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28 Marzo 2023
10:30

L’Agenda 2030 spiegata ai bambini

L’Agenda 2030 è una lista di 17 obiettivi stilata dall’ONU per favorire uno sviluppo sostenibile e garantire un futuro più luminoso e felice al pianeta e all’umanità intera che lo abita.

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L’Agenda 2030 spiegata ai bambini
In collaborazione con la Dott.ssa Sabrina Terranova
Educatrice Professionale
Agenda 2030

Il pianeta Terra è la nostra casa, pertanto dobbiamo proteggerla, curarla e fare in modo che tutti i suoi abitanti possano convivere in pace e armonia. Può sembrare un sogno, quasi un’utopia, ma è il grande traguardo fissato dall’Agenda 2030, il vasto documento sottoscritto dalle Nazioni Unite per far sì che entro il 2030 il mondo possa diventare un posto migliore per tutti.

Cos’è e come è nata l’Agenda 2030?

Già nel giugno 2012 a Rio de Janeiro, durante la conferenza ONU di Rio+20, i governi dei Paesi membri decisero di redigere una lista di obiettivi da raggiungere per ottenere un nuovo modello di sviluppo sostenibile per il pianeta. Le nazioni della Terra vollero così individuare una serie di ambiti su cui investire per migliorare ogni aspetto della vita della popolazione mondiale, il tutto nel rispetto dell’ambiente e del suo delicato equilibrio.

I punti includevano già importanti problemi da affrontare con urgenza tuttavia solo tre anni dopo, nel 2015, i 193 Paesi membri dell’ONU arrivarono ad approvare il documento Sustainable Development Goals, i cui 17 obiettivi sono ormai conosciuti in Italia come la celebre Agenda 2030 (spesso chiamata anche “Agenda Venti-Trenta”).

Quali sono gli obiettivi dell’Agenda 2030?

L'Agenda 2030 vuole rafforzare le economie di ogni nazione, favorire la collaborazione tra Paesi, garantire i diritti fondamentali all’intera popolazione mondiale e impostare un nuovo sviluppo sociale e tecnologico, basandosi su sistemi di produzione meno impattanti, ossia che inquinino meno, producano meno anidride carbonica (responsabile del riscaldamento globale) e che cessino di sfruttare in modo forsennato le risorse naturali.

Il raggiungimento di questi ambiziosi propositi passa attraverso 17 punti:

  1. Povertà zero
  2. Fame zero
  3. Salute e benessere
  4. Istruzione di qualità
  5. Uguaglianza di genere
  6. Acqua pulita e igiene
  7. Energia pulita e accessibile
  8. Lavoro dignitoso e crescita economica
  9. Industria, innovazione e infrastrutture
  10. Ridurre le disuguaglianze
  11. Città e comunità sostenibili
  12. Consumo e produzioni responsabili
  13. Agire per il clima
  14. La vita sott’acqua
  15. La vita sulla Terra
  16. Pace giustizia e istituzioni forti
  17. Partnership per gli obiettivi

Ma vediamo più nel dettaglio cosa stabilisce ogni voce di questa lista.

Obiettivo 1 – Povertà zero

L’obiettivo è quello di dimezzare il numero globale di coloro che vengono definiti “poveri” a seconda delle singole definizioni nazionali, nonché sconfiggere del tutto lo stato di povertà estrema in cui versano centinaia di milioni di persone, costrette a vivere con meno di 1,25 dollari al giorno.

Obiettivo 2 -Fame zero

Ancora oggi, nel mondo, la fame più nera attanaglia quasi 800 milioni di persone, con i bambini che finiscono inevitabilmente per pagare il conto più salato. Occorre dunque nutrire il pianeta, trovando però il giusto equilibrio tra i bisogni dell’uomo, le economie locali e, soprattutto le vaste ma pur limitate risorse messe a disposizione da Madre Natura.

Obiettivo 3 – Salute e benessere

Un futuro migliore passa da una popolazione in salute, dove tutti possono accedere a stili di vita sani e cure adeguate quando ci si ammala. Per evitare lo scoppio di nuove epidemie, arginare la mortalità materna e infantile, ridurre i decessi causati dall’inquinamento e promuovere abitudini salutari, servirà, tra le tante cose, un rafforzamento di tutti i sistemi sanitari nazionali e aumentare gli investimenti nella ricerca scientifica.

Obiettivo 4 – Istruzione di qualità

Tutti bambini hanno diritto all’istruzione, ma purtroppo sono ancora milioni i minori che non possono andare a scuola o non riescono a finirla. Ciò rappresenta un grave danno sia per il singolo, sia per la collettività, perché l’istruzione ci fa crescere e ci regala gli strumenti per migliorare la nostra vita e quella della nostra comunità. Alfabetizzare il mondo e garantire che ogni bambino del pianeta possa frequentare un percorso scolastico fino all’università rappresenta uno degli obiettivi più ambiziosi (e importanti) dell’intera Agenda 2030.

Obiettivo 5 – Uguaglianza di genere

La parità tra uomo e donna è il punto di partenza per una società rinnovata e pronta ad affrontare le sfide del domani. La disparità di genere sul lavoro, a scuola o nei diritti, infatti, non solo limita la vita di donne e ragazze, ma impedisce all’intera comunità di progredire.

Agenda 2030 parità genere

Obiettivo 6 – Acqua pulita e igiene

L’acqua è un bene prezioso e irrinunciabile per la vita, eppure sono ancora tantissime le persone che ogni giorno faticano a bere e lavarsi perché la poca acqua a disposizione è inquinata, non potabile o, per quanto assurdo, troppo costosa. Garantire ad ogni comunità acquedotti e reti idriche funzionanti e proteggere gli ecosistemi legati all’acqua (laghi, fiumi e mari) significa tutelare il diritto stesso alla vita.

Obiettivo 7 – Energia pulita e accessibile

L’umanità ha un bisogno spropositato di energia per illuminare le città, far funzionare le industrie e riscaldare le case quando fa freddo, ma questa energia deve essere il più possibile pulita e sostenibile per smettere di danneggiare il pianeta che ci ospita. L’aumento delle fonti rinnovabili e la condivisione delle tecnologie da parte dei Paesi più ricchi verso i Paesi più poveri sono le uniche strade per un futuro luminoso (e illuminato).

Obiettivo 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica

Tutti abbiamo diritto a trovare un’occupazione che ci permetta di realizzarci, sostenerci economicamente e, magari, costruire una famiglia. Bisogna dunque creare tanti, tantissimi, nuovi posti di lavoro che siano correttamente retribuiti (dunque non sottopagati) e che rispettino la dignità delle persone. L’unico lavoro da estirpare rimane quello minorile: i bambini devono andare a scuola, non in fabbrica o nei campi.

Obiettivo 9 – Industria, innovazione e infrastrutture

Un Paese avanzato deve avere strade percorribili, infrastrutture funzionanti (Internet compreso) imprese floride e industrie che creino ricchezza per tutti e non solo per i manager o i magnati. Un fondamentale alleato in questa battaglia sarà la tecnologia e la ricerca scientifica, che però necessitano di attenzione e investimenti da parte dei governi.

Obiettivo 10 – Ridurre le disuguaglianze

Nel mondo attuale, pochi ricchi possiedono molti più dell’intera maggioranza dei più poveri. Questo vale sia per il singolo cittadino – poche migliaia di miliardari detengono la fetta più grande della ricchezza globale – sia per politica internazionale, con pochi Paesi sviluppati che lasciano alle nazioni più povere solo le briciole, sia in termini economici che di risorse (acqua, cibo, energia).
Bisogna dunque riformare il sistema ed equilibrare la distribuzione dei mezzi, permettendo ai poveri di guadagnare di più. Ciò darà una mano all’economia mondiale (chi non ha soldi non consuma) e permetterà a tutti di accedere ai servizi fondamentali per una vita dignitosa. Naturalmente la disuguaglianza da combattere non è solo quella economica: pregiudizi, razzismo e omofobia sono grandi mali che devono essere sconfitti con la cultura e l’apertura a chi è diverso da noi.

Obiettivo 11 – Città e comunità sostenibili

Quasi la metà della popolazione mondiale vive in città e negli anni a venire saranno sempre di più le persone che decideranno di spostarsi in centri urbani che dunque avranno bisogno di maggiore energia e produrranno molta più anidride carbonica. Costruire città sostenibili significa quindi fornire gli abitanti di case vivibili, mezzi pubblici efficienti, servizi sociali attivi per aiutare i più fragili, periferie accoglienti e infrastrutture funzionanti ma poco impattanti sull’ambiente.

Obiettivo 12 – Consumo e produzioni responsabili

Nel 2022 siamo arrivati ad essere più di 8 miliardi su questo pianeta. Siamo tanti e sfruttiamo molte risorse per mangiare, dissetarci, lavarci, scaldare e godere delle comodità del progresso. Le disponibilità del pianeta però non sono infinite e dobbiamo adottare nuovi modelli economici (e di vita) per evitare di esaurire la Terra. Largo al riciclo, al riutilizzo e alla riduzione dei consumi non necessari.

Agenda 2030 sostenibilità

Obiettivo 13 – Agire per il clima

Estati torride, ghiacci che si sciolgono, alluvioni sempre più frequenti e stagioni impazzite: il cambiamento climatico è qui e i governi devono agire immediatamente per arginare i danni. Ridurre le emissioni di CO2, cambiare il sistema di produzione agricolo e alimentare e incentivare la ricerca di fonti d’energia alternative è ormai fondamentale per la nostra sopravvivenza.

Obiettivo 14 – La vita sott’acqua

Spesso ci concentriamo solo su quello che accade sulla terraferma, dimenticandoci che oltre il 70% del nostro pianeta è ricoperto d’acqua. Oceani e mari sono infatti indispensabili per la vita, anche perché, oltre ad ospitare tantissime specie animali e vegetali, produce gran parte dell’ossigeno che ci permette di esistere. Per questo dobbiamo ridurre tutte le minacce alla salute di questo inestimabile “tesoro blu”, riducendo la pesca indiscriminata, l’inquinamento marino e rallentando il riscaldamento globale: se i ghiacci continueranno a sciogliersi, gli oceani s’ingrosseranno e verranno a “fare visita” alle coste, devastandole.

Obiettivo 15 – La vita sulla Terra

La biodiversità – ossia l’insieme di tutte le forme di vita del pianeta – è un bene prezioso da custodire e tutelare. Negli ultimi decenni però la mano dell’uomo ha cancellato centinaia di specie, sia animali che vegetali, dalla faccia della Terra, alterando pesantemente l’equilibrio di numeri ecosistemi. Fermare la deforestazione, proteggere le specie in via d’estinzione e preservare gli habitat terrestri e acquatici rimane dunque una priorità per il presente e il futuro.

Obiettivo 16 – Pace, giustizia e istituzioni forti

La guerra purtroppo non ha mai abbandonato questo pianeta, ma ultimamente anche noi occidentali, graziati da decenni di pace, siamo tornati a conoscere orrori e pericoli di questa tragedia che divora vite e devasta nazioni intere. Fermare i conflitti (di qualunque tipo) dunque non è compito semplice, ma l’ONU si impegna a combattere i crimini violenti e il traffico di armi, promuovere leggi contro ogni forma di discriminazione e garantire un sistema economico più equo.

Obiettivo 17 – Partnership per gli obiettivi

La comunicazione tra Paesi è fondamentale per la riuscita dell’Agenda 2030. Ciò significa che i Paesi più ricchi devono necessariamente dialogare con quelli in via di sviluppo, eliminando quanti più ostacoli possibili al mercato globale (dunque aiutando le nazioni a commerciare tra loro) e collaborando per progredire sia dal punto di vista economico, che sociale e tecnologico.

Agenda 2030: noi cosa possiamo fare?

Risolvere i grandi problemi del mondo spetta ai governi e alle organizzazioni internazionali, perché sono loro ad avere la forza per fare leggi, decidere le strategia e, nei fatti, modificare il volto della società. Questo però non vuol dire che noi comuni cittadini non possiamo fare nulla per dare una mano!

Ogni uomo, donna o bambino può infatti aiutare il pianeta tutti i giorni, con abitudini sostenibili, scelte di consumo consapevoli e comportamenti positivi sia per sé stessi che per la collettività. Qualche esempio?

  • Risparmio energetico. Stare attenti ai consumi energetici non significa vivere come i cavernicoli: basta solo fare un po’ di attenzione quando usiamo la tecnologia che tanto ci semplifica la vita! Spegnere gli elettrodomestici quando non li usiamo, non alzare troppo le temperature dei termosifoni in casa o spostarsi non i mezzi (o meglio ancora, in bici o a piedi) anziché usare l’auto, sono già piccoli contributi che però possono fare la differenza
  • Limitiamo gli sprechi. Acqua e cibo sono beni preziosi, dunque basiamo i nostri comuni in base al bisogno, senza eccedere. Quindi preferiamo le docce al bagno nella vasca (si risparmia molta acqua), chiudiamo il rubinetto quando ci spazzoliamo i denti e non prepariamo pranzi o cene sontuose se poi sappiamo che avanzerà troppa roba.
  • Impegno civile. Partecipiamo alla vita della comunità, informiamoci su ciò che ci accade intorno, cerchiamo di metterci in gioco per risolvere i problemi. Così facendo saremo noi stessi i protagonisti del cambiamento
  • Rispetto del prossimo. Stare con chi è simile a noi è bello e rassicurante, ma anche fuori dalla porta del nostro orticello c’è un mondo pieno di bellezze, con nuove persone e nuove realtà da scoprire e conoscere. Apriamoci alle culture diverse e alle esperienze di chi ci sembra molto lontano: potremmo scoprire che quelli che ci sembravano strani o bizzarri, alla fine non sono poi così diversi

Come spiegare l'Agenda 2030 a scuola

L'Agenda 2030 rappresenta ovviamente un tema caldissimo che può essere affrontato anche tra i banchi di scuola. Conoscere gli obiettivi del documento infatti non solo permette di conoscere ciò che i governi dovrebbero realizzare nei prossimi anni, ma aiuta a comprendere quale sia l'attuale situazione del pianeta e come siamo arrivati a questo punto critico. Oltre a spiegare ogni voce dell'Agenda, dunque, maestri e segnanti potrebbero approfondire gli obiettivi attraverso schede didattiche come quelle reperibili nel Kit online di ASVIS (Agenzia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), ricerche o documentari da visionare in classe.

Il commento dell'educatrice

A cura di Sabrina Terranova, Educatrice Professionale

Oltre a sottoporre ai bambini schede e attività ludiche/creative per far conoscere Agenda 2030, è opportuno anche porci domande come: "che differenza posso fare io, semplicemente spegnendo una lampadina o prediligendo acquisto di prodotti senza imballaggi in plastica?" O ancora: "perché dovrei impegnarmi nel fare bene la raccolta differenziata, quando poi nei centri di
raccolta smaltiscono tutto insieme senza criterio?"

Tutti questi pregiudizi limitano a volte le nostre buone intenzioni e scoraggiano – sia bambini che adulti – nel proseguire verso una responsabilità collettiva di protezione e cura
dell’ambiente. È importante, perciò, trasmettere il messaggio che tutto è utile e tutti dobbiamo fare la nostra parte. Fare bene la raccolta differenziata e pensare che gli altri facciano altrettanto ci consente di placare la frustrazione e credere in una prospettiva migliore.

Spegnere la luce ed evitare gli imballaggi in plastica o moderare lo spreco d’acqua ci fa entrare in un’attitudine diversa, ci fa entrare in una dimensione di abitudine all’antispreco: fare ogni giorno qualcosa ci permetterà, a lungo andare, di fare tutti i giorni tanto, anche senza accorgercene.

Agenda 2030 chiede infatti l’impegno di tutti, dai grandi attori istituzionali, agli enti del territorio, ai singoli cittadini.

Partendo da questo presupposto, sarà opportuno calare i 17 SDGs (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) in una dimensione personale e territoriale, dove ogni bambino possa sentirsi chiamato a dare il proprio contributo, individuando e ricercando insieme ai compagni e agli insegnanti azioni concrete e realistiche da attuare a scuola e a casa.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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