In Italia i pediatri sono sempre meno e questo rappresenta un grande rischio per il diritto alla salute dei bambini.
È questo il succo dell'ultimo appello lanciato da Save The Children per denunciare una situazione che ogni anno sembra aggravarsi ulteriormente, con il numero di Pediatri di Libera Scelta (PLS) che continua a diminuire – 386 in meno rispetto al 2019 secondo l’ultimo report Agenas sul personale del Servizio Sanitario Nazionale – e una mal distribuzione sul territorio che comporta sovraccarichi nei reparti di pronto soccorso pediatrico e lascia intere località sguarnite di medici pronti a curare i nostri figli.
«Le ripercussioni di questa carenza di medici e pediatri, sulle possibilità di accesso alle cure sono molto gravi – scrive Save The Children nel proprio comunicato – spesso i pediatri disponibili sono molto distanti dall’abitazione, costringendo i genitori a lunghi percorsi o a doversi assentare dal lavoro per intere giornate»
Tutto questo ovviamente dilata a dismisura le tempistiche per ricevere un appuntamento dal pediatra, spesso anche in presenza di sintomi che fanno presagire condizioni potenzialmente pericolose per i piccoli (come i disturbi respiratori), e allo stesso tempo riduce all'osso i tempi della singola visita, poiché il gran numero di pazienti costringe i medici a ritmi forsennati.
Ciò si traduce molte volte con pediatri pressoché irreperibili e non per mancanza di professionalità e dedizione – che anzi in questi anni sono proprio le colonne che stanno tenendo in piedi il sistema – ma per mancanza di tempo e risorse.
E il peggio è che la situazione sembra destinata a peggiorare…
«Secondo recenti studi, in Italia oltre il 79% dei pediatri ha più di 23 anni di professione: presto molti professionisti andranno in pensione e non si riuscirà a garantire un ricambio».
Numeri impressionanti se si pensa che nel 2009 la percentuale di medici con oltre 23 anni di specializzazione era solo del 39%. Ciò significa che in 14 anni non si è mai verificato un serio inserimento di nuove leve.
«Già oggi la situazione è critica – constata il rapporto – contro una disposizione ottimale di 800 assisti per pediatra, la media italiana è di 966, con punte di oltre 1000 assistiti in regioni come la Lombardia».
La tutela del diritto fondamentale alla salute, conclude dunque Save The Children, non può più pesare esclusivamente sulla buona volontà dei singoli professionisti, «ma va garantito con un’organizzazione capillare, con servizi accessibili, e con la disponibilità di tempi adeguati, non solo a gestire un’emergenza, ma a condurre un’osservazione costante e approfondita dei bisogni della bambina o del bambino».