare lo studio", potremo buttare i quaderni dalla finestra? Ovviamente no, perché noi siamo gli adulti e manteniamo la calma. "Penso che dovrai affrontare le conseguenze che avranno le tue scelte, tesoro, e assumerti la responsabilità, domani a scuola!".
Arriva la comunicazione dalla scuola, che dice che i bambini devono arrivare a scuola coi compiti fatti e che devono essere seguiti nello studio, e che l'abbigliamento deve essere pulito e in ordine. E ALLORA! Ma come? Ma sempre su di noi devono ricadere le conseguenze? ‘Sti bambini devono o non devono essere autonomi? Ce lo avete detto voi!
Settimana successiva. Tutti puliti, stirati e inamidati. Compiti miniati come da un amanuense pignolo. "Mamma, la maestra ha detto che mi devi lasciar fare i compiti da solo perché devo essere l'unico responsabile. Ah, hanno consigliato di non mandarci a scuola coi vestiti buoni, perché in giardino durante la ricreazione ci sporchiamo". Noi lo sappiamo che in medio stat virtus, ma il medio non riusciamo a trovarlo. Ma esisterà, questo medio?
È una cosa che si inventano i pedagogisti, i maestri? Dov'è? Mentre lo cerchiamo, comunque, tanto vale ricordare che anche pedagogisti e maestri spesso hanno figli. E sicuramente anche loro si lamenteranno dei nasi puliti sulle felpe. Un piccolo pensiero maligno mentre salutiamo i nostri figli sull'uscio della scuola.