La fiaba di Tremotino si trova nella racconta "Le fiabe del focolare" dei fratelli Grimm. Mette in scena gli atteggiamenti truffaldini di un omino pronto ad aiutare e poi a fare del male, ma trasmette ai bambini valori fondamentali, come l'importanza di sapersi far aiutare.
Storia della fiaba
La fiaba di Tremotino ha origini germaniche, il protagonista infatti in realtà si chiama Rumpelstilzchen, che in tedesco significa "paletto rumoroso". Secondo la tradizione germanica, questo esserino era un goblin che insidiava le persone sbattendo tra loro paletti di legno o raschiando dei tronchi. Venne poi inserita dai Fratelli Grimm nella raccolta "Le fiabe del focolare" del 1812 e pubblicata definitivamente nel 1857.
Trama
Un mugnaio molto povero, che aveva sempre desiderato diventare ricco, un giorno si trovò a chiacchierare con il re della sua città, non perse occasione per tentare di farselo amico inventando una serie di fandonie per attirare la sua attenzione. «Mia figlia è in grado di filare l'oro dalla paglia».
Il re, desideroso di arricchirsi ulteriormente, chiese dunque al mugnaio di condurre da lui la figlia, perché ricavasse l'oro dalla paglia. La povera ragazze venne rinchiusa in una stanza del castello del re piena di paglia, con la promessa che se non ne avesse ricavato dell'oro allora sarebbe morta, per mano dei servitori del re.
La ragazza scoppiò a piangere, perché non ne era in grado, fino a che entrò un omino molto piccolo, dalla serratura della porta, che le chiese perché piangesse. La ragazza gli rivelò l'impresa impossibile che avrebbe dovuto realizzare entro il giorno successivo. L'omino le disse allora: «Cosa mi dai se io filo tutta questa paglia trasformandola in oro?». La ragazza disperata gli promise in dono la sua collana di diamanti. In men che non si dica l'omino iniziò a lavorare e il giorno seguente la paglia era oro.
Il re ne fu felice ma, mosso dalla sua avidità, sottopose la ragazza alla stessa prova, in una stanza molto più grande, minacciandola nuovamente di morte se non avesse fatto ciò che lui desiderava. La ragazza scoppiò nuovamente in lacrime ed ecco che l'omino della sera prima comparve nuovamente, avrebbe filato tutta quella paglia se lei gli avesse promesso il suo anello dorato. La ragazza, che aveva cara la vita, accettò. L'indomani il re trovò la stanza piena d'oro ma non contento, ripropose la stessa sfida alla ragazza, dicendole che se avesse riempito la stanza d'oro, sarebbe diventata sua moglie, la regina.
L'omino comparve di nuovo ma questa volta la ragazza non aveva nulla da dargli. L'omino allora le fece promettere in dono il suo figlio primogenito, la ragazza accettò, pensando che con il tempo l'omino se ne sarebbe dimenticato.
La giovane si sposò con il re, divenne regina e visse nello sfarzo, un giorno scoprì di aspettare un bimbo che nacque e riempì la sua vita di gioia. Un anno più tardi l'omino si presentò per avere il bimbo che la giovane gli aveva promesso. Lei si mise a piangere e gli promise tutte le ricchezze del regno se lui le avesse lasciato il suo bambino.
L'omino però non voleva scendere a compromessi, nulla sarebbe stato prezioso quanto quel bimbo, propose alla giovane un indovinello, se entro 3 giorni avesse indovinato il suo nome, si sarebbe potuta tenere il bambino.
Lei mandò la servitù e i messeri in lungo e in largo per il regno alla ricerca del nome, ma per due giorni le riportarono solo nomi sbagliati. Il terzo giorno quando invece l'omino pensava che avrebbe vinto, un servo della regina le rivelò che lo aveva visto danzare ai piedi di un monte mentre cantava questa canzone:
Oggi fo il pane,
la birra domani, e il meglio per me
è aver posdomani il figlio del re.
Nessun lo sa, e questo è il sopraffino,
Ch'io porto il nome di Tremotino.
La giovane allora gli disse «Ti chiami Tremotino» e l'omino si infuriò tanto da iniziare a sbattere i piedi sul pavimento, così prepotentemente che finì al centro della Terra.
Cosa ci insegna
Questa fiaba vuole mettere in guardia i bambini dal male che popola il mondo, mantenendo però sempre una visione positiva.
La giovane ragazza alla fine riesce a non farsi ingannare, il suo chiedere continuamente aiuto a dei personaggi come i servitori o il piccolo omino insegna ai bambini che non tutto si può raggiungere da soli. Essere in grado di chiedere una mano davanti alle difficoltà è l'unico modo per superarle e non lasciare che ad avere la meglio siano i malvagi.
Curiosità
Tremotino è molto amato dai cartoni animati moderni, appare all'interno del film di animazione "Shrek e vissero tutti felici e contenti", come suo principale antagonista in grado di rovinargli tutti i piani per colpa di una clausola del contratto che l'orco ha firmato. Si aggira con un'oca la quale è un personaggio tipico dei racconti dei fratelli Grimm, che ha al collo una lettera R, iniziale del nome tedesco di Tremotino. La Dreamworks ha voluto il folletto presuntuoso e manipolatore anche nel film animato "Cenerentola e gli 007 nani" e il sequel Biancaneve e gli 007 nani.