Il Comune di Treviso ha indetto il primo workshop italiano di soccorso riservato ai bambini. Dal 7 maggio i piccoli trevigiani in una palestra della città, sulle note di Staying Alive dei Bee Gees, impareranno le manovre di primo soccorso da mettere in atto se qualcuno si sentisse male. L'iniziativa si chiama "Abc Del Pronto Intervento: strumenti di cui dotare i bambini in situazioni di emergenza" ed è stata voluta dalla dottoressa Marialuisa Ferramosca, primario del Suem 118.
Cerchiamo sempre di proteggere i nostri bambini dal dolore, dalla malattia, dalla morte, è normale, sono temi che fanno paura anche a noi, proviamo però a cambiare il nostro punto di vista. E se il piccolo imparasse che si può guarire? E che a fare la differenza se un suo coetaneo o il nonno si sentisse male può essere proprio lui?
Nel trevigiano su 3 mila arresti cardiaci all’anno, la maggior parte di questi avviene alla presenza di minori che, dopo la scuola o in estate, passano molto tempo con i loro nonni, le persone statisticamente più esposte al rischio di un arresto cardiaco.
Per questo a partire dal 7 maggio i bambini tra i 7 e i 14 anni che praticano uno sport, si cimenteranno con corsi e attività per il primo soccorso. I bimbi impareranno a riconoscere un arresto cardiaco, a praticare il massaggio cardiaco a ritmo e a utilizzare un defibrillatore. Per fare questo gli operatori simuleranno delle scene tipo, in cui qualcuno, insieme al bimbo inizierà a fingere di sentirsi male, i piccoli soccorritori avranno a disposizione una scatola di cartone collegata a un telefono che emulerà il defibrillatore con suoni e luci.
Non solo, i bambini impareranno a mantenere la calma. Non farsi prendere dal panico è il primo insegnamento, altrimenti il manuale di istruzioni per salvare una vita, appreso al corso, serve a poco. A volere fortemente questa iniziativa è stato anche il comitato italiano Arti Marziali Tradizionali, un maestro infatti, Maurizio Foschi, terrà lezioni di corretta respirazione per non farsi divorare dalla paura nelle situazioni di maggiore stress. Nella speranza che, superato il pericolo possano tutti tornare a tirare un bel sospiro di sollievo.