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Il rituale del Natale insegna ai bimbi che le cose belle richiedono tempo

Il rituale del Natale insegna ai bimbi a interiorizzare l'attesa. Rendiamo i bimbi partecipi, addobbando insieme la casa, raccontando loro favole, per spiegare con i piccoli gesti che le cose belle richiedono tempo.

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Il rituale del Natale insegna ai bimbi che le cose belle richiedono tempo
Pedagogista
Rituale del Natale
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Come tutti gli anni, l'attesa del Natale in primis, così come della Befana, sono tempi di gioia e concitazione nei bambini e non solo. Tutto intorno a noi alimenta l'attesa: le luci, le canzoni, gli addobbi e quell'aria che si respira così inspiegabilmente natalizia. I bambini certamente la sentono e volenti o nolenti tutto intorno a loro li prepara al Natale: i lavoretti scolastici, i canti di natale, l'avvicinarsi della pausa invernale da scuola. Alla luce di questo, allora, perché non parlare di rituali dell'attesa e di come possiamo anche noi in qualità di genitori fare la nostra parte. Non preoccupatevi, non si tratta di processi imprescindibili dell'educazione di un figlio.

Il rituale del Natale: accessorio ma educativo

A differenza degli altri rituali che sono importantissimi per la quotidianità di un bambino, il rituale in preparazione del Natale, lo diciamo subito, non lo è, ma allora perché questo articolo?

Lo abbiamo detto, non si tratta di un rituale fondamentale per strutturare le esperienze del bambino, ma di un rituale accessorio. Se ci limitassimo a questo non avrebbe senso scriverci un testo e invece eccoci qui. Diamoci subito una premessa: ciò che affascina del mondo dell'educazione è che tutto è educazione. Questo è vero se si pensa all‘educazione non come a un insegnamento di regole e valori, non come un addestramento comportamentale, ma come a fertile terreno pieno di risorse ed opportunità, nel quale l'unico compito di un educatore è preparare la terra affinché le piante crescano. In questa chiave di lettura il rituale dell'attesa delle festività assume un senso non solo sociale, ma anche educativo, in cui il bambino impara la bellezza dell'attesa attraverso la cristallizzazione dei  momenti che la compongono.

Come strutturare il rituale del Natale

"Attendere" deriva dal latino ad-tendere tradotto come "Volgersi a qualcosa". Non è dunque un tempo morto, ma un tempo che si proietta verso qualcuno o qualcosa. L'attesa del Natale, per esempio, si connota come un dirigere le proprie aspettative e i propri desideri verso quel momento lì. Strutturare un rituale aiuta anche quei bambini che esprimono con eccessiva agitazione la gioia verso un evento. Come pensare di strutturare quindi il rituale dell'attesa del Natale?

A differenza degli altri rituali, la caratteristica di questo è che non si struttura in un tempo limitato, ma lungo.

Durante la fase di preparazione andremo a preparare il campo per poi seminarlo, creando l'atmosfera del Natale in casa poco per volta. Non avere fretta sarà la chiave per la creazione di un'attitudine importantissima: l'interiorizzazione dei processi, delle fasi che permettono alle cose belle di maturare e crescere nel tempo.

  1. Costruire insieme il calendario dell'Avvento: avere una percezione anche visiva del tempo che scorre, aiuterà i bimbi a vivere l'attesa, consapevoli del trascorrere dei giorni
  2. Addobbare insieme la casa: si possono costruire insieme degli addobbi fai da te, possiamo andare con i bimbi ad acquistarli, è importante farli sentire partecipi.
  3. Raccontare favole sul Natale: manteniamo viva la magia, i bimbi credono alle nostre parole e interiorizzano ciò che gli raccontiamo, favole e film natalizi sono l'ideale
  4. Facciamoci vedere entusiasti per la recita scolastica: salire sul palco sarà complesso per i bimbi ma se ci saremo preparati insieme, e saremo lì pronti ad applaudirli, anche questo gesto contribuirà a creare e mantenere la magia del Natale
  5. Prepariamo latte e biscotti per Babbo Natale: la notte prima di Natale prepariamo latte e biscotti, lasciamo in giro anche qualche traccia del passaggio di Babbo Natale, è bene che i bimbi si preparino alla fine di questa lunga e magica attesa.
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Luca Frusciello
Pedagogista
Dopo gli studi superiori, mi laureo in Educazione Professionale. Mentre approfondisco le tematiche pedagogiche in percorsi universitari e formativi extra-universitari, progetto e realizzo interventi educativi finalizzati allo sviluppo globale della persona. Successivamente conseguo il titolo di Pedagogista Clinico® che aggiunge alla mia professionalità le basi scientifiche trasversali per interventi basati su metodi e tecniche proprie della disciplina, finalizzate alla comprensione dei processi che muovono l’individuo senza concentrarsi sui disturbi e le incapacità, ma attivando Potenzialità, Abilità e Disponibilità. Attraverso modalità, metodi e tecniche esclusivamente educative mi rivolgo a persone di ogni età, concentrandomi sulle capacità individuali e sociali. Grazie ad un approccio non curativo né correttivo, si favorisce la persona nel trovare le proprie risorse adattive, agendo interventi educativi specialistici. Visione, questa, che permette di accogliere, analizzare e associare ogni orientamento verso l’evoluzione e il cambiamento.
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