Ragazzi e social media, quanto li usano e quanto li sanno usare? L'utilizzo di Internet è molto diffuso tra i giovanissimi, soprattutto attraverso lo smartphone. Ormai il primo telefonino viene dato in mano ai nostri figli sempre prima, con una diminuzione drastica dell'età rispetto al passato. Il problema è che, spesso, ai ragazzi viene concesso l'uso di uno strumento che non sanno usare correttamente, con effetti devastanti come, ad esempio, la dipendenza, che si manifesta tramite disturbi come ansia sociale, depressione, carenza o cattiva qualità del sonno, basso rendimento scolastico. A restituire il quadro preoccupante della situazione è Save The Children, all'interno del report "Tempi digitali" all'interno della "XIV edizione dell'Atlante dell'Infanzia (a rischio)".
Quanti sono i ragazzi che usano Internet in Italia
Nel nostro paese il 78,3% di bambini tra gli 11 e i 13 anni usa internet ogni giorno, come rivelano i dati di Save the Children. Lo strumento prediletto è lo smartphone, che a volte è quello dei genitori, ma spesso è proprio quello dei bambini. Si è abbassata l'età in cui un ragazzino possiede o usa un dispositivo di ultima generazione, soprattutto tra i bimbi con età compresa tra i 6 e i 10 anni. In questa fascia d'età la percentuale dei piccoli dotati di cellulare è passata dal 18,4% al 30,2% tra il biennio 2018-19 e il 2021-22.
La legge italiana prevede che gli utenti possano accedere ai social media solo dopo aver compiuto i 13 anni di età. In realtà, sempre più ragazzi con meno anni aprono profili online, indicando un anno di nascita diverso o usando quelli di un adulto, spesso quello dei genitori (anche a loro insaputa). Il 40,7% degli 11-13enni in Italia usa i social media. Sono più le ragazze (47,1%) rispetto ai ragazzi (34,5%).
Quanto tempo stanno online i ragazzi
La ricerca svela anche che gli adolescenti trascorrono sempre più tempo online. A inizio 2023, il 47% dei 3.400 ragazzi intervistati, tra gli 11 e i 19 anni, ha detto di passare più di 5 ore al giorno sui dispositivi collegati a internet, contro il 30% del 2020. Mentre il 37% di loro ammette di controllare lo smartphone più di 10 volte al giorno.
Tutta la giornata dei giovanissimi ruota intorno al dispositivo digitale: online, spiega l'organizzazione, si modellano identità e amicizie. Per molti di loro la rete rappresenta un'opportunità per rimanere connessi con coetanei che si conoscono o che condividono le stesse passioni. Per alcuni, però, rappresentano una sfida che crea ansia, per la paura sempre presente di non essere accettati, di essere derisi, di essere rifiutati da tutti.
Le competenze digitali sotto la media europea
Nonostante l'uso sempre più diffuso di internet e dei social network, è emerso che le competenze digitali dei nostri giovani sono decisamente scarse. Facendo riferimento alla situazione europea, per quello che riguarda i ragazzi dai 16 ai 19 anni, l'Italia è quart'ultima: il 42% ha scarse o nessuna competenza (la media europea è del 31%). Mentre chi ha acquisito elevate competenze digitali in Italia è poco il 27%, contro il 50% in Francia e il 47% in Spagna.
In Italia il divario si fa ancora più accentuato se si guarda la situazione tra Nord e Sud: più della metà dei ragazzi con scarse o nessuna competenza (52%) è al Sud, mentre al Nord e al Centro, rispettivamente con percentuali del 34% e 39%, ci avviciniamo maggiormente alla media europea.