Meno di quattro mesi, il tempo impiegato dal tribunale per i minorenni di Trento per garantire ad un bambino di appena 3 anni con due papà, che rischiava di rimanere orfano, di essere adottato dal genitore non biologico.
Il bimbo, è nato in America nel 2019 da due papà, tramite gestazione per altri(GPA). Ma se negli Stati Uniti i due papà sono stati entrambi riconosciuti come genitori del piccolo, nel nostro Paese, dove ancora si discute della possibilità di rendere reato universale la GPA e si impugnano gli atti di nascita di bambini, non è andata allo stesso modo.
Il bambino una volta rientrato a Trento con i suoi due papà, non ha visto tutelata dalla legge la continuità affettiva che vive tra le mura di casa. La vecchia giunta comunale ha deciso infatti di trascrivere solamente il padre biologico, togliendo all'altro genitore, che ha tanto desiderato il bambino, lo cura e lo cresce, risultando a tutti gli effetti il suo papà, di poterlo essere fuori dalle mura di casa.
La famiglia, seguita dal legale Michele Giarratano, specializzato in diritto di famiglia, ha dunque iniziato a muoversi per vie legali, per veder riconosciuta anche legalmente la genitorialità al papà non biologico: «Abbiamo iniziato una battaglia legale, che si prospettava in realtà molto lunga, fino a che il papà biologico, l’unico legale in Italia, ha avuto gravi problemi di salute, ed è stato ricoverato più volte in ospedale» ci ha spiegato l'avvocato.
La salute precaria del papà biologico ha messo dunque a repentaglio i diritti del minore, che nel caso in cui il suo unico genitore riconosciuto dalla legge, fosse morto, si sarebbe trovato in stato di adottabilità. «L'unico strumento che sembra resistere a tutela delle famiglie omogenitoriali è l'adozione in casi particolari, ovvero la stepchild adoption – dice Michele Giarratano – Questo strumento, però, pur con il pregio di assicurare tutela a bimbe o bimbi che diversamente non vedrebbero riconosciuto un genitore, presenta diverse problematiche. Per esempio la possibilità peggiore, ma che purtroppo fa parte delle possibilità e casualità della vita, che nelle more dell'adozione il genitore legale muoia, e il minore si ritrovi orfano senza il riconoscimento legale dell'altro genitore».
È stato quindi fatto ricorso al tribunale per i minorenni di Trento, facendo notare l'urgenza data dalla situazione, prima che avvenisse l'irreparabile e il Collegio guidato dal Presidente dott. Giuseppe Spadaro ha garantito in meno di 4 mesi l'adozione del minore, da parte del genitore intenzionale, che oggi ha, anche per la legge, due papà. Nonostante i tempi stretti l'istruttoria ha seguito il corretto iter burocratico ed è stata fatta in modo molto scrupoloso, con l’indagine dei servizi sociali, cui è seguita la loro relazione e l’udienza con due giudici.
«Il tribunale per i minorenni di Trento si è dimostrato molto attento al caso, ma non sempre è così, ed è evidente che il diritto di un minore a vedere riconosciuta la figura genitoriale che si occupa di lui/lei fin dalla nascita non può dipendere dalla sensibilità del singolo Tribunale o Giudice» ha spiegato il legale.
La sentenza che si è conclusa nel migliore dei modi, tutelando a tutti gli effetti i diritti del minore, sottolinea nuovamente quanto sia necessario che entrambi i genitori di bimbi e bimbe di famiglie omogenitoriali vengano riconosciuti alla nascita. L'iter non può attivarsi solamente quando il bimbo rischia di rimanere orfano, perché potrebbe essere davvero troppo tardi.
«È urgente dunque che il Parlamento approvi una legge che tuteli tutti/e le bambine e i bambini di questo Paese, nel loro preminente interesse, e come peraltro già chiesto in modo netto dalla Corte Costituzionale nel 2021 con le Sentenze 32 e 33» ha concluso l'avvocato.