Sapere mantenere i segreti? Una qualità notevole. Ma non sempre apprezzata.
È il caso dei genitori che si chiedono: "Ma perché mio figlio ha un segreto? Cosa mi nasconde? È normale che non me ne parli?".
Alcuni bambini infatti sembrano avere segreti e mantenere una riservatezza che a tratti può risultare preoccupante. È quindi normale e lecito chiedersi se sia un problema, dal punto di vista della sicurezza, dell'educazione e del legame.
Il discorso però non è così lineare come si potrebbe pensare e i fattori in gioco sono diversi. Eccoli tutti.
Lo sviluppo di questa capacità
Di base, fino a una certa età bimbi e bimbe non hanno la stessa capacità di avere o mantenere un segreto come la possono avere gli adulti. Non hanno ancora sviluppato un autocontrollo tale da fargli tenere la bocca chiusa e soprattutto non hanno capacità di meta-rappresentazione, ovvero di riconoscere pensieri e opinioni attribuendoli a se stessi o agli altri.
La capacità di tenere un segreto va quindi di pari passo con altre capacità, come quella di mentire, che matura attorno ai quattro o cinque anni (come spiega lo psicologo Arturo Mona), dopo che si è giocato molto simbolicamente e di ruolo (immedesimandosi in diverse situazioni).
A questo punto, pur non avendo ancora una capacità granitica di mantenere un segreto, bimbi e bimbe potrebbero iniziare a mantenerne qualcuno, più o meno efficientemente a seconda della loro natura e delle influenze sociali che hanno attorno. Ed è quindi del tutto normale.
L'indipendenza
Avere dei segreti, inoltre, è parte del processo di sviluppo dell'indipendenza.
I bambini iniziano a sviluppare una propria identità separata dai genitori e desiderano mantenere alcune informazioni private. Questo non significa necessariamente che ci sia qualcosa di sbagliato o negativo. Anzi: anche i bambini hanno il diritto alla privacy. Possono avere bisogno di spazi personali dove possono riflettere, pensare o esprimersi liberamente. Rispettare la loro privacy li aiuterà a sviluppare un senso di autonomia e a costruire relazioni basate sulla fiducia reciproca.
È importante quindi permettere ai bambini e alle bambine di esplorare la propria individualità e di avere spazi personali. A questo punto, rispettare che abbiano un segreto (quando non si sospetta che questo sia pericoloso) è del tutto sano.
Attenzione ai troppi segreti
A proposito di pericoli: se il bambino o la bambina diventano troppo ligi riguardo al mantenimento dei segreti, questo potrebbe diventare un rischio.
Comprendere il valore della riservatezza è infatti fondamentale, così come sviluppare una propria indipendenza, ma è bene sottolineare con i bimbi e le bimbe l'importanza del dialogo sincero, per evitare spiacevoli situazioni (anche, purtroppo, di violenza e abuso, con i bimbi che tengono la bocca chiusa perché un adulto gli dice di mantenere il "segreto").
E durante l'adolescenza?
Durante l'adolescenza, i ragazzi e le ragazze iniziano a scoprire la propria identità staccandosi ancora di più dalla famiglia d'origine, e possono sentirsi più a loro agio condividendo certe informazioni solo con i loro coetanei o amici stretti. Questo fa parte del processo di esplorazione di sé e può includere interessi, preferenze o opinioni che potrebbero non essere pronti a condividere con i genitori al momento.
È quindi del tutto normale anche in questo periodo, che abbiano dei segreti. Anche in questo caso è importante dimostrare (con i fatti e l'esempio) che la riservatezza resta un valore da rispettare, ma che anche il dialogo sincero è altrettanto importante. In altre parole: il concetto chiave deve essere "equilibrio".