Quando le scuole chiuse e non si sa a chi lasciare i figli in attesa della agognate ferie, i centri estivi rappresentano per molti genitori una vera e propria ancora di salvezza. Per questo da anni i vari governi che si sono succeduti alla guida del Paese hanno destinato una (piccola) parte delle risorse statali per aiutare Comuni ed amministrazioni locali all'organizzazione di strutture e servizi educativi e ricreativi destinati a bambini e ragazzi durante il periodo estivo.
La misura è stata infatti confermata anche per il 2023, con uno stanziamento di 60 milioni di euro (l'anno scorso erano stati 58) stabilito all'interno del cosiddetto" decreto lavoro" approvato il primo maggio.
«Nel Consiglio dei Ministri di oggi abbiamo rifinanziato e incrementato di due milioni di euro i fondi per i centri estivi, destinando 60 milioni ai Comuni per mettere a disposizione delle famiglie questo importante strumento» ha dichiarato Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, sottolineando anche come tale forma di sostegno risulti fondamentale sia per la gestione del ménage familiare, sia per la crescita individuale dei giovani.
La cifra stanziata verrà gestita dal Dipartimento della Famiglia per la ripartizione ai Comuni, i quali potranno avvalersi della collaborazione di enti pubblici o privati per poter erogare il servizio ai cittadini.
Non si tratta però dell'unica misura riguardante il periodo estivo.
Da anni infatti l'INPS consente alle famiglie in possesso dei giusti requisiti di poter accedere al cosiddetto bonus centri estivi, una sorta di rimborso spese per i costi dell'iscrizione dei minori di età compresa tra i 3 ai 14 anni ai estivi diurni italiani.
Il contributo prevede fino a 100 euro a settimana per ogni bambino che risulti iscritto ad un centro estivo per almeno cinque giorni continuativi (ossia al meno una settimana lavorativa). Tale incentivo serve a coprire le spese per le coperture assicurative, i pasti, e le eventuali gite o attività sportive.
L'importo del bonus varia a seconda dell'ISEE familiare:
- fino a 8.000 euro: rimobroso del 100%
- tra gli 8.000 e i 24.000 euro: rimborso al 95%
- tra i 32.000 e i 56.000 euro: rimborso al 90%
- oltre i 56.000 euro: rimborso all'85%
Simili strumenti rientrano nel piano di sostegni alla famiglia e d'incoraggiamento alla natalità, tuttavia quando si parla di centri estivi è bene non concentrarsi solo sul mero – seppur importantissimo – aspetto "pratico".
L'importanza di attivare simili servizi educativi gestiti dal Comune, infatti, non si esaurisce solamente con la possibilità di affidare i propri figli a strutture sicure e dai costi contenuti, ma prevede anche molti benefici dal punto di vista sociale, come la possibilità di passare intere giornate di giochi con tanti coetanei, divertirsi all'aperto e stringere nuove amicizie.