Sono nate all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, respirando da sole e in ottima salute, le due gemelline Stella e Martina, che hanno trascorso l'intera gravidanza condividendo lo stesso sacco amniotico e una sola placenta.
Una gravidanza vissuta con il fiato sospeso quella di Laura Cassatelli e suo marito Luca Cambianica, sin dalla prima ecografia, quando con immenso stupore hanno scoperto che stavano aspettando due bimbe non una sola, nonostante in famiglia non vi fossero casi di parti gemellari.
Poi la notizia che li ha più intimoriti, l'equipe medica del reparto di Patologia neonatale dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha spiegato loro che si trovavano davanti a un rarissimo caso di gravidanza gemellare monoamniotica e monocoriale. Le due gemelline insomma sarebbero cresciute in uno spazio strettissimo, condividendo la stessa sacca amniotica e la stessa placenta. Questo perché l'ovulo non si era diviso come accade solitamente nei primi due giorni dalla fecondazione, ma dopo dieci.
I rischi erano diversi, poco spazio per lo sviluppo dei due corpicini, la possibilità che i cordoni ombelicali si intrecciassero senza garantire loro il giusto nutrimento. I medici hanno da subito spiegato alla coppia che non c'era nulla da fare se non mantenere la situazione monitorata, programmando un parto cesareo.
La mamma si è sottoposta dal quarto mese di gravidanza, a un'ecografia a settimana e, dopo un ricovero di due settimane, dalla 28esima settimana, come programmato dai medici la mamma è rimasta in ospedale. Due monitoraggi al giorno e un'ecografia ogni due, per assicurarsi che le piccole stessero bene. Poi la decisione dei medici di fare partorire la mamma con un cesareo programmato il 20 luglio, alla 32esima settimana di gravidanza.
Stella e Martina sono nate di appena 1.6 e 1.310 kg. Ma hanno dimostrato una forza immensa, infatti hanno da subito respirato perfettamente da sole. Ora sono ricoverate in ospedale e, vista la nascita prematura, sono supportate da una respirazione non invasiva e vengono alimentate gradualmente, affinché crescano e possano presto uscire dall'ospedale.
A casa ad aspettarle impazienti c'è Emma, primogenita di mamma Laura e papà Luca, che non vede l'ora di diventare a tutti gli effetti, la loro sorella maggiore.