L'utilizzo di integratori in gravidanza rimane una pratica molto comune tra le future mamme. Durante i nove mesi di gestazione, infatti, il corpo della donna necessita di un grande apporto di nutrienti per supportare le funzioni fisiologiche e favorire il corretto sviluppo del feto, fattore che spesso spinge le gestanti ad assumere dei piccoli supplementi – gli integratori, appunto – per fornire un boost quotidiano di vitamine, sali minerali, fibre o grassi sani.
In realtà, nella maggior parte dei casi, un'alimentazione sana, varia ed equilibrata basta e avanza per garantire il benessere di madre e feto.
La presenza di particolari condizioni di salute, la carenza fisiologica di alcuni elementi o le singole scelte alimentari della donna (come la volontà di seguire una dieta vegana) possono però giustificare il ricorso ad integratori che però devono essere sicuri e approvati nel consumo da un medico che abbia ben presente il quadro clinico della singola paziente.
Quando servono gli integratori in gravidanza?
Come suggerito dal nome stesso i questa tipologia di prodotti, gli integratori servono per "aggiungere" alcune sostanze nutritive all'organismo in modo che non si verifichino carenze.
Le madri che seguono una dieta bilanciata e godono di buona salute non dovrebbero dunque avere motivi per assumere simili supplementi, a parte alcune eccezioni. L'acido folico, ad esempio, è una vitamina che è più facile reperire nelle sue forme sintetizzate che nei normali alimenti.
Vi sono però diversi contesti in cui invece gli integratori possono essere molto importanti, se non addirittura necessari.
- Carenze nutrizionali preesistenti: se esistono carenze nutrizionali prima o durante la gravidanza, come carenze di ferro, vitamina D, o il già citato acido folico, gli integratori possono aiutare a correggerle.
- Dieta non bilanciata o restrittiva: le mamme che seguono diete vegane, vegetariane o altre diete restrittive possono avere difficoltà a ottenere tutti i nutrienti necessari solo dagli alimenti e potrebbero aver bisogno di integratori specifici, come la vitamina B12 per le vegane.
- Gravidanze multiple: le donne in attesa di gemelli hanno esigenze nutrizionali maggiori e possono necessitare di integratori per soddisfare tali esigenze.
- Condizioni di salute specifiche: condizioni come la celiachia o disturbi gastrointestinali che influenzano l'assorbimento dei nutrienti possono rendere necessaria l'integrazione per evitare carenze.
- Stili di vita e fattori ambientali: le fumatrici (inutile ricordare che la gravidanza potrebbe essere un ottimo momento per scegliere di smettere di fumare), le donne esposte a inquinamento elevato o stress eccessivo, e quelle che non riescono a mantenere una dieta equilibrata a causa di restrizioni economiche o altri fattori potrebbero avere bisogno di supporto nutrizionale supplementare.
- Età materna avanzata: Le donne che concepiscono in età più avanzata (oltre i 35 anni) possono avere esigenze nutrizionali diverse e possono beneficiare di specifici integratori per supportare una gravidanza sana.
Ad ogni modo, prima di acquistare e consumare qualsiasi tipo d'integratore è assolutamente necessario che la decisione venga avvallata da un professionista sanitario. Anche un prodotto naturale o considerato universalmente sicuro può infatti risultare dannoso se assunto in modo improprio.
Quali integratori assumere in gravidanza
La tipologia d'integratori da assumere per garantire il benessere della madre e del feto deve essere stabilita dall'ostetrica o dal medico in base alle singole situazioni. Il professionista sanitario può anche raccomandare test per valutare eventuali carenze nutrizionali e fornire consigli personalizzati sull'integrazione necessaria.
Ecco alcuni degli integratori comunemente raccomandati in gravidanza e che possono essere assunti sia nei primi mesi che per tutta la durata del periodo di gestazione.
Acido Folico
L'acido folico è essenziale per prevenire difetti di chiusura del tubo neurale nel feto, come la spina bifida. Si raccomanda che le donne in età fertile assumano circa 400/600 microgrammi di acido folico al giorno, iniziando almeno un mese prima del concepimento e continuando per le prime settimane del primo trimestre di gravidanza. Spesso si consiglia di estendere la supplementazione per più tempo, anche per favorire l'assorbimento del ferro contro l'anemia.
Ferro
L'integrazione di ferro può essere necessaria per prevenire l'anemia da carenza di ferro, che è comune in gravidanza a causa dell'aumento del volume ematico e delle necessità del feto in crescita.
Il ferro supporta anche lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso fetale, pertanto il medico potrebbe raccomandare un supplemento di ferro sia per il primo che per il terzo trimestre di gravidanza, quando avviene "l'accelerata" decisiva per la formazione del bambino.
Calcio
Il calcio è vitale per lo sviluppo del sistema scheletrico del bambino. Se l'assunzione di calcio dalla dieta non è sufficiente, può essere raccomandato un supplemento per assicurare che le necessità di madre e feto siano soddisfatte.
Vitamina D
La vitamina D aiuta il corpo ad utilizzare il calcio, favorisce la mineralizzazione dell'osso e rafforza il sistema immunitario del feto
Un'assunzione adeguata di vitamina D è importantissima poiché l'apporto di questo elemento così importante per lo sviluppo del bambino dipende quasi esclusivamente dall'organismo materno.
Omega-3 acidi grassi (EPA e DHA)
Gli acidi grassi Omega-3, in particolare EPA e DHA, sono importanti per lo sviluppo cerebrale e visivo del feto. Possono essere assunti tramite la dieta (ad esempio, mangiando pesce a basso contenuto di mercurio) o tramite il supplemento di appositi integratori.
La dose consigliata può variare, ma spesso si consiglia un'integrazione di circa 200-300 mg al giorno.
Quando evitare gli integratori
Il principale riferimento per tutto ciò che riguarda la salute di una donna incinta (e del suo bimbo) deve essere un'ostetrica o un ginecologo, anche per il ricorso o meno degli integratori.
Esistono infatti sono diverse circostanze in cui il consumo di integratori in gravidanza potrebbe non essere necessario o dovrebbe essere comunque attentamente valutato:
- Assenza di carenze nutrizionali: se una donna incinta ha una dieta equilibrata e non presenta carenze nutrizionali, potrebbe non avere bisogno di integratori oltre a quelli standard raccomandati (come l'acido folico). Un'eccessiva assunzione di alcuni nutrienti può essere infatti addirittura dannosa
- Rischio di ipervitaminosi: l'assunzione eccessiva di certe vitamine liposolubili, come la vitamina A o D, può portare a tossicità e causare danni al feto. È importante non superare le dosi raccomandate di integratori
- Interazioni farmacologiche: alcuni integratori possono interagire con farmaci prescritti dal medico, invalidandone l'efficacia o provocando effetti collaterali
- Condizioni mediche preesistenti: donne con condizioni mediche specifiche, come problemi renali o disturbi della coagulazione, potrebbero aver bisogno di evitare o limitare l'assunzione di certi integratori. Ad esempio, eccessive quantità di calcio o vitamina K, coinvolta nei processi di coagulazione del sangue, potrebbero necessitare di un'attenta valutazione.
- Prodotti non regolamentati o di dubbia qualità: integratori non approvati o non controllati possono contenere sostanze nocive o non dichiarate. È cruciale scegliere prodotti di alta qualità, preferibilmente consigliati da un professionista sanitario e validati da studi clinici.
- Allergie o sensibilità: se si è allergiche o sensibili a specifici componenti degli integratori, come alcuni eccipienti, è importante evitare tali prodotti.
- Doppioni o sovrapposizioni: assumere più integratori che contengono gli stessi nutrienti può portare a un'eccessiva assunzione di quei nutrienti. È importante coordinare l'assunzione di integratori per evitare sovradosaggi accidentali.
Il consiglio dell'ostetrico
C'è una cosa da ricordare sempre bene: gli integratori non sono sostituti di uno stile di vita sano. Molto spesso, infatti, socialmente parlando, siamo portati ad avere stili di vita errati e a compensare gli stessi tramite aggiunte effettuate attraverso gli integratori alimentari. Ma non c'è nulla che sostituisce la corretta alimentazione, il movimento e il riposo in modo particolare in un periodo delicato come quello della dolce attesa.
Qualora le integrazioni fossero necessarie, comunque, inutile ripetere come sia essenziale seguire il parere dell'ostetrica o del ginecologo, soprattutto per indagare eventuali motivi che hanno generato delle carenze di elementi nel nostro corpo.