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30 Luglio 2023
10:00

Il valore dell’amicizia e delle relazioni interpersonali tra i bambini

Il comportamento pro-sociale è innato nell'essere umane e si sviluppa nei primi mesi di vita. L'amicizia e la cooperazione sono gli elementi chiave dello sviluppo relazionale e interpersonale. Ecco perché l'amicizia è importante nei bambini.

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Il valore dell’amicizia e delle relazioni interpersonali tra i bambini
Psicologa
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Le interazioni sociali sono fondamentali per la costruzione dell'identità, la fiducia in sé stessi e gli obiettivi di vita personali. Nei primi anni di vita, i genitori, i caregiver e i fratelli sono i principali interlocutori dei bambini, ma col tempo le relazioni con i coetanei diventano sempre più importanti nella formazione della personalità.

Le relazioni tra pari richiedono abilità sociali e cognitive notevoli: tra queste la capacità di negoziare scambi sociali soddisfacenti per creare alleanze e la gestione dei conflitti sono le più importanti. I bambini piccoli arrivano a comprendere i meccanismi principali di comportamento sociale grazie all’imitazione e all'apprendimento per osservazione.

Che cos’è l’amicizia?

L'amicizia è un legame tra due o più individui che si basa sul principio di cooperazione.  La reciprocità e dall'aiuto reciproco che sperimentano due amici contribuisce all'aumento dell'autostima e al benessere psicologico.

I comportamenti pro-sociali che avvengono all’interno dell’amicizia contribuiscono al benessere della società nel suo complesso favorendo la collaborazione e l’aiuto.

Ecco alcuni esempi di comportamenti pro-sociali che possono essere benefici per i bambini:

  • Condividere giocattoli e altri oggetti con gli altri
  • Aiutare gli altri in difficoltà, come consolare un amico che piange o offrirsi di trasportare un oggetto pesante
  • Mostrare gentilezza e rispetto verso gli altri, compreso l'uso di linguaggio educato e offrire complimenti
  • Cooperare con gli altri per raggiungere un obiettivo comune, come lavorare insieme su un progetto di gruppo o giocare a uno sport di squadra
  • Difendere gli altri che vengono trattati ingiustamente o bullizzati, e promuovere la giustizia sociale
  • Esprimere empatia e compassione verso gli altri, compreso l'ascolto delle loro preoccupazioni e offrire supporto emotivo

La ricerca ha dimostrato che impegnarsi in comportamenti pro-sociali può avere numerosi benefici per i bambini, tra cui una maggiore competenza sociale, un miglioramento dell'autostima e tassi più bassi di depressione e ansia. Inoltre, i comportamenti pro-sociali possono avere un impatto positivo sul clima sociale delle aule e delle scuole, promuovendo un maggiore senso di comunità e di appartenenza tra gli studenti.

Quando si sviluppa la cooperazione e l’amicizia nei bambini?

Si sostiene che la natura umana sia innatamente altruista e che la cooperazione e la condivisione siano comportamenti fondamentali per la sopravvivenza della specie.

I bambini già a partire dai primi mesi di vita dimostrano comportamenti altruistici, come ad esempio la condivisione di cibo o l'aiuto a raggiungere un oggetto desiderato. Inoltre, l'educazione e l'apprendimento sociale svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'altruismo, sia attraverso l'osservazione di comportamenti altruistici degli altri, sia attraverso la promozione della collaborazione e della condivisione nelle interazioni sociali.

Il comportamento altruistico è un tratto distintivo dell'essere umano rispetto ad altre specie animali e come questo abbia permesso lo sviluppo della cultura e della civiltà umana e sta alla base della moralità umana e che la promozione di comportamenti altruistici dovrebbe essere un obiettivo educativo prioritario per la società.

Più tardi, nel periodo adolescenziale, le relazioni tra pari diventano importanti anche per la conoscenza e la valutazione di sé stessi, ma se l’amicizia si trasforma in necessità di approvazione dagli altri può diventare fonte di stress e preoccupazioni.

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Elisabetta Lupi
Psicologa
Sono una Psicologa Specializzanda in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ho conseguito la Laurea Magistrale presso Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica dell'Università di Pisa nel 2016. Ho lavorato presso il Servizio di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell’Adolescenza dell'IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Ho svolto, in qualità di docente, corsi di formazione per il personale sanitario inerenti la diagnosi, la valutazione e il trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico. Ho collaborato alla scrittura di articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali. Mi occupo di valutazione, diagnosi e trattamento dei Disturbi del Neurosviluppo, in particolare del Disturbo dello Spettro Autistico. Effettuo incontri di Parent Training per i genitori di bambini con difficoltà nello sviluppo.
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