Non siamo più disposti ad annoiarci. Punto.
Fateci caso: nessuno sta più con lo sguardo alzato. In metropolitana tutti con la testa sul telefono (o su un libro, per quanto raro); nelle sale d'attesa non ci si guarda negli occhi e bisogna sempre avere qualcosa da fare; in vacanza non ci si riesce a rilassare e anche lì stare con le mani in mano sembra non sia più concesso a nessuno.
Eppure la noia è essenziale, soprattutto durante l'infanzia.
Senza cadere nell'ipostimolazione, ogni tanto è bene lasciare che bimbi e bimbe sperimentino momenti vuoti, da riempire con la loro fantasia per trovare da sé nuovi stimoli.
Perché annoiarsi è importante
La noia, in parole semplici, è il sentimento di sospensione e malessere generato dalla monotonia e dalla piattezza di una situazione. È assolutamente umano, ma soprattutto nella società odierna sembra quasi un tabù, se non una situazione da evitare con tutte le forze.
In realtà, diversi psicologi e psicologhe, come per esempio la dottoressa Stephanie Lee, spiegano come la noia, di tanto in tanto, sia fondamentale per lo sviluppo durante l'infanzia.
Prima di tutto perché aumenta la capacità dei bambini e delle bambine di tollerare situazioni non esattamente di loro gradimento, impattando quindi positivamente sulla qualità della loro vita. "La vita richiede ogni tanto la capacità di gestire le proprie frustrazioni", dice Lee, "e di regolare le emozioni quando le cose non stanno andando come si vorrebbe.
La noia è un validissimo strumento in questo senso".
Le altre competenze
Annoiarsi aiuta tuttavia bambine e bambini a sviluppare anche altre competenze. Prima di tutto – e si capisce quanto questo sia naturale – quella di problem-solving, dato che la noia mette nella condizione di doversi ingegnare per trovare qualcosa da fare. Allo stesso modo la noia stimola le capacità organizzative, ma soprattutto la creatività.
La creatività, infatti, ha subito negli ultimi decenni una grave modifica.
Secondo alcuni studi, come quello standardizzato sui livelli di creatività (il CQ), bambini e bambine negli ultimi cinquant'anni mostrano di essere sempre meno creativi. Si tratta di un fenomeno inversamente proporzionale rispetto ai dati sul QI, il quoziente intellettivo, che invece cresce di generazione in generazione.
Un ruolo in tutto questo è da additare anche all'assenza di noia. Sia a casa, sia nell'ambiente educativo, bimbi e bimbe vengono sempre più incanalati in numerose attività pre-impostate, senza che gli venga mai data l'opportunità di annoiarsi e quindi di mettere in circolo una fantasia più libera.
Quando approfittarne
Ma quali sono allora i momenti di noia di cui si dovrebbe approfittare?
Le code al supermercato. I viaggi sui mezzi di trasporto pubblico. Le giornate uggiose. Un pomeriggio solitario. I lunghi viaggi in automobile…
Viva la noia, insomma. E anche in tutto questo un po' di poesia la si può sempre trovare.