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2 Dicembre 2023
10:48

Le 8 domande più curiose fatte dai bambini (e cosa rispondere)

I bambini a volte ci fanno domande curiose e strane, alle quali non sappiamo rispondere. Ecco come rispondere e come soddisfare la loro curiosità.

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Le 8 domande più curiose fatte dai bambini (e cosa rispondere)
domande più curiose fatte dai bambini

I bambini sono sempre molto curiosi. Guardano il mondo con un punto interrogativo sempre stampato sulla fronte. Vorrebbero conoscere il perché di ogni cosa che li circonda o che accade loro. Si tratta di un atteggiamento naturale, con il quale crescono e imparano a conoscere come funziona il mondo che li circonda. Per questo ci fanno sempre tante domande. E a volte le domande più curiose dei bambini ci mettono in difficoltà.

Ci sono argomenti sui quali magari non siamo preparati o che consideriamo ancora tabù per motivi culturali duri a morire. Altre volte, invece, si tratta di domande decisamente bizzarre o che i genitori percepiscono come scomode. Di fronte a tali quesiti non possiamo non rispondere. Anzi, dobbiamo dare risposte sincere, veritiere, usando parole alla loro portata.

Perché il cielo è blu?

Rispondere a questa domanda potrebbe non essere semplice, se non si hanno delle conoscenze scientifiche base che possono aiutarci a spiegare ai nostri figli perché il cielo è blu. Se non sappiamo la risposta, non inventiamoci spiegazioni fantasmagoriche. Semplicemente diciamo a nostro figlio che non lo sappiamo con esattezza e che lo cercheremo insieme. Per la cronaca, il cielo è blu a causa dei raggi del sole che colpiscono delle particelle piccolissime presenti nell'atmosfere. Queste iniziano a muoversi provocando delle onde elettromagnetiche che ai nostri occhi appaiono proprio di un bel colore blu.

Perché gli aerei possono volare?

Di fronte a un aereo che decolla per portarci in vacanza, oltre alle classiche domande che riguardano un'eventuale caduta del mezzo (tutti i bambini l'hanno fatta salendo a bordo, facendo imbarazzare, non poco, tutti gli altri passeggeri, che non ne vogliono nemmeno sentir parlare), i nostri figli potrebbero chiederci perché gli aerei possono volare, come possono rimanere in cielo senza, appunto, precipitare giù. Senza entrare troppo in dettagli tecnicistici, possiamo spiegare ai bambini che sugli aerei ci sono dei motori che sono in grado di spingere il mezzo su in cielo, molto in alto, così da poter "navigare" in tutta sicurezza tra le nuvole.

Perché non posso farmi il solletico da solo?

Ecco un quesito che ad un adulto, magari, non è mai venuto in mente. Effettivamente nessuno può farsi il solletico da solo. Come è possibile questa cosa? Il cervello umano è una macchina perfetta, in grado di prevedere cosa potrebbe accadere di fronte a stimoli esterni e interni che riceviamo, per poter dare una risposta celere che sia la migliore per evitare problemi di varia natura. Di fronte alla nostra volontà di farci il solletico da soli, il cervello sa già quello che vogliamo fare e sa gi come evitare che questo accada. Non possiamo coglierlo di sorpresa come, invece, farebbe un'altra persona…

Cos'è l'arcobaleno?

Gli eventi naturali sono quelli che, di solito, solleticano maggiormente la curiosità dei nostri bambini. Di fronte, ad esempio, all'arco di un arcobaleno viene spontaneo chiedersi che cosa sia. Anche in questo caso possiamo spiegarlo semplicemente, anche se si tratta di un argomento scientifico "complesso". L'arcobaleno si forma a causa di un fenomeno che si chiama rifrazione della luce. Quando piove, le gocce d'acqua si rinfrangono e si disperdono nella luce presente nell'atmosfera, creando quello spettacolo della natura che è l'arcobaleno.

Perché le persone muoiono?

La morte è un tema che attira molto i bambini. Per gli adulti non è facile affrontare l'argomento, mentre per i più piccini appare più naturale porsi delle domande. A questa domanda non c'è una risposta univoca. Possiamo appellarci alla scienza, sostenendo che la vita umana è un ciclo: si nasce, si cresce, si fanno tante belle cose durante la propria esistenza e arriva un giorno in cui semplicemente si termina di vivere. Oppure, in base alle credenze di ognuno, si può parlare di Paradiso, di un mondo in cui eravamo prima di nascere e nel quale torneremo dopo la morte, dopo aver compiuto la nostra missione sulla terra (che nessuno sa quale sia, ma che ognuno ha) o altre metafore analoghe.

domande dei bambini

Com'è nato il mondo?

Anche in questo caso la risposta è decisamente ampia. C'è chi si appella alla religione e chi, invece, alla scienza. In questo secondo caso, possiamo dire che 14 miliardi di anni fa nell'universo le temperature erano così calde che un giorno ci fu un'esplosione, il Big Bang. Polvere e gas hanno iniziato a diffondersi nello spazio: raffreddandosi iniziarono a formare le stelle, le galassie, i pianeti, i satelliti, gli asteroidi, le comete. Dopo la formazione del nostro Sole, 4,5 miliardi di anni fa, è nata anche la Terra, insieme agli altri pianeti del sistema solare. All'inizio era rovente, come lo è oggi nel suo nucleo centrale, poi ha iniziato a raffreddarsi, accogliendo una bolla d'aria, l'atmosfera, che protegge il pianeta. Grazie all'acqua e all'ossigeno presenti sulla terra, si è poi formata anche la vita.

Perché il fuoco brucia?

Insegniamo loro fin da piccini che non si tocca il fuoco, ad esempio la fiamma nei fornelli, una sigaretta accesa, il fuoco nel camino, perché è pericoloso. Potrebbe sorgere in loro la domanda del perché il fuoco brucia, mentre altri elementi con cui vengono a contatto ogni giorno, invece, non bruciano. La risposta più semplice che possiamo dare è che il fuoco è talmente caldo che la nostra pelle non riesce a sopportare quella temperatura, danneggiandosi in modo grave.

Da dove vengono i bambini?

Ed ecco la domanda imbarazzante per eccellenza, di fronte alla quale ogni genitore non preparato si sente vacillare, come se la terra franasse sotto i suoi piedi. Calma e sangue freddo. Evitiamo le storie di cicogne e cavoli, che hanno fatto il loro tempo. Ai bambini bisogna dire la verità, una verità alla loro portata, però. Evitiamo quando sono piccolissimi di iniziare un trattato di ginecologia, preferendo termini semplici e spiegazioni non troppo specifiche.

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