Il latte materno ha tantissime proprietà benefiche per i neonati e la loro crescita, grazie alle sostanze nutritive contenute al suo interno, ma svolge anche un'importante funzione protettiva. Ricco di anticorpi, infatti, garantisce al bimbo, che ancora non ha un sistema immunitario adeguatamente sviluppato, la protezione da molti patogeni e lo sviluppo del proprio microbiota. Gli scienziati dell'Università di Pittsburgh hanno recentemente pubblicato un loro studio sul Journal of Experimental Medicine, che spiega che gli anticorpi trasmessi dalla mamma attraverso il latte materno possono proteggere il bambino da una malattia intestinale molto grave l'enterocolite necrotizzante (NEC).
La patologia, molto rischiosa per i neonati e abbastanza rara, colpisce generalmente 1 neonato ogni 1000. Comporta infiammazione del colon e danno e morte delle cellule intestinali. Si sviluppa nel 7% dei casi i neonati nati pretermine, dunque dal peso molto basso e che quindi iniziano già alla seconda settimana di vita la nutrizione enterale. L'epilogo della patologia in caso di neonato pretermine può essere la morte, nel 15-30% dei casi.
Lo studio spiega, però, che non sempre si verifica la trasmissione di questi specifici anticorpi perché la composizione del latte materno è altamente specifica, varia cioè da mamma a mamma e la sua efficacia nella protezione cambia da neonato a neonato. Quindi alcuni bimbi allattati con latte materno sviluppano la NEC e altri no, proprio perché il latte delle loro mamme è diverso.
La diversità del latte, hanno spiegato gli studiosi, è dovuta alla differente storia clinica di ogni donna, i loro microbiomi sono diversi perché ognuna si è imbattuta in diverse tipologie di infezioni e quindi ha sviluppato diversi anticorpi.
Ma come fanno gli anticorpi della donna a raggiungere il neonato? I linfociti B, spiegano i ricercatori, durante la gravidanza, migrano dall'intestino della mamma alla ghiandola mammaria e iniziano a produrre anticorpi. Questo procedimento avviene anche se il parto è pretermine, nonostante alcuni anticorpi raggiungano il seno della mamma verso la fine del terzo trimestre di gravidanza. Perciò i bimbi nati pretermine, più esposti al rischio di contrarre l'enterocolite necrotizzante, possono ricevere, grazie al latte materno, la giusta protezione.
Il latte materno rimane per i ricercatori l'alimento migliore per i neonati, poiché, sebbene non tutte le donne presentino nel loro latte gli anticorpi necessari a proteggere i bambini dalla NEC, i ricercatori hanno dimostrato che la patologia risulta essere da 2 a 4 volte più presente nei bambini nutriti con latte artificiale, rispetto a quelli allattati con latte materno.