La fiaba di Raperonzolo: trama, curiosità e cosa ci insegna

La fiaba di "Raperonzolo" ha origini europee, racconta di una bellissima ragazza dai capelli dorati e lunghissimi, rinchiusa su una torre a causa di una voglia di raperonzoli alla quale la sua mamma non ha saputo resistere durante la gravidanza.

Storia della fiaba

La fiaba di "Raperonzolo" è stata pubblicata per la prima volta nella raccolta "Favole" dei fratelli Grimm tra il 1812 e il 1815. Non ha radici storiche molto antiche, semplicemente condivide con altre favole alcuni elementi come:

• Il mito greco Danae condivide con la storia di Raperonzolo la torre dove sia la giovane Danae e anche la piccola Raperonzolo
• Nel Pentamerone di Gianbattista Basile del 1634 compare una storia dal titolo "Petrosinella" molto simile a "Raperonzolo", la differenza è che la mamma della piccola aveva voglia di prezzemolo durante la gravidanza e che il marito andava a rubarlo a un'orchessa.
• La storia di "Prezzemolina" di Italo Calvino, pubblicata nel 1979, a cambiare in questo racconto sono due elementi, il raperonzolo che diventa prezzemolo e la strega cattiva che diventa invece una fata. Ad aiutare la piccola Prezzemolina, costretta a pulire per diverse ore una stanza piena di carbone è sempre un ragazzo, prima alleato con le fate poi con la ragazza.

Trama

Una coppia di giovani sposi viveva vicino a un meraviglioso giardino, appartenente ad una strega, la Dama Gothel. I due si amavano molto, e presto la donna rimase incinta.

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Durante la gravidanza, affacciandosi spesso alla finestra vedeva nel giardino della vicina del raperonzolo, che sembrava buonissimo, ne era molto affamata e iniziò a desiderarlo così tanto da decidere che non avrebbe mangiato nient'altro.

Vedendola deperire e preoccupato che quella voglia non soddisfatta facesse del male alla moglie e alla figlia, il marito si intrufolò nel giardino della strega per rubare del raperonzolo. La prima volta andò tutto bene, la seconda fu visto dalla strega che allora gli impose di chiamare la figlia Raperonzolo e consegnargliela alla nascita. L'uomo promise, nella speranza che la strega si dimenticasse, ma alla nascita della figlia andò tutto come previsto dalla maga.

Raperonzolo crebbe e con lei i suoi biondi e lunghissimi capelli che teneva raccolti in una treccia. Quando la piccola Raperonzolo compì 12 anni venne rinchiusa dalla strega in una torre altissima, la strega si arrampicava sulla torre per portarle da mangiare sulle lunghe trecce, gridando a gran voce «Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli che per salir mi servirò di quelli».

Un giorno un bel principe che passava di lì assistette alla scena e decise di imitare la voce della strega l'indomani per poter raggiungere quella bellissima ragazza dai capelli dorati. Così fece e Raperonzolo lo fece salire, e se ne innamorò. Gli incontri tra i due divennero sempre più frequenti, finché Raperonzolo un giorno si lasciò scappare con la strega di aver conosciuto un ragazzo. La strega allora le tagliò le trecce e se le attacco in testa, così facendo confuse il principe che salì sulla torre come sempre trovando questa maga cattiva al posto della sua amata Raperonzolo. La strega lo buttò giù dalla torre e lui rimase vivo ma cieco e vagò per molti anni. Finché non ritrovò Raperonzolo che la strega aveva lasciato in un deserto, con due figli gemelli e i due poterono così tornare ad amarsi.

Cosa ci insegna?

La storia di Raperonzolo ci da importanti lezioni sull'amore. Il papà di Raperonzolo è molto innamorato di sua moglie e della piccola, per questo rischia la sua vita per loro, cercando il raperonzolo nel giardino della strega.

Un'altra lezione sull'amore la danno Raperonzolo e il suo innamorato, che si vedono di nascosto nonostante le imposizioni della maga e che, nonostante le vicissitudini, si incontrano di nuovo nella vita, perché il loro amore è vero.

Curiosità

La prima curiosità riguarda i capelli biondissimi di Raperonzolo che nella prima versione dei fratelli Grimm erano invece di colore blu.

La seconda è che nel 2002 è uscito un film di animazione della Barbie in cui la bambola diventava appunto la bella Raperonzolo, dal titolo "Barbie raperonzolo".

La terza è che la storia è così piaciuta da ispirare la Disney che nel 2010 ha dato vita a un film di animazione con protagonista la bellissima Rapunzel, meno preda degli eventi di Raperonzolo e più combattiva. Un vero esempio di rilettura in chiave moderna di una fiaba che ha al centro una ragazza che è emblema dell'emancipazione femminile.