Quando l’acqua salata è sporca è meglio che i piccoli stiano alla larga dal mare. Tenere a freno il desiderio di tuffarsi non è semplice, specie se la temperatura esterna è elevata, tuttavia si raccomanda ai genitori di considerare la qualità delle acque in cui si immergono i figli prima di concedere il bagno. Il contatto con acqua di mare contaminata da batteri, infatti, rischia di provocare malattie, infezioni ed eruzioni cutanee nei piccoli. Inalare e/o ingerire acqua inquinata causa malattie respiratorie, infezioni agli occhi, alle orecchie e al naso, gastroenterite, dissenteria. Ecco perché è importante sapere se l’acqua del mare è sporca o pulita prima di nuotarci dentro. Capirlo non è semplice: non è detto che l’acqua cristallina sia pulita.
Quali sono i rischi per il bambino
Fare il bagno quando l’acqua del mare è sporca e inquinata non è indicato né per i grandi né per i piccoli. I bambini, in particolare, sono più esposti degli adulti al rischio di contrarre infezioni e malattie.
In generale, comunque, l’acqua del mare non è sterile, nonostante possa apparire pulita alla vista. I batteri entrano nel corpo per contatto con occhi, orecchie, naso, oppure attraverso tagli e graffi sulla pelle.
Tra i rischi di toccare, inalare, ingerire acqua inquinata sono inclusi:
- Malattie respiratorie
- Infezioni a occhi, orecchie, naso
- Eruzioni cutanee e problemi della pelle
- Gastroenterite, con nausea, diarrea, vomito, mal di stomaco, mal di testa, febbre
- Febbre tifoide, epatite, dissenteria (in caso di acque fortemente inquinate)
Come capire se l’acqua del mare è sporca
Esistono una serie di consigli pratici da tenere presenti per evitare che i bambini si immergano in acque marine sporche e inquinate:
- Controllare gli avvisi di nuoto e cercare cartelli o bandiere in spiaggia: avvisi, messaggi, cartelli di divieto sono modi diversi per avvertire che è vietato o sconsigliato entrare in contatto con quell’acqua
- Evitare il contatto con l’acqua immediatamente dopo forti piogge e temporali per il rischio che, nelle acque, siano confluiti inquinanti dagli scarichi fluviali e dalle acque piovane
- Evitare di nuotare vicino a fossati e scarichi fognari, dove è alta la concentrazione di agenti contaminanti
- Non imitare altri nuotatori: solo perché altri bagnanti sono a mollo, non significa che l’acqua sia pulita
- Cercare le dita dei piedi: se non si riescono a vedere i piedi del piccolo mentre si cammina in acqua, a volte è meglio stare alla larga dal mare, anche per il rischio di calpestare qualcosa di appuntito
I segnali per capire se il mare è sporco sono diversi:
- Schiuma gialla dovuta alla decomposizione delle alghe marine e/o agli sversamenti in acqua di fertilizzanti agricoli, che causa irritazione alla pelle e agli occhi
- Superficie dell’acqua lattiginosa e iridescente, schiuma, fondali coperti da una patina di colore bruno, stelle marine e ricci senza vita, segni della presenza di alghe tossiche (Ostreopsis Ovata), che causano problemi alla pelle e alle vie aeree
- Bagnasciuga liscio, senza conchiglie e fauna selvatica, dovuto ai fertilizzanti e alla scarsa salute del litorale
- Chiazze di colore bruno sulla superficie del mare dovute ad alghe e batteri presenti in acqua, alle alte temperature e/o al sistema fognario
- Scogli privi di mitili, vongole, ricci, coralli e ostriche, a causa dell’acidificazione delle acque