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22 Aprile 2023
10:00

I pediatri italiani chiedono ai comuni di intervenire: «I bambini si ammalano per l’aria che respirano»

Sono 14.000 tra pediatri e neonatologi ad aver scritto una lettera rivolta ai comuni italiani per mettere in luce le ripercussioni che l'aria inquinata ha sui bambini, tra deficit cognitivi, asma, ansia, obesità. La richiesta è quella di agire per sensibilizzare i cittadini a scelte quotidiane per prevenire l'inquinamento.

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I pediatri italiani chiedono ai comuni di intervenire: «I bambini si ammalano per l’aria che respirano»
In collaborazione con la Dott.ssa Elena Bozzola
Pediatra
Smog bambini

«Esci a prendere una boccata d'aria» il rimedio della nonna a qualsiasi malessere, non potrà più essere messo in pratica dai nostri figli. L'aria che i bambini respirano è inquinata, peggio, tossica. Secondo l'OMS l'81.9% dei minori italiani respira aria ricca di smog, dato che arriva a toccare il 100% in 8 regioni italiane tra cui Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto.

Davanti a questi dati allarmanti 14.000 esperti tra pediatri e neonatologi appartenenti a diverse associazioni tra cui l'Associazione Culturale Pediatri (ACP) e Società Italiana Pediatria (SIP), hanno scritto un accorato appello ai comuni italiani, chiedendo di applicarsi con strategie efficaci per migliorare la qualità dell'aria outdoor.

L'eccessivo inquinamento dell'aria è un pericolo per la salute pubblica

I pediatri hanno sottolineato che l'eccessivo inquinamento dell'aria è un pericolo per la salute pubblica e a esserne più coinvolti sono i bambini, il nostro futuro. Non possiamo più voltarci dall'altra parte,  specificano i medici che quindi hanno chiesto misure risolutive ai comuni. Serve che la politica agisca in modo da sensibilizzare le persone all'utilizzo della bicicletta, o dei mezzi pubblici, rinunciando alla comodità della macchina, molto inquinante. Ma per fare questo servono aree pedonali, piste ciclabili, zone a bassa velocità vicino alle abitazioni e alle scuole, un limite di velocità attorno ai 30 km/h in città, la creazione di parchi e aree verdi. 

I danni dell’inquinamento ambientale sui bambini

Il problema dell'aria sul suolo italiano è la sua ricchezza di polveri sottili di grandezza variabile tra i 2.5 e i 10 μm. Queste particelle entrano nei polmoni e raggiungono il sangue, aumentando drasticamente il rischio di ammalarsi. Le sostanze chimiche presenti nel suolo, invece, arrecano danni al neurosviluppo e il rumore prodotto dall'inquinamento acustico incide negativamente sulle capacità del nostro cervello.

«La popolazione in età pediatrica risulta essere maggiormente suscettibile agli effetti legati all’esposizione a inquinanti atmosferici» scrivono i medici nella lettera ai comuni.

smog bambino

Per i bambini, infatti, il rischio è raddoppiato perché essendo piccoli, e in crescita hanno bisogno di più cibo, più acqua ma anche più aria. Poi il loro metabolismo non è perfettamente in grado di espellere i composti tossici e, allo stesso tempo, i bimbi hanno un'aspettativa di vita più alta rispetto agli adulti e quindi hanno più tempo per sviluppare malattie croniche che possono nascere dall'esposizione precoce agli agenti inquinanti. I rischi maggiori per i bimbi sono:

  • Asma e malattie respiratorie: in Italia secondo i dati dell'OMS l'8.4% dei bambini tra i 6 e i 7 anni soffre d'asma a causa dell'inquinamento del comune in cui abita
  • Disturbi del neurosviluppo: tra 2008 e 2018 è stato svolto uno studio su 1120 bambini di età compresa tra i 6 e i 19 anni ed è emerso che i bimbi esposti a particolato di 10 μm di diametro  avevano un più alto numero di possibilità di sviluppare deficit dell’attenzione.
  • Minori capacità cognitive: non a caso il rendimento nelle scuole che si trovano nei comuni con livelli più bassi di polveri sottili nell’aria, migliora del 13%.
  • Obesità: sembrerebbe esserci una correlazione tra l'esposizione agli agenti inquinanti e una più alta percentuale di grasso corporeo a discapito della massa magra.
  • Ansia e depressione: a risentire dell'inquinamento dell'aria sono anche le zone del cervello dei bambini coinvolte nel rischio di sviluppare una patologia psichiatrica.

I danni delle polveri sottili sul feto

Uno studio del 2022 svolto dall’Università Statale di Milano ha registrato i livelli di colesterolo, importantissimo per la crescita del feto, nel sangue di 134 future mamme alla 12esima settimana di gravidanza.

L'aria inquinata che respiriamo mina alla vita dei nostri bimbi, prima ancora che nascano

Le polveri sottili, in particolare il particolato PM 2.5, aumentavano i livelli di una proteina PCSK9 responsabile della regolazione del colesterolo cattivo, determinando dunque  riduzione dell’età gestazionale alla nascita, aumento del rischio di ricorrere a parto cesareo d’urgenza.

donna incinta smog

Inoltre spesso, correlate all'inquinamento sono anche ridotte capacità motorie dei bimbi alla nascita e difficoltà nella comunicazione. Dunque l'aria inquinata che respiriamo mina alla vita dei nostri bimbi, prima ancora che vengano al mondo.

Il parere della pediatra

La pediatra del comitato socio-scientifico di Wamily, Elena Bozzola, ci ha spiegato che dovremmo curarci, oltre che della piaga dell'inquinamento outdoor, anche dell'aria che i bambini respirano tra le mura di casa: «La comunità pediatrica si sta mobilitando per riuscire ad avere un ambiente più salubre, inoltre è importante avere un ambiente più sano anche indoor, con attenzione all’esposizione dei più piccoli agli inquinanti, evitando il fumo ma stando attenti anche ai gas che escono dai nostri fornelli».

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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