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8 Giugno 2023
9:00

La Giornata Mondiale degli Oceani spiegata ai bambini

L'8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, una ricorrenza istituita dall'ONU per ricordare quanto gli ecosistemi marini e i loro abitanti siano importanti per la salute e la vita del pianeta.

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La Giornata Mondiale degli Oceani spiegata ai bambini
Giornata Mondiale degli Oceani

Benché il nostro pienate venga chiamato "Terra", i continenti emersi rappresentano solo il 30% della sua superficie. Due terzi del mondo che ci ospita è infatti ricoperto dagli oceani, immense distese d'acqua saluta dove vivono centinaia di migliaia di specie animali e vegetali conosciute dall'uomo (ma quelle ancora sconosciute potrebbero essere molte, molte di più).

Gli oceani rappresentano dunque un tesoro inestimabile per la biodiversità del nostro pianeta e proprio per questo l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha deciso di dedicare a questo ecosistema una giornata speciale, la Giornata Mondiale degli Oceani che dal 1992 si tiene ogni 8 giugno.

Ma perché un bambino o una bambina dovrebbe conoscere questa ricorrenza?

Perché si festeggia la Giornata Mondiale degli Oceani?

Il World Ocean Day, questo il nome ufficiale, venne indetto dall'ONU nel 1992 nel corso del vertice sull'Ambiente di Rio de Janeiro ma fu solo nel 2008 che l'evento venne inserito nel calendario ufficiale delle ricorrenze da celebrare.

L'oceano, dopotutto, non è solamente la casa di balene, squali, meduse, delfini e tantissime altre specie, ma anche il principale polmone del nostro pianeta.

Gli oceani non solo ospitano tantissime forme di vita, ma producono anche molta dell'aria che respiriamo

Grazie alle numerosissime alghe e ai microrganismi ospitati dalle loro acque, infatti, sono proprio gli oceani a produrre più della metà dell'ossigeno che permette la vita sulla Terra.

Ma non finisce qui: gli oceani ricoprono anche un ruolo importantissimo nell'assorbimento del calore trattenuto nell'atmosfera dall'anidride carbonica e dagli altri gas serra (sostanze presenti nell'aria che "catturano" parte dell'energia portata sulla Terra dai raggi solari)

Senza gli oceani dunque, il nostro pianeta non solo sarebbe molto più caldo, ma non presenterebbe una quantità di ossigeno sufficiente per la vita che conosciamo oggi.

Conoscere per tutelare

Mostrare quanto gli oceani siano fondamentali per il nostro presente e, soprattutto, per il nostro futuro è però solo il primo obiettivo della giornata internazionale.

Il secondo – e forse più importante – riguarda la necessità di difendere ad ogni costo un simile patrimonio.

Da anni ormai l'ambiente oceanico è infatti da nemici terribili, tutti purtroppo riconducibili ad un unico responsabile: l'essere umano. Ma quali sono questi nemici?

  • Cambiamento climatico: l'innalzamento delle temperature sta stravolgendo gli ecosistemi marini, portando alla graduale estinzione numerose specie animali e vegetali.
  • Troppa anidride carbonica: l'emissione spropositata di CO2 che contribuisce al cambiamento climatico agisce in modo diretto anche nel cosiddetto processo di acidificazione degli oceani, ossia il fenomeno che sta rendendo le acque oceaniche più acide e meno adatte alla vita per molti organismi.
  • Inquinamento: le migliaia di tonnellate di plastiche e microplastiche che stanno galleggiando nei nostri mare mettono in pericolo gli animali che si trovano a cibarsi di queste schifezze e, di conseguenza, rappresentano un pericolo anche per la nostra salite, visto che poi noi mangiamo gli stessi pesci che ingeriscono la plastica.
plastica e oceani

Per scongiurare queste gravi minacce, la stessa ONU ha inserito la salvaguardia degli oceani all'interno dell'arcinota Agenda 2030, la lista di obiettivi da raggiungere entro il 2030 per salvare la Terra e garantire all'umanità un futuro sostenibile.

In che modo possiamo salvare gli oceani?

All'interno dell'obiettivo 14 dell'Agenda 2030 –  "Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile" – l'ONU ha inserito una serie di traguardi che, una volta raggiunti, potrebbero segnare una svolta positiva per la tutela di questo mondo sommerso così cruciale per la vita di tutti noi.

  • Ridurre al minimo l'utilizzo della plastica
  • Abbattere l'inquinamento marino di qualsiasi tipo
  • Sconfiggere la pratica della pesca strascico (che consiste nel trascinare le reti sul fondale per catturare più pesci ma che risulta distruttiva per l'ambiente)
  • Preservare le coste e le barriere coralline
  • Aumentare la conoscenza scientifica di habitat e specie che vivono negli oceani

Come affrontare la Giornata dagli Oceani a scuola?

Molto spesso l'8 giugno coincide con il momento di rilassamento generale tipico degli ultimi giorni di scuola. Perché dunque non approfittarne per organizzare qualche attività divertente e al contempo educativa.

Cartelloni colorati con le principali caratteristiche dell'ambiente oceanico, disegni per raffigurare le meravigliose creature che lo abitano oppure, in alternativo, un grande classico da fine delle lezioni: guardare in classe un film o un documentario

Capolavori d'intrattenimento come Alla ricerca di Nemo (2003)possono rilevarsi molto utile per avvicinare i bambini alle meraviglie dell'oceano, ma negli ultimi anni sono usciti anche diversi film documentaristici assolutamente alla portata dei più giovani: il premio Oscar Il mio amico in fondo al mare (2020), ad esempio, racconta l'incredibile amicizia tra l'uomo e un polpo, mentre l'affascinante Chasing Coral (2017) mostra in modo chiaro e comprensibile gli effetti del cambiamento climatico sullo sbiancamento e la morte dei coralli.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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