;Resize,width=638;)
La fiaba di Pollicina, nota anche come Mignolina, è uno dei racconti per bambini più famosi firmati dallo scrittore danese Hans Christian Andersen. Si tratta di uno dei suoi primi componimenti e racconta la storia di una dolcissima ragazzina grande come un bocciolo, che affronta la vita con coraggio e determinazione nonostante le piccole dimensioni.
Storia della fiaba
La pubblicazione della storia di Mignolina risale al 1835. Tutte le favole di Andersen prendono spunto dalla sua vita privata. Pare che l’autore abbia creato questo personaggio ispirandosi all'amica Henriette Wullf, una donna molto piccola che soffriva di una grave disabilità. Per esempio, a causa di una litigata proprio con Henriette, che si innamorò profondamente di lui senza mai essere corrisposta, è nata anche La principessa sul pisello.
Inoltre, il personaggio della talpa istruita, ma letteralmente e metaforicamente cieca, sembra essere stato ispirato dall'ex insegnante di Andersen, Simon Meisling, un uomo basso e in sovrappeso che apparentemente assomigliava un po' a una talpa.
;Resize,width=270;)
Agli inizi dell’800 i piccoli personaggi andavano molto di moda: Pollicino era famoso, poi c’erano le storie di Thumbling della raccolta dei fratelli Grimm e varianti danesi come Tommeliden o Svend Tomling. La sequenza di apertura di Pollicina, con la donna sola che desidera un bambino, potrebbe essere uscita direttamente da uno di questi racconti.
Trama
La trama di Pollicina inizia con il desiderio di una donna sola, che ama moltissimo i fiori, di diventare mamma. Questa donna un giorno riceve una sorpresa inaspettata: trova all’interno di un bocciolo una piccolo e bellissima bambina, Pollicina.
Pollicina ha un animo dolce e rende immediatamente la vita della donna più gioiosa. Una notte, però, la bimba viene rapita da una rana, che la trova bellissima e vuole sposarla con il figlio. Mignolina vive un vero e proprio incubo, perché si ritrova in mezzo a questi animali, per lei, grandi come elefanti.
Un giorno, dopo essere riuscita a scappare, decide di riposare su un giglio, ma viene catturata da un maggiolino. Scampata nuovamente al pericolo, trova rifugio nella casa di un topo, che le consiglia di sposarsi con il suo vicino, un talpone molto rinomato tra i roditori del posto, che si invaghisce di lei appena la incontra.
Pollicina non ne vuole sapere e riesce nuovamente a fuggire via, a bordo di una rondine, finché non giunge in un campo di fiori dove incontra un principino delle fate e si sposa con lui. Infine riceve un paio di ali per accompagnare il marito nei suoi viaggi di fiore in fiore e per poter tornare eventualmente a casa da sua madre, che aspetta con nostalgia il ritorno della bambina.
Cosa ci insegna
Il racconto di Pollicina si basa su un archetipo tipico delle fiabe: la vita di una personacina minuscola che nasce dai fiori. Pollicina, però, è grande di animo ed è molto coraggiosa. Nonostante le sue piccole dimensioni non si fa risucchiare dalla vita, non perde mai la fiducia negli altri e in se stessa. E, soprattutto, non rinuncia ai suoi sogni.
Curiosità
La storia di Pollicina ha avuto anche un adattamento cinematografico. Thumbelina – Pollicina è un film d'animazione statunitense del 1994 distribuito dalla Warner Bros, diretto da Don Bluth e Gary Goldman. Uscì nei cinema americani il 30 marzo 1994 e in quelli italiani il 7 ottobre 1994. Non è però stato un successo: è stato bocciato dal pubblico, dalla critica ed è stato un fallimento economico: è costato 28 milioni di dollari e ne ha incassati circa 11. Inoltre il film ha vinto il premio Razzie per la Peggior canzone originale con Sposa il Talpon di Zia Carolina.
