Tutti sappiamo che per spostarsi nei Paesi extra-europei è necessario munirsi di un passaporto valido.
Eppure, chissà perché, sono molti coloro che ignorano il fatto che anche i neonati e i bambini con pochi mesi di vita debbano essere in possesso di passaporto regolarmente rilasciato dello Stato.
Sarà perché in molti posti i bambini sotto i 6 anni non pagano (quindi se non pagano, non esistono) o forse perché in effetti fino al giugno del 2012 era sufficiente aggiungere l'iscrizione del minore sul passaporto del genitore.
Ora però questa possibilità non esiste più: ciascun cittadino, dai 0 anni in sù, può uscire dal paese di appartenenza solo con un documento di viaggio individuale.
Passaporto del neonato: come funziona?
Il passaporto per un bebè si ottiene nello stesso modo in cui viene rilasciato qualsiasi altro documento del genere, ad eccezione del fatto che a presentare la richiesta sono ovviamente i genitori e non il diretto interessato.
Occorre dunque prendere appuntamento presso una questura o un commissariato (oggi si fa tutto online) e poi presentarsi agli uffici di polizia muniti di:
- un documento di riconoscimento valido del minore (o un'autocertificazione rilasciata dal genitore)
- due fototessere recenti (scattate entro i sei mesi precedenti)
- una marca da bollo di 73,50 euro
- ricevuta del pagamento di 42.50 euro effettuato tramite bollino postale (e a nome del minore)
Per essere valida, la richiesta di passaporto deve essere firmata da entrambi i genitori. Se uno dei due genitori non può essere presente fisicamente all'appuntamento, l'altro genitore deve mostrare all'ufficiale incaricato una fotocopia del documento del genitore assente firmata in originale e una dichiarazione scritta (anch'essa firmata) che dimostri il suo assenso alla procedura.
Se uno dei due genitori dovesse essere extracomunitario e non presente nel Paese, questi deve recarsi presso uniAmbasciata italiana e firmare un assenso che poi verrà inviato in Italia.
Quanto vale un passaporto per bambini?
Il passaporto per adulti ha una validità di 10 anni. Quello dei minori invece ha una "data di scadenza" meno estesa.
Il motivo è semplice: visto che i bambini crescono e mutano d'aspetto molto più velocemente rispetto agli adulti è necessario un aggiornamento più frequente per garantire che foto e dati riportati nei documenti siano il più fedeli possibili, così da garantire la corretta identificazione del minore.
- Dai 0 ai 3 anni: il passaporto vale per tre anni
- Dai 3 ai 18 anni: il passaporto vale cinque anni
Una volta esaurito il termine, se il bambino deve viaggiare e gli serve ancora il passaporto occorre ripetere la trafila, prendere un nuovo appuntamento e procedere al rinnovo.
Quando serve il passaporto?
Il passaporto – sia quello per minori che quello per gli adulti – serve per recarsi nei Paesi extraeuropei e in alcuni Paesi europei, come il Regno Unito post Brexit.
Ciò significa che se si vuole visitare la Francia, la Spagna, l'Olanda o anche la Turchia non serve per forza il passaporto: basta una carta d'identità valida per l'espatrio.
I consigli per la fototessera
Normalmente le foto per i documenti d'identità vengono scattate nelle apposite cabine che si trovano facilmente presso le sedi comunali o nei grandi supermercati.
Quando il soggetto da immortalare però è un bambino in fasce la questione si fa più complicata, anche perché nell'inquadratura non può essere compreso il genitore che sorregge il piccolo.
In questo caso ci si può rivolgere ad un fotografo professionista, ma è una scelta costosa e poco pratica. La strada più percorribile dunque rimane quella in cui sono gli stessi genitori a scattare la foto – basta uno smartphone con una buon risoluzione di camera – per poi farla sviluppare secondo il formato richiesto.
Per aiutare le mamme e i papà in questa particolare operazione abbiamo qualche suggerimento:
- Vestire i piccoli di abitini o fasce con colori neutri (meglio se bianchi)
- Cercare di essere almeno in due a scattare la foto: uno tiene lo smartphone o la macchina fotografica mentre l'altro si mette dietro l'obiettivo per attirare l'attenzione del piccolo, magari tenendo in mano un giocattolo. Questo aiuterà anche a scattare foto con occhi sufficientemente aperti
- Assicurarsi che l'ambiente sia sufficientemente luminoso in modo da non ricorrere al flash (può alterare l'immagine e, soprattutto, dare fastidio al piccolo)
- Fare in modo che nella fotografia siano ben visibile il volto del bambino