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2 Aprile 2023
16:30

La valigia per il parto: quando prepararla e cosa mettere dentro

Per preparare la valigia per il parto serve tenere a mente due parole: praticità e leggerezza. Ma cosa mettere e cosa invece lasciare fuori? Seguiamo le linee guida dell’ospedale e prepariamo solo ciò che serve! Non eccedere inserendo cambi inutili o oggetti inutilizzabili, però, non vuol dire non assecondare le proprie esigenze.

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La valigia per il parto: quando prepararla e cosa mettere dentro
Valigia per il parto

L’avvicinarsi della data del parto porta con sé paure e perplessità, preparare con il giusto anticipo la valigia per il parto, riflettendo bene su cosa mettere e cosa no, può aiutare a stemperare le paure. Non serve correre cercando tutto all’ultimo secondo, rischiando di dimenticare oggetti fondamentali. Non è nemmeno utile iniziare la preparazione al primo mese di gravidanza, il rischio in questo caso è quello di fare degli acquisti inutili. Leggere la lista proposta dall’ospedale per tempo e consultare l’ostetrica, è essenziale per predisporsi alla nascita del piccolo.

Quando preparare la valigia

Il periodo più indicato dalle ostetriche per la preparazione della valigia è il settimo mese di gravidanza. La nascita del bimbo ormai è vicina e per noi genitori è essenziale prepararci al suo arrivo. Sistemare la cameretta e l’ambiente, organizzare gli oggetti e i vestiti nella valigia per il parto, sono azioni che possono aiutare a concretizzare desideri ed emozioni che il piccolo suscita in noi. Senza contare che sono anche un primo gesto di amore e di cura nei suoi confronti.

Cosa mettere nella valigia

Innanzitutto è importante sapere che la permanenza di mamma e bambino in ospedale varia a seconda della tipologia di parto, andando da un minimo di 2 giorni a un massimo di 4. Queste tempistiche sono utili per capire quanti cambi serviranno alla mamma e al bambino. Le parole d’ordine devono essere: praticità e leggerezza.

È fondamentale preparare una borsa nella quale tutto sia a portata di mano. Per aiutarci possiamo dividere gli oggetti all’interno di sacchetti trasparenti, sui quali scrivere il nome del bambino. È inutile poi eccedere portando indumenti o oggetti che non utilizzeremo.

Ecco una lista degli oggetti imprescindibili che non dovrebbero mancare nella valigia per parto, utili sia per la mamma sia per il bambino.

Essenziali per la mamma

  • Documenti della mamma: carta di identità e tessera sanitaria
  • Cartella clinica contenente tutti gli esami svolti durante la gravidanza: ecografie ed esiti di eventuali consulenze mediche, prescrizioni, gruppo sanguigno, esami del sangue per l’epidurale.
  • 4 cambi comodi per il parto e la degenza: sono consigliate camicie da notte con bottoni davanti, per agevolare il contatto pelle a pelle con il bambino e il primo attacco al seno.
  • 4 paia di calze
  • Mutande comode:  sono consigliate le mutande monouso a rete e sterili per il post-parto (a volte fornite dalla struttura ospedaliera)
  • 2 paia di ciabatte:  infradito per la doccia e pantofole per muoversi in ospedale
  • Assorbenti grandi, meglio se in cotone, per il post-parto (spesso sono forniti dalla struttura ospedaliera)
  • Necessario per l’igiene intima: un detergente a pH neutro è ottimale per evitare un’eccessiva disidratazione della zona
  • Beauty con tutto l’occorrente per l’igiene personale, a discrezione della mamma: shampoo, bagnoschiuma, crema, spazzola, dentifricio e spazzolino ecc
  • Salviette igienizzanti
  • Asciugamani e/o accappatoio
  • Phon
  • Cuffia per la doccia e/o per il parto in acqua
  • Portafogli
  • Caricabatterie del cellulare
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Essenziali per il piccolo

  • 4-5 body a maniche corte: preferibilmente in fibre naturali, come cotone, lino o lana. Meglio con una larga apertura per infilare la testa. Sono da evitare indumenti con nastri e cordoncini, nei quali possono rimanere impigliate le dita del neonato, o muniti di bottoni che sfregando la pelle del piccolo, potrebbero irritarla
  • 4-5 tutine,  per le quali valgono gli accorgimenti visti prima
  • 4 paia di calzini di cotone
  • Asciugamano piccolo
  • Mussola (porzione di stoffa molto leggera, simile alla garza e adatta alla pelle sensibile del bambino)
  • Una confezione di salviettine umidificate
  • 2 cappellini
  • Traversine monouso
  • 1 confezione di pannolini taglia 1 (per bambini tra i 2 e i 5 kg): ostetriche e pediatri consigliano di cambiare il bambino ad ogni poppata, dunque 8 volte al giorno. Un pacco da 30 pannolini taglia 1 sarà sufficiente (conviene chiedere durante il prericovero perché in alcuni casi i pannolini vengono forniti dall’ospedale)
  • 1 copertina
  • 1 lenzuolino per il ritorno verso casa o un sacco nanna

La valigia per il parto non è uguale per tutti

Ogni struttura ospedaliera, di solito, mette a disposizione di persona o attraverso il sito delle liste predefinite con l'elenco del materiale necessario da portare nella valigia per il parto, compresa la lista dei documenti necessari alla struttura.

Ogni mamma, consapevole del fatto che l’aspettano alcuni giorni di degenza e il parto, esperienza fisicamente faticosa, deve sentirsi libera di aggiungere gli oggetti che ritiene più utili a garantire la serenità sua e del bimbo.

Ogni donna ha le proprie esigenze e conosce quegli accorgimenti che pensa possano rilassarla, dunque può inserire all’interno della valigia tutto ciò che desidera per sé e per il piccolo. Per esempio:

  • Un paio di auricolari o una cassa bluetooth, da cui potrà ascoltare la musica che preferisce
  • Un libro da leggere
  • Snack e bibite
  • Oli essenziali:  specialmente indicata è la calendula, con le sue proprietà cicatrizzanti e antisettiche, perfetta per le lacerazioni che seguono il parto. Utile al rilassamento è la lavanda. Ad essere ricco di proprietà energizzanti è invece l’olio essenziale al pompelmo. Ottima contro le nausee è la menta.
  • Peluches o giochini vari
  • Ciuccio:a discrezione della mamma, pediatri e ostetriche lo sconsigliano nei primi giorni di vita, poiché potrebbe interferire con l’allattamento.

Il necessario per il parto cesareo

Nel caso in cui si optasse per un parto cesareo, alla valigia è bene aggiungere delle calze a compressione graduata, fondamentali per prevenire trombosi o embolia. Per lenire il dolore post-operatorio, si può utilizzare una fascia post-parto, in grado anche di sostenere la schiena che potrà essere dolorante.

La stagionalità

Spesso tendiamo a pensare, basandoci sui nostri parametri di percezione del caldo o del freddo, che se il parto avverrà nel mese di dicembre, sarà necessario portare tutto l’indispensabile per coprire il bambino con diversi strati di indumenti. Il Ministero della Salute ricorda, invece, che bambino “imbacuccato” non è sinonimo di bambino al riparo dal freddo o dagli agenti virali.

I piccoli soffrono molto il caldo, per questo sono da prediligere sempre body e tutine in cotone o in lino. Tuttavia, se ci fa sentire più sicure, nulla ci vieta di portare nella borsa qualche indumento più pesante. L’importante è utilizzare sempre materiali naturali, come la lana o la ciniglia.

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Cose utili per l’allattamento al seno

Per le mamme che allatteranno al seno possono essere utili:

  • Uno o due reggiseni da allattamento, in alternativa delle canottiere larghe o dallo scollo profondo.
  • Crema per i capezzoli: può prevenire e poi curare le ragadi (tagli al capezzolo che creano dolore durante l’allattamento)
  • Una confezione di coppette assorbilatte: dischetti in cotone da appoggiare sul capezzolo, per assorbire eventuali perdite di latte, che lascerebbero la zona umida e dunque più esposta alla formazione di ragadi.

Una volta deciso cosa mettere nella valigia, è fondamentale chiedere una mano, meglio se alla persona che assisterà al parto. Questo supporterà la futura mamma, le permetterà di condividere le sue emozioni e le darà la consapevolezza che in ogni caso, quel giorno, ci sarà qualcuno pronto a sostenerla.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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