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9 Giugno 2023
14:30

I maturandi romagnoli chiedono un esame semplificato: solo l’orale e niente commissari esterni. Il Miur: «Stiamo valutando»

La maturità è alle porte anche per i maturandi dell'Emilia Romagna, recentemente colpita da forti alluvioni. Gli studenti hanno chiesto una commissione interna e un unico esame orale, vista la situazione di emergenza che stanno vivendo. Il Ministero dell'Istruzione sta decidendo il da farsi.

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I maturandi romagnoli chiedono un esame semplificato: solo l’orale e niente commissari esterni. Il Miur: «Stiamo valutando»
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Il 21 giugno inizieranno le prove di maturità per tutti gli studenti delle scuole superiori italiane. Nessuno escluso davanti alla prima prova per l’ammissione al mondo dei grandi, neppure gli studenti romagnoli. Proprio loro che hanno ancora i pantaloni macchiati di fango e le braccia dolenti dopo il tanto lavoro svolto per salvare ciò che l’alluvione degli scorsi giorni non ha portato via per sempre, oggi chiedono una maturità su misura per loro.

I rappresentanti di istituto del liceo Torricelli-Ballardini di Faenza, lo scorso 30 maggio hanno inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, chiedendo per i maturandi alluvionati delle province di Ravenna, Forlì e Cesena una formula dell'esame di stato, simile a quella del periodo Covid.

I ragazzi chiedono una commissione di professori interni e un'unica prova orale

Richieste semplici, da parte di ragazzi che hanno vissuto un trauma enorme e grosse perdite. Non hanno gli spazi in cui studiare liberamente, la serenità e nemmeno le biblioteche, ancora chiuse dopo l’alluvione. Chi ha subito danni meno gravi degli altri, la mattina va scuola e il pomeriggio è per strada ad aiutare chi ha bisogno, senza il tempo necessario al ripasso di tutte le materie.

I ragazzi hanno chiesto una maturità sulla falsariga di quella che fecero gli studenti emiliani, dopo il terremoto del 2012. Una commissione tutta di docenti interni e un esame solo orale (al posto dei 3 scritti e del colloquio che li segue) come durante la pandemia.

studiare

Nella lettera i ragazzi spiegano che un docente esterno non potrebbe capire il dolore che stanno vivendo, ribadiscono che nelle loro case non ci sono più le scrivanie sulle quali hanno studiato per 5 anni, tantomeno i quaderni di appunti e i libri. Senza contare che i loro compagni che vengono da fuori città, non hanno modo, causa lo stato delle strade dopo l'alluvione, di recarsi a scuola.

Il Ministro Valditara ha ricevuto la lettera degli studenti, ed è in contatto con il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale, ma si riserva di decidere per il meglio nei prossimi giorni.

Il Ministro dell'Istruzione e del Merito sta valutando il da farsi

Dal sito del Ministero si legge: «Il Ministro dell’Istruzione e del Merito sta esaminando le diverse ipotesi prospettate per venire incontro alle difficoltà degli studenti impegnati nell’Esame di Stato, residenti nelle zone colpite dalle recenti alluvioni. Risultano pertanto senza fondamento specifiche ipotesi che circolano in queste ore relative a decisioni già prese».

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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