Il termine lassità legamentosa indica che si hanno articolazioni ipermobili, ovvero che sono molto flessibili e hanno una gamma di movimento più ampia rispetto alla maggior parte delle persone. Nel bambino piccolo è una condizione fisiologica, che tende a ridursi con la crescita. Non bisogna quindi preoccuparsi almeno fino a 5 anni, dopo è bene monitorare lo sviluppo per prevenire eventuali infortuni.
Cos’è la lassità legamentosa
La lassità legamentosa è una situazione fisiologica nei piccoli, caratterizzata da un’aumentata mobilità delle articolazioni del corpo, che si verifica nel bambino con meno di 5 anni perché il tessuto connettivo è ancora una fase di maturazione. Con la crescita, i legamenti aumentano di tono, diventato più forti e rigidi, di conseguenza la mobilità delle articolazioni tende a diminuire gradualmente. La lassità articolare può coesistere con disturbi posturali, come scoliosi e piede piatto valgo.
Possiamo notare se il nostro bambino ha della lassità legamentosa se è in in grado di flettere ed estendere le sue articolazioni (gomiti, ginocchia o anche schiena) ben oltre i limiti delle altre persone. Un segno tipico è la capacità di piegare l’indice della mano all’indietro fino a 90° senza provare alcun fastidio.
Quali sono le cause della lassità legamentosa
La lassità legamentosa è una caratteristica individuale. Ci sono persone che ereditano questa particolarità dai genitori, altre invece che ne sono predisposti a causa del ridotto tono muscolare, ma anche della forma e della struttura di ossa e articolazioni. Difficilmente si tratta di problema patologico. In quel caso, però, si parla di iperlassità legamentosa ed è collegata a patologie sistemiche, come la sindrome di Down, l'osteogenesi imperfetta e la disostosi cleidocranica (anomalia genetica rara dello sviluppo osseo). Può anche essere un sintomo di sindrome di Ehler-Danlos e la sindrome di Marfan.
Sintomi della lassità legamentosa
La lassità legamentosa nei bambini si manifesta con un’estensione delle articolazioni oltre i limiti. E ciò non deve preoccupare. Sono sintomi invece da sottoporre al pediatra, quando il piccolo supera i 5 anni:
- dolore alle articolazioni
- tensioni muscolari
- dolori alle gambe
- lussazioni frequenti
- distorsioni frequenti
Inoltre, possono verificarsi piede piatto e curvatore anomale della colonna vertebrale, come una ipercifosi. Nei casi più gravi, la lassità del tessuto connettivo, può dare problemi alle cartilagini, alle valvole cardiache (prolasso della mitrale), ma anche favorire la comparsa di vene varicose, dolori alla masticazione, problemi visivi (dislocazione del cristallino).
Come si cura
Come abbiamo anticipato, il disagio della lassità legamentosa nei piccolini non è un problema, si risolve con la crescita e non bisogna fare nulla. Se però ha più di 5 anni e subentrano dei sintomi, soprattutto frequenti infortuni o dolore, è bene chiedere una valutazione ortopedica, dopo aver consultato il pediatra. Spesso è sufficiente seguire una fisioterapia mirata, ma è opportuno valutare che non ci siano delle cause patologiche da trattare.