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19 Aprile 2023
9:00

Incinta senza saperlo: leggende metropolitane o (s)comode realtà?

Notizie sensazionalistiche o veritiere? Pur essendo estremamente rare, le gravidanze scoperte all’ultimo esistono. Si chiamano gravidanze criptiche e presuppongono l’assenza di consapevolezza, da parte della mamma, di essere incinta fino alle ultime settimane di gestazione o fino all’evento del parto.

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Incinta senza saperlo: leggende metropolitane o (s)comode realtà?
In collaborazione con la Dott.ssa Francesca Finiguerra
Ostetrica
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Quante volte ci è capitato di leggere in rete notizie di mamme che spergiuravano di non essersi rese conto di aspettare un figlio fino al travaglio? Alle gravidanze a sorpresa sono stati dedicati perfino dei programmi tv, le cui storie generavano reazioni diverse nel pubblico, fra scetticismo, allarmismo e incredulità. Che dice la scienza?

Ebbene, è vero: seppure rare, le gravidanze invisibili, scoperte all’ultimo o nelle ultime settimane di gestazione, esistono, ed è stato creato un termine per designarle. Si chiamano «gravidanze criptiche» o «nascoste» e indicano la condizione per cui una donna è incinta senza sapere di esserlo.

Di norma, le future mamme si rendono conto di aspettare un figlio tra le 4 e le 12 settimane di gestazione. Effettuano un test di gravidanza oppure si sottopongono all’esame del sangue perché, per esempio, hanno avuto uno o più rapporti sessuali non protetti, perché avvertono sintomi riconducibili alla gravidanza o perché quel mese non è arrivato il ciclo. I casi di gravidanza nascosta accertati, comunque, sono rari: come riporta il Journal of the Royal Society of Medicine, circa 1 gravidanza su 475 passa inosservata fino a circa 20 settimane di gestazione e solo 1 gravidanza su 2.500 rimane in sordina fino al parto.

Le mestruazioni non saltano?

Esistono specifici casi in cui quei campanelli d’allarme – come, appunto, il mancato arrivo delle mestruazioni – non suonano oppure vengono interpretati come semplici irregolarità, come ci spiega l’ostetrica Francesca Finiguerra. «Ovviamente il primo segnale di allerta è il mancato arrivo della mestruazione ed è spesso questo evento che determina l’esecuzione del test di gravidanza e quindi la scoperta di aspettare un figlio. – risponde l’ostetrica – Alcuni fattori fisici e patologie però possono non determinare questo campanello d’allarme e quindi la donna, non eseguendo il test, non scopre subito di essere incinta. Esempi riportati anche in letteratura riguardano donne con mestruazioni irregolari o con l’ovaio policistico (PCOS), nelle quali a volte persistono perdite ematiche confuse con mestruazioni, dovute alle oscillazioni ormonali della gravidanza».

I sintomi della gravidanza non sono universali e potrebbero non manifestarsi

In gravidanza non esiste un manuale delle istruzioni valido per chiunque. I sintomi della gravidanza, specialmente nelle prime settimane di gestazione, sono riconducibili a più condizioni diverse e potrebbe non essere facile coglierli. «Ogni individuo è diverso e perciò anche ogni donna e ogni gravidanza lo è – spiega l’ostetrica – nonostante i sintomi iniziali della gravidanza si manifestino nella maggior parte delle donne, non sono mai universali né sempre presenti. Le nausee iniziali, per esempio, possono essere facilmente riconducibili ad un’indigestione o ad un’infezione gastro-intestinale e non alla gravidanza».

La pancia non cresce?

L'ultima testimonianza di una gravidanza inattesa – nel vero senso della parola – risale a qualche settimana fa, quando una donna originaria di Capo Verde è arrivata al Pronto Soccorso del Vecchio Pellegrini, a Napoli, accusando un forte mal di pancia. Dopo circa 10 minuti, ha partorito un neonato, fra lo stupore di medici e infermieri. Ovviamente, il caso potrebbe rientrare in quelli elencati sopra: la mamma potrebbe non aver riconosciuto i sintomi nei mesi di gravidanza o potrebbe averli sottovalutati. Esistono, tuttavia, casi eclatanti, in cui, alle dichiarazioni della mamma, si aggiungono le immagini che immortalano il ventre piatto nei mesi di gravidanza criptica. In un'intervista rilasciata a BBC nel 2019 Klara Dollan ha raccontato di aver scambiato i movimenti della figlia in pancia per disturbi intestinali, dimostrando le sue parole con i selfie scattati nelle settimane precedenti: nel terzo trimestre di gravidanza il suo addome era piatto. La prima domanda che probabilmente sorge a chiunque s’imbatta in una notizia di una mamma che scopre la gravidanza in ultimo è: «E il pancione dov’era?».

L'aumento di volume della pancia potrebbe essere interpretato come un incremento di peso

«Anche l’aumento di volume della pancia è soggettivo e diverso da donna a donna e pertanto può essere confuso con un incremento di peso inaspettato, soprattutto quando l’organismo è già in sovrappeso o in una condizione di obesità – continua la dott. Finiguerra – Oppure, la donna potrebbe non incrementare né nel peso né nell’addome per via di una condizione di eccessiva magrezza o in donne in continuo allenamento e dieta».

«Considerando la gravidanza misconosciuta la donna potrebbe confondere i movimenti fetali con movimenti intestinali – prosegue l'ostetrica – oppure non percepirne quasi per via della posizione anteriore della placenta (nella parte davanti dell’utero) che attutisce i movimenti del feto e quindi la percezione addominale nella donna».

gravidanza criptica

Cause della gravidanza criptica

La letteratura scientifica a riguardo è piuttosto scarna, le cause non sono del tutto chiare e i medici sono cauti nel riconoscerlo come un fenomeno diffuso. Anzi, il più dei casi è interpretato dagli specialisti come il risultato di una negazione psicologica da parte della mamma.

«Non solo caratteristiche o patologie fisiche sono le possibili cause di una gravidanza criptica, ma anche fattori psicologici e sociali, – commenta l’ostetrica – i disturbi mentali sono da considerarsi tra le cause di una gravidanza criptica per gli effetti che hanno sulla consapevolezza del proprio corpo da parte della donna, che potrebbe non percepire eventuali modifiche fisiche. Se la società non sostiene la donna in gravidanza (a maggior ragione in caso di disagi sociali) la gestante potrebbe vivere un distacco dalla propria condizione di gravidanza, fino a non riconoscere quel che le sta accadendo».

I casi di gravidanza nascosta accertati sono rari. «Le gravidanze criptiche, per quanto facciano molta notizia, sono eventi molto rari ed è per questo motivo che gli studi scientifici a riguardo sono limitati» spiega l’ostetrica.

Ad ogni modo, potrebbe accadere a una mamma di avere una gravidanza criptica se:

  • Ha partorito da poco: dopo la nascita del figlio, il ciclo mestruale potrebbe essere assente per mesi, durante i quali una neomamma che ha ripreso l’attività sessuale potrebbe non accorgersi di essere rimasta di nuovo incinta
  • Ha la sindrome dell’ovaio policistico, condizione per cui le mestruazioni sono discontinue e di tanto in tanto saltano
  • Utilizza anticoncezionali che potrebbero non essere efficaci
  • È in pre-menopausa e confonde i sintomi della gravidanza con quelli della menopausa o pensa di essere fuori range d'età per rimanere incinta
  • È la prima volta che rimane incinta e non conosce i sintomi
  • Il risultato del test di gravidanza è un falso negativo
  • Non ha sintomi riconducibili alla gravidanza
  • Non nota i sintomi di gravidanza o li respinge

«In sostanza, in una gravidanza criptica la donna non sa di essere incinta fino agli eventi che determinano l’inizio del travaglio – spiega l'ostetrica – o finché per malesseri di varia natura si presentano in ospedale e le viene diagnosticata la gravidanza in corso».

Rischi

Una gravidanza scoperta quando è agli sgoccioli comporta dei rischi maggiori? Non accorgersi di aspettare un figlio, significa non sottoporsi alle visite di routine e alla prima ecografia e portare avanti uno stile di vita che potrebbe non essere indicato durante una gravidanza.

«Una donna che, non sapendo di aspettare un figlio, non ha contattato un professionista sanitario a cui affidarsi non ha eseguito i controlli necessari e tenuti i comportamenti e gli stili di vita sani per il corretto proseguo della gravidanza, comporta maggior rischi sia per la propria salute sia soprattutto per quella del feto-neonato che verrà alla luce. L’assunzione di farmaci controindicati in gravidanza, continuare a fumare o a bere alcolici, alimentazione non sana ed equilibrata e senza le opportune attenzioni per la preparazione dei cibi sono solo alcuni dei comportamenti che potrebbero comportare problemi ad entrambi. Le mancate valutazioni cliniche aumentano il rischio di patologie correlate alla gravidanza come l’ipertensione, il diabete gestazionale o la colestasi, mentre la mancata valutazione prenatale genetica aumenta il rischio di disturbi diagnostici solamente al momento della nascita» conclude la dott.ssa Finiguerra.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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