Ormai i festeggiamenti per il pargolo iniziano parecchi mesi prima del Battesimo e addirittura della sua stessa nascita. I cosiddetti Gender Reveal Party, le feste per rivelare il sesso del nascituro ad amici e familiari, nati negli Stati Uniti, da qualche anno sono diventati di tendenza anche in Italia. C’è chi sceglie di festeggiare con una torta a strati, farcita di una crema azzurra o rosa a seconda se il figlio è maschio o femmina, e chi invece scoppia palloncini, spara coriandoli, accende fumogeni, o addirittura noleggia aerei che volano sulle teste degli invitati tracciando nel cielo scie fucsia o blu.
Su Instagram e TikTok si è creata una sorta di guerra non dichiarata fra i neogenitori: l’obiettivo è organizzare il gender reveal più originale e inaspettato del quartiere. In Brasile una coppia ha addirittura versato vernice in un fiume colorando una cascata di blu per annunciare il sesso del figlio, una scelta che ha rischiato di compromettere il sistema idrico della cittadina vicina, che veniva alimentata dal corso d’acqua. Il gesto dei due, con un pericolo di impatto ambientale, è logicamente finito sotto inchiesta.
In America si sono verificati incidenti mortali e disastri ambientali a causa dei party per lo svelamento del sesso. Nel 2017 in Arizona è scoppiato un incendio che ha bruciato 190 km² di terreno a causa della detonazione di un bersaglio esplosivo per un gender reveal. A settembre 2020 ne è scoppiato un secondo all’El Dorado Rench Park, in California, innescato da un dispositivo pirotecnico acceso per l’annuncio del sesso. L’incendio ha provocato la distruzione di 92 km² e la morte di un vigile del fuoco, per la quale la coppia di genitori è stata accusata di omicidio colposo. A settembre 2023 a Sinaloa, in Messico, il pilota d’aereo che svelava il sesso del nascituro è morto schiantandosi nei pressi del locale dei festeggiamenti.
Al di là dei casi limite, comunque, pure i metodi più tradizionali usati per l’annuncio del sesso non sono ritenuti sostenibili.
I palloncini con all’interno i coriandoli colorati sono uno dei mezzi più utilizzati per i gender reveal. Tuttavia, i palloncini in lattice, come i coriandoli di plastica e i glitter, non sono materiali ecologici e rischiano di danneggiare la fauna selvatica e gli ecosistemi quando vengono liberati in cielo o scoppiati e sprigionati all’aria aperta. Anche se alla fine dei festeggiamenti vengono gettati nella spazzatura, i residui dei palloncini rimangono rifiuti difficili da smaltire. C’è chi sceglie di acquistarli nella versione biodegradabile o compostabile, ma quando li si libera in cielo non si conosce la loro destinazione.
Preferibilmente da evitare sono le esplosioni di fumogeni e di polvere colorata che si disperdono nell’ambiente. A volte, oltre che essere poco sostenibili, gli effetti speciali sono pericolosi. Piuttosto, si consiglia di optare per soluzioni meno inquinanti come colorare il pancione di rosa o blu, scrivere il sesso su un cartellone o un lenzuolo calandolo, come un sipario, dall’alto o sostituire il fumo con la proiezione di una luce colorata.
In rete si trovano video di ogni genere. Chi apre enormi pacchi regalo da cui fuoriescono petali, coriandoli o palloni gonfiati ad elio, chi scoppia con un ago una mongolfiera di palloncini, chi mostra l’interno colorato di una torta tagliandola con un calice, chi schiaccia un pulsante azionando l’esplosione di polveri colorate, chi si rivolge a un pilota d’aereo per sorvolare l’area del party disperdendo in cielo fumi azzurri o rosa. Il comune denominatore è uno: lo spreco. In più, i gender reveal contribuiscono a rafforzare gli stereotipi di genere, andando nella direzione opposta rispetto all’inclusività.