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24 Marzo 2024
9:00

La Terapia Mediata dai Genitori per l’autismo: cos’è e quando è indicata

La Terapia Mediata dai Genitori è un approccio di coaching genitoriale che offre un supporto psicologico prezioso ai genitori con bambini con autismo. L'obiettivo è aiutarli a interagire in modo altamente efficace con i loro figli.

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La Terapia Mediata dai Genitori per l’autismo: cos’è e quando è indicata
Psicologa
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La Terapia Mediata dai Genitori (TMG) aiuta le mamme e i papà che hanno un figlio con autismo a comprendere e stimolare la comunicazione e l'interazione con il loro bambino nei primi anni di vita.

Avviare uno scambio comunicativo, sociale o di gioco con il proprio bambino con autismo infatti costituisce una delle principali difficoltà per i genitori. Interagire più complicato per le mamme e i papà di bambini con autismo rispetto ai genitori con figli con altri disturbi del neurosviluppo.

Un ulteriore ostacolo riguarda l’avvio ed il mantenimento di una relazione e interazione sociale. L’assenza o la riduzione delle competenze linguistiche soprattutto nei primi anni di vita, rappresenta un’ulteriore barriera per l’interazione e la comunicazione con l’altro.

Tutto ciò può costituire fonte di sofferenza nel vissuto dei genitori, che spesso si possono sentire poco adeguati nella comprensione dei bisogni e delle aspettative del figlio nei loro confronti. La Terapia Mediata dai Genitori (TMG) quindi può rivelarsi un utile sostegno per la famiglia.

Cos’è la TMG?

La Terapia Mediata dai Genitori (TMG) è un approccio di coaching genitoriale, svolto da psicologi esperti in autismo, che offre un supporto prezioso ai genitori per interagire in modo altamente efficace con i propri figli.

Attraverso un coinvolgimento attivo di tutta la famiglia e includendo il bambino fin dalla fase prescolare, la TMG permette di costruire un'interazione che favorisce lo sviluppo delle competenze sociali e comunicative nel bambino. Ciò aumenta l'autostima dei genitori e riduce lo stress, apportando benefici significativi a tutta la famiglia.

Cosa fa il genitore durante la seduta?

Consiste nell'insegnare ai genitori strategie di comunicazione e interazione specifiche che possono favorire lo sviluppo delle abilità sociali, comunicative e comportamentali del bambino con ASD.

Si punta a incentivare la comunicazione ed il gioco attraverso la condivisione di strategie utili, quali ad esempio:

  • pianificare routine prevedibili
  • configurare uno spazio di gioco definito
  • limitare le distrazioni
  • mantenere una postura faccia-faccia
  • utilizzare un linguaggio semplice
  • seguire l’interesse del bambino ed imitarlo

Durante la seduta di TMG il genitore è il protagonista dell’intervento insieme al suo bambino. Tramite la guida pratica e l’esempio fornito dal professionista mette lui stesso in atto le strategie maggiormente efficaci per favorire lo sviluppo di una migliore interazione.

A cosa serve?

Tale possibilità di sperimentarsi favorisce molto la possibilità di mettere in pratica le stesse strategie a casa favorendo la generalizzazione delle competenze a tutti gli ambienti di vita del bambino. Questo garantisce una maggiore efficacia del trattamento ed un miglioramento nell’autoefficacia e benessere del genitore.

Quando è indicata

La TMG è un intervento che si rivolge principalmente ai bambini ed ai genitori subito dopo la diagnosi di autismo. Intervenire per migliorare l’interazione tra genitore e bambino risulta fondamentale soprattutto dai primi anni di vita.

Si tratta di una terapia che necessita della predisposizione del genitore a mettersi in gioco in un processo terapeutico che talvolta può risultare emotivamente difficile e piuttosto faticoso. Con lo psicologo vengono infatti concordati insieme degli obiettivi personalizzati in base alle caratteristiche del bambino per raggiungere determinate competenze.

Quanto dura

Generalmente la TMG dura circa 3-4 mesi. Una volta terminata tuttavia il percorso terapeutico del bambino con ASD dovrà proseguire con il trattamento di neuropsicomotricità, logopedia e/o terapia cognitivo-comportamentale, oltre che con un sostegno alla genitorialità.

Perché è importante coinvolgere i genitori?

Coinvolgere i genitori nel processo terapeutico è sempre importante poiché favorisce una serie di processi fondamentali per il bambino e la famiglia.

Coinvolgere i genitori significa:

  • Incrementare la consapevolezza del funzionamento del proprio bambino
  • Favorire la generalizzazione delle strategie acquisite ai vari ambienti di vita
  • Aumentare l’efficacia del trattamento: quando ogni occasione di apprendimento è mediata dal genitore acquista una potenza emotiva e relazionale significativamente maggiore rispetto a quando è fornita dal terapista
  • Ridurre lo stress del genitore
  • Incrementare l’autoefficacia del genitore ed il suo benessere emotivo
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Elisabetta Lupi
Psicologa
Sono una Psicologa Specializzanda in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ho conseguito la Laurea Magistrale presso Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica dell'Università di Pisa nel 2016. Ho lavorato presso il Servizio di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell’Adolescenza dell'IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Ho svolto, in qualità di docente, corsi di formazione per il personale sanitario inerenti la diagnosi, la valutazione e il trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico. Ho collaborato alla scrittura di articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali. Mi occupo di valutazione, diagnosi e trattamento dei Disturbi del Neurosviluppo, in particolare del Disturbo dello Spettro Autistico. Effettuo incontri di Parent Training per i genitori di bambini con difficoltà nello sviluppo.
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