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15 Luglio 2023
17:00

La depressione estiva colpisce anche i bambini: ecco come riconoscere la Summertime Sadness

Sentirsi più fiacchi e malinconici in estate? Può capitare anche a bambini e bambine. Ma quando si tratta di depressione stagionale? E quando di semplice demoralizzazione?

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La depressione estiva colpisce anche i bambini: ecco come riconoscere la Summertime Sadness
depressione estiva

Non è solo una canzone di Lana Del Rey, ma anche una condizione che colpisce numerose persone. Tra cui i bambini e le bambine.

La Summertime Sadness, ovvero la malinconia estiva, è qualcosa che va oltre la semplice tristezza: si tratta di vera e propria depressione stagionale, a cui bimbi e bimbe non sono purtroppo immuni.

Come riconoscerla? E come prevenirla o combatterla? Così.

Cos'è la depressione stagionale

Come chiarisce anche la professoressa Donatella Marazziti (docente del Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia dell’Università di Pisa) a Fondazione Veronesi, la depressione stagionale non è un mito o una leggenda metropolitana: esiste ed è una condizione diffusa. "Si può dire che c’è una depressione per ogni stagione. Dipende dagli individui, dalla loro predisposizione. Probabilmente vengono toccati gli aspetti biologici dei ritmi di sonno e veglia, per effetto della luce. In estate la molla può essere l’allungamento del fotoperiodo, in autunno l’opposto", spiega la docente.

Detto questo, è bene non confondere la vera depressione con una più gestibile malinconia. "D’estate tutti partono, ci sono tanti, specie oggi con la crisi, che non possono permettersi di andare in vacanza, le città si svuotano: quella che colpisce tanti è depressione o demoralizzazione? Non bisogna confondere".

Sentirsi giù, spompati e deconcentrati, quindi, è normale (anche a causa del caldo estivo). Ma quando la tristezza e le sensazioni negative diventano croniche, allora potrebbe trattarsi di un problema più grave.

I sintomi

La depressione è un vero e proprio disturbo dell'umore, da non confondere con la tristezza o la demoralizzazione che sono sentimenti molto comuni e che non causano una compromissione del funzionamento quotidiano che invece è tipico di una condizione clinicamente significativa che si caratterizza per i sintomi associati alla più classica depressione. Ovvero:

  • Umore depresso per la maggior parte del giorno
  • Diminuzione di interesse o piacere per le attività
  • Perdita di peso in assenza di una dieta, oppure significativo aumento di peso
  • Diminuzione o aumento dell'appetito
  • Insonnia o ipersonnia
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio
  • Affaticamento o mancanza di energia
  • Sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti di colpa
  • Diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi

Che durano almeno due settimane e che causavano un disagio clinicamente significativo.

Prevenire e curare: come?

Per prevenire la demoralizzazione che bimbi e bimbe possono sperimentare in seguito a noia o malinconia, è opportuno cercare di mantenere la routine riempiendo tuttavia le giornate con attività coinvolgenti e stimolanti, come per esempio quelle proposte dai centri estivi.

Nel caso, invece, di depressione estiva, ovvero di reale depressione con i sintomi sopraelencati, l'unico consiglio è quello di rivolgersi a uno o una specialista, come il neuropsichiatra o lo psicologo, per prevenire e combattere una situazione che certamente non va presa sottogamba.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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