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17 Aprile 2023
18:02

Il Tribunale non le rinvia l’udienza perché del figlio “può occuparsi il papà”.«É stata lesa la dignità mia e di mio figlio»

Ilaria Salamandra è un'avvocatessa Romana che ha denunciato sul web l'ennesimo episodio di mancata tutela dei diritti dei genitori lavoratori. Non poteva essere presente ad un'udienza perchè suo figlio era in ospedale, ma secondo il Tribunale poteva occuparsene il papà. «Mi occupo io di mio figlio e ne ho il diritto» ci ha detto.

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Il Tribunale non le rinvia l’udienza perché del figlio “può occuparsi il papà”.«É stata lesa la dignità mia e di mio figlio»
Avvocato donna

Ilaria Salamandra è un'avvocatessa di Roma, divenuta celebre negli ultimi giorni per aver postato sul web un video di denuncia nei confronti del Tribunale che non ha tutelato i suoi diritti di mamma e lavoratrice. Il giudice ha infatti ritenuto di non dover rimandare l'udienza a cui Ilaria non avrebbe potuto partecipare per prendersi cura del suo bimbo ricoverato al Bambino Gesù.

Due giorni prima dell'udienza ha depositato un'istanza in cui specificava che non poteva esserci in Tribunale per assistere suo figlio in ospedale

Il 14 aprile avrebbe dovuto partecipare anche Ilaria Salamandra all'udienza che si è tenuta presso il Tribunale della Capitale, ma due giorni prima ha depositato un'istanza nella quale specificava che non ci sarebbe potuta essere perché doveva assistere il suo bambino in ospedale.

Avvocato

«Leonardo, che ha solo 2 anni e 3 mesi, doveva effettuare un esame diagnostico in sedazione totale. Per questo motivo ho chiesto al Tribunale di rinviare la mia udienza riconoscendomi il legittimo impedimento a partecipare all’udienza. Anche perché il mio impedimento era assoluto, io non potevo essere contemporaneamente sia da mio figlio che in Tribunale».

Il mio impedimento era assoluto, non potevo essere contemporaneamente sia da mio figlio che in Tribunale

Ma la giudice ha rigettato l'istanza di Ilaria, appellandosi a 3 motivi, innanzitutto lei aveva saputo dell'esame del suo bimbo il 28 di marzo e avrebbe potuto comunicarlo prima al Tribunale.  «Io ho depositato l'istanza il 12 aprile è vero, ma ho specificato nel testo che ho aspettato perché fino all'ultimo la segreteria dell'ospedale mi aveva promesso un possibile spostamento dell'esame di mio figlio».

In secondo luogo, a stringere la mano del suo piccolo, secondo la giudice, in sala operatoria poteva essere il papà e non lei: «In famiglia sono io a seguire il piccolo nelle questioni cliniche fin da quando è nato. Mio marito c'è ed è un supporto costante ma sono io che conosco tutto nel dettaglio, in famiglia ci si divide i compiti e nella nostra funziona così. E abbiamo il diritto che sia così».

Come se tutto ciò non bastasse l'udienza, rimandata in precedenza per assenza di un testimone, questa volta non si poteva proprio rimandare perché il testimone c'era e poco importava la presenza dell'avvocato:«Neanche troppo velatamente mi hanno detto che se un testimone non si presenta si può rinviare l’udienza ma se c’è una mamma che deve assistere un figlio in ospedale non si rinvia».

Bimbo in ospedale

Ilaria ha denunciato una situazione ancora troppo presente nel nostro Paese in cui si parla spesso del problema della denatalità ma poi non ci si applica perché venga conciliata la vita dei genitori-lavoratori. In questo caso sono stati violati i diritti di tutti, di Ilaria in quanto professionista e mamma, del suo assistito e soprattutto di suo figlio, che è minore.

Mio figlio doveva essere assistito dalla sua mamma che a questo punto mi viene da dire, purtroppo per lui, è anche un avvocato

L'avvocato Ilaria Salamandra ci ha detto che il Tribunale dovrebbe sempre tutelare i minori. Infatti, in caso di processo in cui è presente un ragazzo minorenne che non si può presentare in udienza per ragioni legate alla sua salute, viene dichiarato legittimamente impedito e l'udienza sospesa.

«Mi chiedo perché i diritti dati agli imputati minori nel processo minorile non debbano essere estesi a un soggetto che è diventato suo malgrado un soggetto interessato. Mio figlio doveva essere assistito dalla sua mamma che, a questo punto, mi viene da dire, purtroppo per lui, è anche un avvocato».

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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