Il 29 dicembre è stata approvata la Legge di Bilancio 2024, che tra i suoi diversi punti, non poteva non pensare alle famiglie italiane, vista la centralità del contrasto alla denatalità nei programmi dell'attuale Governo.
Tra modifiche nel congedo parentale, sgravi fiscali per i genitori con più figli e bonus, non mancano però anche delle note dolenti, come il vorticoso aumento dell'iva su pannolini, seggioloni e latte in polvere.
Vediamo insieme cosa è in programma per le famiglie nel 2024.
I bonus per le famiglie
Nella legge di Bilancio per il nuovo anno alcune famiglie potranno godere di sgravi fiscali, bonus e anche di un mese di congedo parentale in più pagato all'80%.
Bonus asilo nido
Il bonus asilo nido è stato innalzato a 3.600 euro, per i secondogeniti, nati o che nasceranno nel 2024. Al bonus potranno accedere solo le famiglie con ISEE inferiore a 40.000€ e con già un altro figlio che abbia meno di 10 anni. Il bonus potrà essere utilizzato per pagare le rate dell'asilo nido in cui il piccolo di casa viene iscritto, che mediamente per asili pubblici, statali e partitari ammonta a 2600€.
Fino ad ora il bonus nido si aggirava tra i 2500 e i 3.000 euro a seconda dell'ISEE della famiglia richiedente, l'attuale aumento, fino a 3.600€ sembra coprire la spesa media di una rata annuale di asilo nido che generalmente ammonta a 2.600 €.
Bonus mamme lavoratrici
Il bonus mamme lavoratrici per il periodo 2024-2026 è destinato alle donne dipendenti che abbiano un contratto indeterminato, anche part-time, e almeno due figli a carico.
- Le mamme con 3 o più figli godranno della riduzione del 100% dei contributi IVS a carico fino a che il figlio minore non abbia compiuto diciotto anni, entro il limite massimo annuo di 3.000€.
- Per le mamme con due figli, invece, la misura è estesa in via sperimentale solo per il 2024, fino al compimento del decimo anno di età del figlio minore.
Congedo parentale
Ci sono anche dei cambiamenti che riguardano il congedo parentale. Viene aumentata del 30%, raggiungendo il 60%, la retribuzione del secondo mese di congedo parentale per mamme e papà, fruibile entro il sesto anno di vita del bambino. Solo per il 2024, invece, il secondo mese di congedo verrà pagato come il primo quindi i genitori riceveranno l'80% del loro stipendio mensile.
Contrasto alla violenza domestica
La violenza domestica è solo una delle forme che assume la violenza sulle donne, nel tentativo di contrastarla la legge di Bilancio 2024 ha aumentato il fondo per le politiche relative ai diritti alle pari opportunità, dedicando ogni quota in denaro a una specifica causa:
- Il Fondo per le Politiche relative ai diritti alle pari opportunità è stato incrementato di 10 milioni di euro dal 2024, 2025 al 2026, di 6 milioni dal 2027, per vincere la violenza economica. Questi fondi sono volti ad accrescere il reddito di libertà e garantire l’effettiva indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà.
- Al fondo sono aggiunti 4 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2026, al fine di finanziare le strutture che si occupano della rieducazione degli uomini autori di violenza sulle donne.
- Un aumento di 5 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2026 è invece destinato ai centri antiviolenza.
- Aumentati di 3 milioni sono i fondi destinati, per ciascun anno dal 2024 al 2026, a misure che contrastino la violenza domestica.
- 20 milioni sono infine stanziati ogni anno dal 2024 al 2026 per le case rifugio che accolgono le donne vittime di violenza domestica.
Altri bonus
Per le famiglie con isee inferiore a 15mila euro o 30mila quando si hanno almeno 4 figli a carico sono stanziati fino al 2025 200 milioni di euro da investire nel proprio impianto fotovoltaico.
Per quanto riguarda il Superbonus, i contribuenti con un reddito fino a 15.000€ (calcolato in base al quoziente familiare) che hanno raggiunto un Sal del 60%, entro la fine dello scorso anno, avranno un contributo per le spese legate al Superbonus, sostenute tra il 1 gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024.
I malus
Non sono pochi i malus, dal momento che a godere degli sgravi fiscali rimane una piccola élite.
Ancora una volta si parla solamente di mamme lavoratrici, come se gravasse solo su di loro l'accudimento di un bambino. Soprattutto si parla solo di alcune mamme: ad essere tagliate fuori dalle agevolazioni fiscali sono le libere professioniste, le mamme che hanno un contratto a tempo determinato, coloro che sono disoccupate e anche chi ha un solo figlio.
Parlando invece di congedo parentale, ancora una volta non si citano le famiglie omogenitoriali e non si è neanche lontanamente vicini a una parificazione del congedo di mamme e papà.
Aumento di IVA sui prodotti per bambini
Sono state annullate le agevolazioni che la scorsa legge di bilancio aveva introdotto su alcuni prodotti per l'infanzia, ritenuti beni essenziali, aumentando così l'IVA e dunque il costo di latte in polvere, preparati per l'alimentazione di bambini, come amido, mais, farine o semolini, pannolini e seggiolini per le auto.
Se nel 2023 erano stati stanziati 180 milioni per dimezzare l'IVA su questi prodotti, facendola passare dal 10% al 5%, causa i dubbi sull'efficacia di questa misura, visto che l'aumento dei prezzi che ha investito anche questi prodotti, ha annullato i benefici dell'abbassamento dell'IVA. I prezzi di seggiolini, pannolini e latte in polvere, sono scesi ma non di quanto ci si aspettava perché questa misura fosse efficace. Dunque di tutta risposta dal 2024 le famiglie vedranno un aumento di IVA su questi prodotti, con un ritorno al 10% per pannolini e latte in polvere e un passaggio al 22% per i seggiolini da auto.