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22 Giugno 2023
15:30

Famiglie arcobaleno di Padova, F.Gallo di Associazione Luca Coscioni: «il Diritto deve proteggere e non ostacolare i legami famigliari»

Atti di nascita impugnati, vuoti normativi e GPA solidale: ne parliamo con Filomena Gallo, giurista e Segretaria dell'Associazione Luca Coscioni che da anni si batte per la libertà di scelta e le tutele delle famiglie discriminate dalla legge.

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Famiglie arcobaleno di Padova, F.Gallo di Associazione Luca Coscioni: «il Diritto deve proteggere e non ostacolare i legami famigliari»
Intervista a Dott.ssa Filomena Gallo
Segretaria, fondatrice e coordinatrice del Comitato dei giuristi, accademici e studiosi per le libertà dell’Associazione Luca Coscioni
famiglia omogenitoriale

Sono giorni caldissimi giorni sul fronte dei diritti e delle tutele per le famiglie italiane.

A poche ore dal primo dibattimento in Aula sulla proposta di legge per rendere la maternità surrogato un reato universale infatti, lunedì 19 giugno la Procura di Padova ha impugnato 33 atti di nascita riguardanti figli di coppie omogenitoriali per eliminare dai loro documenti ogni riferimento al genitore non biologico.

Si tratta di un provvedimento eclatante, poiché mai prima d'ora si era andati così a ritroso nel tempo per invalidare lo status legale di famiglie ormai formate e riconosciute.

Ma quali implicazioni comporta una simile decisione da parte dei pm? Come inquadrare da punto di vista giuridico quanto accaduto? Per caprine di più ci siamo rivolti al parere di Filomena Gallo, giurista e Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni che danni opera nel campo dei diritti civili e delle battaglie per la libertà scientifica.

«In questo momento l’unico pensiero che tutti dovremmo avere è pensare alla sofferenza e alla paura che ha trafitto la serenità di quelle famiglie, di quelle mamme e qui bambini – commenta – Abbiamo assistito a qualcosa che non ha precedenti. Trentatré famiglie sono oggetto di un procedimento iniziato su iniziativa della Procura della Repubblica che porterà dei bambini ad essere privati di un genitore».

In che modo la legge giustifica un provvedimento del genere?

Sarebbe interessante conoscere la base normativa per l’azione della Procura. Se è la circolare emanata dal Ministero degli Interni non si tratta di una fonte normativa, ma di un orientamento. Se invece pensiamo alla giurisprudenza prodotta della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo vediamo che questa è costante nell’affermare come la mancata trascrizione dei certificati di nascita che accettano lo stato di filiazione costituisca un’interferenza nella vita privata e appaia dunque contraria al maggiore interesse del minore. Pensiamo poi alla Corte Costituzionale, intervenuta più volte a richiamare il legislatore alle proprie responsabilità per normare situazioni che sono già realtà nel nostro Paese.

Il governo però non sembra dello stesso avviso…

Anche i governi precedenti non hanno mai preso in mano la situazione. Qui però invece di intervenire si agisce per creare un clima di paura in modo che nessuno faccia ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), soprattutto se coppie dello stesso sesso. Si vuole imporre un unico modello di famiglia agendo a danno dei diritti dei nati.

Sembra che il riferimento sia la pronuncia della Cassazione del dicembre 2022

Le decisioni di fatto evidenziano il vuoto che c’è in materia. Tutte le pronunce effettuate finora hanno invitato il legislatore ad intervenire ed evidenziano come l’istituto dell’adozione non sia la soluzione adeguata, poiché rimarrebbe un fondo di discriminazione. Anche nel continuo riportare quelle che sono state le motivazioni della Cassazione (che, lo ricordiamo, nel dicembre 2022 ha annullato il riconoscimento di due padri che avevano avuto un figlio con GPA, n.d.r) i giudici avevano evidenziato un problema da risolvere. Nel nostro ordinamento in base al D.p.r 396 del Presidente della repubblica gli atti che arrivano dall’estero sono da considerare ufficiali. Sono atti di nascita che sono stati redatti in base alla normativa del Paese in cui la coppia si è recata e dunque vanno trascritti così come sono e, se ci sono irregolarità, la procura interviene.

E qual è la differenza con il caso di Padova?

A Padova per gli atti impugnati riguardano coppie di mamme, quindi persone che sono andate all’estero per accedere alla fecondazione assistita eterologa che in Italia non è aperta alle coppie omogenitoriali. La Legge 40 però prevede che anche chi accede a tecniche vietate in Italia e realizzate all’estero sottoscrivendo un consenso informato diventa genitore legittimo dei nati e non può più disconoscerli. Quindi i sindaci che dovrebbero fare? Violare la legge 40 o applicare le norme dello Stato? Ripeto, sarebbe interessante conoscere le motivazioni per le quali la procura sta agendo in questa direzione e quali siano gli atti normativi di riferimento.

Secondo la Ministra Roccella però non vi è alcun problema, poiché per le coppie gay ci sarebbe la stepchild

Fa molto piacere che la ministra Eugenia Roccella – che conosco da tanti anni soprattutto per la sua attività contro la legge 40 – abbia cambiato idea. In precedenza si è più volte dichiarata contraria a queste forme di adozione. Oggi ha modificato la propria opinione e ne prendiamo atto. Vorrei però ricordare che Roccella è un ministro e dovrebbe sapere che le Sezioni Unite della Corte Costituzionale hanno confermato come l’adozione in questi casi non sia una soluzione valida. In primis perché il tentativo adozione può essere compiuto solo in base alla giurisprudenza e non perché la legge lo permetta. E poi perché questi genitori sono genitori legittimi dei loro bambini: perché la loro idoneità dovrebbe essere vagliata da un tribunale, cosa che naturalmente non avviene per le coppie eterosessuali? Queste discriminazioni sono state rilevate dagli stessi giudici. La funzione del Diritto però è quella di proteggere – e non ostacolare – i legami familiari che si fondano sull’affetto, sull’amore e sulla cura reciproca. Chiediamo solo questo…

In questo quadro rientra anche la vostra proposta per una GPA "altruistica". Di che si tratta?

In questo contesto normativo possiamo prevedere soltanto la GPA solidale, una proposta che mette al riparo da tutte le possibili ipotesi di sfruttamento in quanto identifica un reato ben chiaro per chi inducesse una donna a portare avanti una gravidanza per altri contro la propria volontà, con pene che arrivano fino a 20 anni di reclusione. Dall’altro lato però si stabilisce un percorso certo di tutela con i genitori intenzionali e la madre donatrice, la quale dovrà sottoporsi ad una serie di verifiche e controlli medici prima di confermare la propria disponibilità. L’idea è di istituire un registro nazionale per le gestanti. Quest'ultime potranno sottoporsi alla pratica solo una volta, massimo due se sempre per la stessa famiglia. Le donne inoltre dovranno essere già mamme, avere un’età inferiore ai 42 anni e non percepiranno alcun compenso, eccezion fatta per mil rimborso di tutte le spese che attengono ad una gravidanza.

La line dell'attuale Governo però non sembra compatibile con questo disegno

Quello costruito dall’On. Carolina Varchi è un progetto del tutto inattuabile, poiché rendere la GPA un reato universale implica la violazione della sovranità nazionale degli altri Paesi. Un reato universale richiede la presenza l’accordo da parte di una comunità internazionale, ma nel mondo esistono diverse legislazioni che prevedono una regolamentazione per la la gravidanza per altri. Dunque come dovrebbe essere applicato questo divieto? La maggioranza ha i numeri per approvare il procedimento ma la nostra risposta è quella di non votare una proposta inattuabile ma preferire una legge che finalmente vada a regolamentare con norme chiare la maternità surrogata e tolga ogni impedimento anche per chi voglia ricorrere alla PMA sul territorio nazionale.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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