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Il rituale per organizzare i pomeriggi impegnati e impegnativi dei bambini

I bambini nonostante abbiano i pomeriggi pieni di impegni, tendono a perdere molto tempo. Non sono dispettosi, semplicemente non hanno la percezione dello scorrere delle lancette. Un rituale per programmare il pomeriggio può essere la soluzione.

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Il rituale per organizzare i pomeriggi impegnati e impegnativi dei bambini
Pedagogista
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Nella mia attività in studio capita sovente di "mettere mano" all'agenda perché i bambini e ragazzi hanno molte attività extra-scolastiche: sport, aiuto compiti, laboratori e come sempre far quadrare tutto diventa una vera e propria sfida. Si coinvolgono i nonni, gli amici e in alcuni casi addirittura il proprio datore di lavoro, per richiedere un cambio turno.

Insomma, organizzare i pomeriggi con i propri figli può essere complicato se pensiamo che a tutto questo spesso si aggiunge un bambino o un ragazzo che si attarda nel fare i compiti, la merenda, la preparazione del cambio per lo sport ecc.

Come possiamo fare per essere d'aiuto ai nostri figli? C'è un modo perché imparino autonomamente a gestire la scansione del tempo con i relativi impegni senza bisogno di una mamma o un papà che incalzano a ogni rintocco di orologio? Parliamo di un rituale per tutti i pomeriggi: l'agenda visiva.

Perché i bambini "perdono tempo"?

L'arte della procrastinazione è insita in ogni bambino, che sia figlio di genitori puntuali oppure no. I bambini – in base all'età – potrebbero non conoscere la lettura dell'orologio, ma ciò che più li rende "Artisti della procrastinazione" è la stima del tempo che scorre. 

linea del tempo

Se è vero per noi che quando siamo impegnati in attività che ci aggradano la percezione del tempo scorre velocemente, tanto lo è per i bambini, ma a differenza nostra non hanno ancora interiorizzato la capacità di ri-orientarsi nel tempo sulla base di una misurazione oggettiva: l'orologio.

I bambini vivono il tempo, prima ancora di percepirlo e in seguito conoscerlo. Per poter gestire una routine fatta d'impegni, è necessario aver interiorizzato il secondo passaggio: la percezione di sé nel tempo.

Il rituale per non perdere tempo

Per aiutare i bambini a non perdere tempo si può mettere in pratica un semplice rituale che li aiuti ad avere anche visivamente la percezione delle attività da svolgere:

  1. Aiutare i bambini a comprendere il valore del tempo: il tempo è una categoria astratta dell'essere umano, resa oggettiva dalla misurazione di quest'ultimo. I bambini hanno bisogno di tempo per familiarizzare con le categorie astratte di sé e necessitano di un adulto che li aiuti, prima di rimproverarli, a gestire il loro tempo. La percezione del tempo pare risiedere in un'area specifica del cervello, un'area supplementare all'area motoria, ciò suggerisce dunque una correlazione tra sviluppo motorio e percezione del tempo. quindi un bimbo che al posto di lavarsi i denti, si intrattiene in altro.
  2. Dare stimoli verbali, ma non dimentichiamo quelli concreti: troppe volte sottovalutiamo l'esperienza visiva in favore dell'esperienza unicamente uditiva. "Ora dobbiamo prepararci per andare a calcio. Metti via i giochi, fai merenda e prepara il borsone" sono indicazioni verbali che molto spesso sfuggono al controllo del bambino, che si ritrova a registrare solo una minima parte di quanto detto. Grazie alle agende visive, che si possono preparare comodamente da casa con pochi materiali, possiamo dare al bambino uno stimolo visivo – neurologicamente nettamente più competitivo dello stimolo uditivo – che sostituisca la successione di azioni comandate a voce.
  3. Costruire l'agenda visiva: l'agenda visiva consente di mettere su carta gli appuntamenti che il bimbo ha durante la giornata. Basterà plastificare le immagini scelte, utilizzare il velcro per attaccare le immagini a una striscia anch'essa plastificata. Quest'ultima aiuterà a percepire la linearità e la successione delle azioni da svolgere.
  4. Far interagire il bimbo con la linea del tempo: A inizio pomeriggio si selezioneranno insieme al bambino le immagini da apporre sulla striscia. A ogni azione conclusa, il bambino toglierà dalla striscia l'immagine corrispondente e potrà così proseguire con le azioni a seguire. Con l'agenda visiva è il bambino ad "archiviare" le azioni fatte, avendo immediato riscontro non solo di cosa c'è da fare ancora, ma di quanto si è già fatto.
  5. Il premio finale: ogni volta che la striscia sarà conclusa, sarà il momento del premio, che si esprimerà in una coccola o in un qualunque gesto che marchi affettivamente la buona riuscita della giornata.
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Luca Frusciello
Pedagogista
Dopo gli studi superiori, mi laureo in Educazione Professionale. Mentre approfondisco le tematiche pedagogiche in percorsi universitari e formativi extra-universitari, progetto e realizzo interventi educativi finalizzati allo sviluppo globale della persona. Successivamente conseguo il titolo di Pedagogista Clinico® che aggiunge alla mia professionalità le basi scientifiche trasversali per interventi basati su metodi e tecniche proprie della disciplina, finalizzate alla comprensione dei processi che muovono l’individuo senza concentrarsi sui disturbi e le incapacità, ma attivando Potenzialità, Abilità e Disponibilità. Attraverso modalità, metodi e tecniche esclusivamente educative mi rivolgo a persone di ogni età, concentrandomi sulle capacità individuali e sociali. Grazie ad un approccio non curativo né correttivo, si favorisce la persona nel trovare le proprie risorse adattive, agendo interventi educativi specialistici. Visione, questa, che permette di accogliere, analizzare e associare ogni orientamento verso l’evoluzione e il cambiamento.
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