Il dado è tratto, lo scorso 10 febbraio è scaduto il tempo a disposizione ai ragazzi per scegliere l'istituto superiore più adatto a loro. Terminate le iscrizioni, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha reso note le percentuali di preferenza dei ragazzi per gli indirizzi. I dati hanno reso evidente che la maggior parte dei ragazzi sceglie ancora il liceo ma che sono ogni anno di più coloro che scelgono per la propria formazione superiore istituti tecnici e professionali.
Ad aver scelto come scuola secondaria di secondo grado un liceo, che sia esso scientifico, classico, artistico, musicale o delle scienze umane, è stato il 55.63% del totale dei ragazzi, più della metà. Dato sempre molto alto ma che mette in evidenza un calo della preferenza per questi percorsi di studio. Lo scorso anno ad aver scelto il liceo è stato il 57.1% egli studenti. Quest'anno sono state più dello scorso anno le preferenze dei ragazzi per istituti tecnici, scelti dal 31.7% di loro (rispetto al 30.9% dello scorso anno) e quelli professionali scelti dal 12.7% dei ragazzi (contro il 12.1% dello scorso anno).
A livello territoriale ci sono delle differenze, i licei sono più scelti nel sud Italia, se al nord la preferenza rimane attorno al 50%, al sud sale registrando anche il 60% e il 70%. Istituti tecnici e professionali, invece, sembrano essere leggermente più scelti al nord.
L'indirizzo liceale più scelto dagli studenti è quello scientifico, che raccoglie il 25.59% delle iscrizioni, lo segue il liceo delle scienze umane con il 10.97% delle iscrizioni, il linguistico con quasi l'8% degli iscritti e il classico che registra un 5.34%, poi l'artistico con un 4.44%. Tra i licei meno scelti ci sono quello coreutico musicale e l'europeo.
Ma sul gradino più basso si piazza il liceo Made in Italy, il nuovo percorso formativo introdotto dal Ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara, non ha suscitato grande interesse tra i giovanissimi, solo 375 ragazzi in tutta Italia hanno fatto richiesta per iscriversi. Questo nuovo ambito di studi verrà inserito all'interno dei licei delle scienze umane che già erano provvisti dell'indirizzo economico-sociale, e fornirà agli studenti competenze in ambito aziendale e d economico, valorizzando le eccellenze italiane nel settore.
Non pensiamo che i ragazzi non siano interessati all'economia o al marketing, i dati dicono che lo sono eccome, ma prediligono gli istituti tecnici che possono trasmettere loro queste competenze. Tra le scuole superiori ad indirizzo tecnico gli studenti nel 9.23% dei casi hanno mandato la loro iscrizione a istituti specializzati nell'amministrazione, finanza e marketing, il 5.71% di loro ad informatica e telecomunicazioni, il 3.02% preferisce il turismo, lo seguono meccanica meccatronica e energia (2.88% delle preferenze). Pochissime preferenze sono registrate invece per gli istituti tecnici del sistema moda, scelti solo dallo 0.27% degli studenti.
Ad aver registrato maggiore interesse, rispetto al Liceo del Made in Italy è invece un altro percorso introdotto dal Ministro Valditara, la sperimentazione della filiera tecnico professionale “4+2”, con 1669 iscrizioni. I ragazzi che inizieranno questo percorso avranno davanti 4 anni di istituto tecnico a cui seguiranno due anni di esperienza fuori dalle aule, dedicati alla specializzazione o formazione professionale post-diploma.
Tra gli istituti professionali, il più scelto dai ragazzi è il percorso di enogastronomia e ospitalità alberghiera, che ha registrato il 4.02% delle preferenze, seguito da servizi per la sanità e l'assistenza sociale (1.83% delle preferenze), manutenzione e assistenza tecnica (1.68%), 1.20% delle iscrizioni per industria e artigianato del Made in Italy e lo 0% degli studenti ha scelto pesca commerciale e produzioni ittiche.
Insomma i dati parlano chiaro i giovani studenti italiani sembrano sempre più invitanti per il futuro percorsi di scuole superiori che permettano loro di assimilare competenze tecniche e di mettere le mani in pasta, rispetto ai licei che a poco a poco iniziano a registrare sempre meno iscritti.