Il nodo al lenzuolo non è una semplice storia che corre sul web da anni, è un consiglio, un modo per creare un legame o per alimentare la forza di un rapporto. Quando si lavora è davvero difficile far sentire in modo costante la nostra presenza ai nostri bambini. Ci sono professioni che richiedono molte ore lontane da casa, attività che occupano quello che per i più piccoli è il tempo libero, impegni che si avvicendano su turni e di conseguenza costringono i genitori a essere a casa magari negli orari scolastici e ad assentarsi nei weekend.
Se una volta i genitori erano maggiormente vincolati agli orari di ufficio, oggi la flessibilità è una componente chiave della società moderna. Così come i sensi di colpa sono un ingrediente costante nella vita delle mamme e dei papà. Come si supera tutto ciò? Bisogna essere onesti, le mamme e i papà imparano semplicemente a convivere con ciò che non possono cambiare. E si inventano dei trucchetti per far sentire amati e coccolati i loro bambini, proprio come il nodo al lenzuolo.
Che cos’è il nodo al lenzuolo?
Il nodo al lenzuolo è un nodo, che si può realizzare come si vuole. Non esiste una tecnica precisa. La cosa che conta è farlo al lenzuolino del bambino mentre sta dormendo, se il genitore non è presente per la buona notte.
Può succedere di rincasare quando il bimbo è già a letto e di dargli il bacino della buonanotte quando i suoi occhi sono chiusi da ore, bacino di cui ovviamente non si accorge. Per far capire al piccolo che la mamma o il papà sono passati, si può lasciare un nodo in un punto del lenzuolo che il bambino può trovare nel corso della notte o la mattina. É un “ci sono”, “ti penso”, “mi sei mancato” non scritto o non detto.
La storia del nodo
Sul web da anni gira la storia di un papà che durante una riunione scolastica ha raccontato di lavorare molte ore al giorno per il sostentamento della sua famiglia. L’uomo era costretto ad uscire la mattina presto e a rientrare la sera tardi, spesso senza mai poter incontrare sveglio il suo bambino. E così aveva inventato un trucco, una sorta di messaggio in codice. La notte, quando passava a lasciargli un bacio, creava un nodo con l’angolo del lenzuolo, per comunicare a suo figlio di essere stato lì.
A divulgare questa storia è stata la direttrice, che si è emozionata e si è stupita nello scoprire che il bambino di quel padre era uno dei migliori allievi della scuola, a dimostrazione che non importa la quantità del tempo che passiamo con i nostri figli, ma la nostra capacità di farli sentire amati.