video suggerito
video suggerito
8 Settembre 2023
15:30

Il mom-shaming verso Sophie Turner fa male a tutte le madri

La disparità di giudizio nei casi di gossip che riguardano coppie con figli è significativa: il mom shaming è parte integrante del modo di pensare comune e la vicenda tra Sophie Turner e Joe Jonas lo sta dimostrando perfettamente.

32 condivisioni
Il mom-shaming verso Sophie Turner fa male a tutte le madri
sophie turner mom shaming

Non vogliamo alimentare speculazioni e basso gossip. Non vogliamo entrare nei dettagli, facendo le pulci a chi già si vede fare le pulci ogni giorno della propria vita. Ma in questo caso il pettegolezzo porta con sé diverse riflessioni, e una in particolare. Quella riguardo al mom-shaming, la tendenza a giudicare le madri su basi aleatorie e irrilevanti, con la certezza di avere in tasca la verità sulla perfezione genitoriale.

Parliamo del divorzio tra Joe Jonas e Sophie Turner. Dopo giorni di chiacchiere e sussurri, esclusive e indiscrezioni, è arrivato l'annuncio congiunto: sì, si stanno separando. Ma – oltre al legittimo dispiacere dei fan e di chi apprezzava una coppia così genuina e glamour – c'è chi va oltre permettendosi di giudicare la loro vita familiare senza sapere cosa davvero accada dietro alle porte chiuse della loro quotidianità.

Nello specifico? Secondo alcune malelingue, Sophie Turner sarebbe una party-girl, e quindi automaticamente inadatta a essere madre. Perché sì, alla fine ricade sempre tutto sulla mamma. Che a quanto pare non può più uscire con amici e amiche.

La vicenda

Lui è uno dei Jonas Brothers. Lei è Sansa Stark di Game of Thrones (anche se l'abbiamo vista in diversi ruoli, una Stark resta sempre una Stark, e lo dimostra anche il tatuaggio che porta sull'avambraccio, "The pack survives"). Tanto dovrebbe bastare: la loro bravura nei relativi campi professionali. Ma il gossip è micidiale e ogni variazione nella loro vita privata finisce sotto al microscopio.

Stavolta è il caso del divorzio. Che non si limita a essere un divorzio, ma che diventa pretesto per giudicare negativamente la vita di Turner.

Perché è sempre così: quando ci sono di mezzo dei figli, a risultare un cattivo genitore nella maggior parte dei casi è la madre, attraverso un processo di mom-shaming rodato da decenni.

Le accuse

In rete e sui tabloid Sophie è stata accusata di essere troppo festaiola e assente. La gente se ne è convinta ed è ben decisa a dipingere Turner come una madre snaturata.

Puntare il dito però è sempre facile, e lo sa bene non solo chi è madre, ma anche chi ha un briciolo di sensibilità e le orecchie aperte. Capita sempre così, e non è una novità: Meghan Markle "teneva Archie nel marsupio nella maniera scorretta"; Emily Ratajkowski "sorreggeva suo figlio solo con braccio"; Shay Mitchell "non guardava suo figlio negli occhi mentre lo allattava". L'elenco andrebbe avanti per pagine e pagine.

Con Sophie Turner le speculazioni sono diverse. Si dice che ami fare festa. Vestirsi provocante. Che non stia con le bambine di 3 anni e 14 mesi. Che trascuri, insomma, il ruolo di madre.

Due pesi e due misure

E lui? Lui negli ultimi anni è stato impegnato con diversi tour. Eppure nessuno ha chiesto "A chi lascia le bambine?".

Certo, ci sono anche moltissimi supporter di Turner e altrettanti detrattori di Jonas, che ridimensionano la situazione sottolineando come la disparità di anni tra i due possa aver giocato un ruolo importante (Jonas avrebbe in qualche modo manipolato la giovanissima Turner, che ha sposato quando aveva 23 anni).

Ma di certo è evidente come sia facile, non appena le cose si mettono male, puntare il dito prima di tutto sulle madri, alleggerendo il compito dei padri e considerandoli meno responsabili della vita genitoriale.

Insomma: se a Jonas (e a qualsiasi altro uomo) c'è da rimproverare qualcosa è il modo in cui tratta Turner (toccando il tema "paternità" solo di sfuggita e quasi per caso). Viceversa, lei è immediatamente una cattiva madre.

Sfondo autopromo
Famiglia significa NOI