La polmonite che nelle ultime settimane ha colpito migliaia di bambini in Cina è arrivata anche in Francia, dove in pochi giorni è stato registrato un significativo aumento (oltre il 4o%) negli accessi al Pronto soccorso da parte di bimbi entro i due anni d'età. Per il momento in Italia la situazione rimane tranquilla, ma le autorità sanitarie sono in stato di allerta, pronte a intervenire in caso di focolai e impennate nei ricoveri pediatrici.
«L'aumento di casi di infezioni respiratorie e in particolare di polmonite in Cina tra i bimbi più piccoli, per il quale qualche giorno fa l'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato l'allarme, non sembra essere un caso isolato, visto che anche in Francia sembra esserci un aumento degli accessi ai Pronto soccorso per i bambini più piccoli» dice Elena Bozzola, pediatra infettivologo all'Ospedale Bambino Gesù, Segretario Nazionale SIP e membro del Comitato Socio-Scientifico di Wamily.
Ma cosa ha provocato questa nuova ondata di infezioni respiratorie? E cosa dobbiamo aspettarci per le prossime settimane?
Tutto ha avuto inizio circa una decina di giorni fa, quando gli ospedali di diverse province cinesi sono stati presi d'assalto da decine e decine di bimbi affetti da una "strana" infezione che provocava febbre alta e noduli nei polmoni, ma nessun altro sintomo riconducibile alle forme ordinarie di polmonite, come la tosse.
La cosa ha subito messo in allarme i sistemi di sorveglianza internazionali, i quali hanno chiesto a Pechino di fornire tutte le informazioni possibili riguardo questa "polmonite non diagnosticata".
«In attesa di conoscere meglio i dati, così come da richiesta dell'OMS, la notizia rassicurante è che non sembra trattarsi di un patogeno nuovo – spiega Bozzola – le autorità cinesi correlano i dati ad una aumentata circolazione di patogeni già noti, tra cui influenza, mycoplasma pneumonie, virus respiratorio sinciziale e SARS-CoV-2».
Insomma, per il momento gli esperti sembrano scongiurare il pericolo di una nuova pandemia, anche se l'attenzione rimane alta alla luce del periodo particolarmente favorevole alla diffusione di bacilli e virus influenzali
«Per il momento, in Italia non si sta verificando una situazione analoga a quella descritta in Cina – rassicura Bozzola – In particolare, sebbene i primi casi di influenza e di virus respiratorio sinciziale stiano già facendo parlare di sè, non stiamo ancora affrontando in maniera massiva l’influenza e non abbiamo nemmeno criticità con il virus respiratorio sinciziale, i due agenti di norma più problematici in questo periodo. I pronto soccorso pediatrici, come pure i reparti di degenza, non sono al momento sotto pressione».
Per stare ancora più sicuri e ridurre ulteriormente i rischi per i nostri bambini, la pediatra non esita però a fornire qualche suggerimento alle famiglie:
«In queste settimane è fortemente consigliata la vaccinazione anti influenzale, disponibile a partire dai 6 mesi di età, e una grande attenzione ai sintomi dei piccoli: in caso di sintomatologia simil influenzale, quale tosse, difficoltà a respirare, febbre alta, inappetenza, è necessario contattare il pediatra senza esitazioni».