LIS è l'acronimo di Lingua dei Segni Italiana, una lingua naturale che usa il canale visivo-gestuale per comunicare, utilizzata in Italia dalla comunità sorda segnante. Una lingua vera e propria, recentemente riconosciuta dallo Stato italiano, con una ben definita struttura fonologica, morfologica e sintattica.
La LIS, a differenza della lingua italiana parlata, è solamente visiva. Attenzione a usare i termini giusti: è corretto dire "lingua dei segni", mentre è scorretto "linguaggio dei segni", così come non si usano "gesti", ma "segni”. Ed è Lingua dei Segni Italiana, non Lingua Italiana dei Segni.
Spiegare cos'è la LIS a scuola e insegnarla è fondamentale, per creare un ambiente inclusivo e fornire uno strumento utile per una comunicazione che possa andare oltre la parola parlata.
Cos’è la LIS
LIS è la lingua dei segni italiana, una lingua che si basa sul canale visivo gestuale per comunicare. In Italia (così come nella Svizzera italiana, a San Marino e a Città del Vaticano) viene utilizzata dalla comunità sorda segnante, che può essere composta da sordi e da udenti, da segnanti nativi o segnanti tardivi, che la imparano non come madrelingua, ma in un secondo momento.
In Italia, nel 2011 è nato il Movimento LIS Subito, per chiedere che la lingua dei segni italiana fosse riconosciuta dallo Stato come lingua ufficiale (ufficializzazione già presente da decenni in altri paesi del mondo). Già nel 2017 in Senato era stato approvato un disegno di legge, che però ha subito una battuta d'arresto alla Camera. Per l'approvazione della Camera dei Deputati c'è voluto molto più tempo. La LIS è diventata ufficialmente una lingua solo il 19 maggio del 2021.
Come imparare la LIS
Per imparare la LIS si possono seguire dei corsi di enti certificati che, livello dopo livello, permettono agli studenti di apprendere le basi di questa nuova lingua. Esistono anche dei Master Universitari e dei corsi di formazione, volti a formare figure professionali come interpreti e docenti, perché la LIS potrebbe essere insegnata anche a scuola. Anzi, ci sono Regioni che hanno già disposto che questo avvenga, come ad esempio la Puglia.
A scuola e con i bambini, oltre alla figura dell'insegnante LIS, che dovrebbe essere sempre più presente in classe, non solo in caso di studenti sordi, si potrebbero sfruttare video su YouTube in cui vengono spiegati i diversi segni base e l'alfabeto. Oppure scaricare le app gratuite che permettono di tradurre ogni parola in segno.
Tante le attività didattiche da proporre ai più piccoli. Oltre ai video, si potrebbe provare a “tradurre” in LIS le canzoncine per bambini più famose, associando alle parole i segni corretti. Oppure stampare immagini dell’alfabeto italiano con accanto i segni corrispondenti. Oppure creare un gioco come quello delle coppie, associando carte con parole e segni corrispondenti.
Perché imparare la LIS
La domanda potrebbe sorgere spontanea: se non si è sordi e non si conoscono persone sorde, perché mai si dovrebbe imparare la lingua dei segni italiana. Se per chi non sente o ha deficit uditivi la lingua dei segni è uno strumento di comunicazione fondamentale, per gli udenti è un modo per interagire con la comunità sorda e per rendere ogni ambiente più inclusivo, a partire dalla scuola. Potrebbe capitare di avere un giorno un compagno sordo e potrebbe essere un modo accogliente di farlo sentire a proprio agio fin dal primo giorno.
In tutto il mondo ci sono progetti volti a insegnare fin dalla scuola dell’infanzia o ancor prima la lingua dei segni, come metodo di comunicazione utile anche per aiutare bambini e ragazzi a sviluppare tante capacità. I vantaggi dell'apprendimento della LIS anche per i bambini udenti sono davvero numerosi:
- Favorisce inclusività e accessibilità in ogni ambiente, fin dalla scuola dell'infanzia
- Garantisce un’apertura mentale verso una nuova cultura e un nuovo modo di comunicare
- Aiuta il cervello a sviluppare flessibilità nell'apprendimento, ma anche a migliorare l'attitudine al problem solving
- Essendo una lingua visiva, aiuta a migliorare la coordinazione, l'intelligenza visuo-spaziale, i processi motori
- Si possono allenare la memoria e la capacità di attenzione
- Insegnare la LIS a scuola permette di stimolare l'empatia e il contatto oculare
Inoltre, la LIS può rappresentare anche un'ottima formazione in ottica professionale, per imparare una nuova lingua che potrebbe diventare una competenza in più da sfruttare nel settore pubblico e privato, oltre che nel sociale.
Nelle scuole non dovrebbero mancare docenti o assistenti alla comunicazione che conoscono la lingua dei segni, così come non dovrebbero mancare figure di riferimento negli uffici pubblici, per garantire la massima inclusione e coinvolgere la comunità sorda imparando una nuova lingua che permette di abbracciare una nuova cultura da conoscere.