Lapo non è in realtà un nome originale, ma è il diminutivo del più noto Jacopo, che a sua volta è una variante di Giacomo. Ha un suono medievale ed è considerato molto elegante: ecco il significato e tutte le curiosità attorno a questo nome.
Etimologia
La maggior parte dei dizionari dei nomi identifica Lapo come ipocoristico di Jacopo o Iacopo, ma alcuni, come l'ellenista Francesco Zambaldi, parlano di una derivazione germanica, identificando l'etimologia di Lapo in Theodelapus o in Audilapus, entrambi tedeschi.
Significato
Il significato va fatto risalire a Jacopo, e quindi a Giacomo e Giacobbe. Che hanno tuttavia diverse letture. Alcuni pensano sia un nome teoforico, che vuol dire "Dio ha protetto", ma in altre traduzioni si legge "colui che soppianta" o "colui che afferra per il tallone".
Onomastico
L'onomastico di Lapo si festeggia il 13 aprile, quando si ricorda il beato Jacopo da Certaldo.
Varianti
Varianti maschili italiane: Jacopo, Iacopo, Giacomo
Varianti femminili italiane: Non si registrano varianti femminili italiane
Varianti maschili straniere: Jacob
Varianti femminili straniere: Non si registrano varianti femminili straniere
Varianti rare maschili: Papo
Varianti rare femminili: Jacopa, Giacoma
Diffusione
Lapo è perlopiù (storicamente) diffuso in Toscana. Oggigiorno sono molto pochi i bambini che vengono chiamati con questo nome: negli ultimi anni, sempre meno di 100 in tutta Italia.
Curiosità
In Italia è un nome piuttosto conosciuto e legato soprattutto al gossip nobiliare, dato che Lapo è uno dei rampolli della famiglia Elkann, ma ha una lunga tradizione. Tanto lunga da riguardare anche Dante.
Dante Alighieri, infatti, nella Divina Commedia cita Lapo (con Bindo) come esempio di nomi molto comuni a Firenze. La frase esatta? "Non ha Fiorenza tanti Lapi e Bindi quante sì fatte favole per anno in pergamo si gridan quinci e quindi". Si trova in Paradiso, Canto XXIX.
E come non ricordare il sonetto, sempre di Dante, "Guido, i' vorrei che tu, Lapo ed io". Il poeta si sta rivolgendo a Guido Cavalcanti, riferendosi a un altro poeta, Lapo Gianni. Tutti e tre erano rappresentanti del Dolce Stil Novo.